1 maggio 2017 a l’Avana

Discorso di Ulises Guilarte de Nacimiento, membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito e Segretario Generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, nella manifestazione per il Giorno Internazionale dei Lavoratori.

 1º maggio del 2017

Compagno  Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri;

Distinti invitati,

Lavoratrici e lavoratori:

Come ogni anno celebriamo oggi in tutto il paese il Giorno Internazionale dei Lavoratori con il ricordo vivo del nostro amato, indimenticabile e invitto Comandante  in Capo, Fidel Castro Ruz.

Fu in questa stessa piazza, il Primo Maggio del 2000, colma di donne e uomini  che portavano avanti e difendevano l’opera che  lui aveva iniziato, dove Fidel espresse il Concetto di Rivoluzione.

Ratificandolo dopo la sua partenza fisica, i cubani lo trasformiamo in un sacro giuramento di fedeltà al suo legato e alla decisione irremovibile di continuare la costruzione di una nazione sovrana, indipendente, socialista, democratica, prospera e sostenibile.

Le nostre sfilate compatte e vivaci per le piazze e per i viali, con il lemma “La nostra forza è l’unità”, costituisce una genuina e forte dimostrazione popolare d’ appoggio alla Rivoluzione, al Partito Comunista e alla sua direzione storica.

La giornata di celebrazione del 1º maggio è diventata uno scenario per innalzare il valore del lavoro, potenziare le riserve di produttività e d’efficienza del nostro gruppo d’industrie, perchè permettano di generare maggiori ricchezze, ridurre i prezzi e migliorare gradualmente gli incrementi delle entrate, oltre a favorire l’integralità delle catene di produzione, in un ambiente di sicurezza e salute  in tutti i collettivi di lavoratori.

In questa occasione ci convocano importanti fatti che aggiungono dignità alla nostra storia e alle nostre tradizioni di lotta, come il 56º anniversario della vittoria di Playa Girón, la proclamazione del carattere socialista della Rivoluzione, il 55º della creazione dell’Unione dei Giovani Comunisti, degni e fermi seguaci di coloro che circa 60 anni fa cambiarono il corso della nostra Patria.

Inoltre ricordiamo nel 50º anniversario dell’uccisione in combattimento del Guerrigliero Eroico, Ernesto Che Guevara, promotore della lotta per l’industrializzazione del paese, il lavoro volontario e il movimento degli innovatori e razionalizzatori, lui che è morto innalzando i più puri ideali internazionalisti.

Compatrioti:

Nell’attuale contesto geopolitico mondiale non è possibile dimenticare che viviamo in un ordine internazionale ingiusto, che esclude, dove la crescente globalizzazione di un’economia che sperimenta impatti della crisi capitalista e delle sue politiche neo liberiste ha moltiplicato le sfide e i pericoli per l’America Latina e i Caraibi, ratificando che l’obiettivo di costruire la Patria Grande che hanno sognato i nostri eroi, necessita oggi più che mai volontà e una ferma determinazione di difendere con la mobilitazione delle forze politiche di sinistra i passi avanti della regione in materia di cooperazione, unione politica e integrazione.

In questo giorno facciamo nostre le parole del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz nel V Vertice della CELAC, quando riferendosi alle relazioni tra Cuba e gli USA ha detto «… Possono cooperare e convivere civilmente rispettando le differenze e promuovendo tutto quello che apporta benefici ai due paesi e ai due popoli, ma non devono sperare che per questo Cuba realizzerà concessioni inerenti alla sua sovranità e indipendenza.»

Reiteriamo ancora una volta il nostro legittimo reclamo che si elimini il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal Governo degli Stati Uniti che provoca tanti danni e privazioni al nostro paese ed è il principale ostacolo per lo sviluppo dell’economia.

Ugualmente domandiamo la restituzione del territorio occupato illegalmente dalla Base Navale degli Stati Uniti di  Guantánamo, contro la volontà del governo e del popolo cubano.

La Centrale dei Lavoratoti di Cuba e i sindacati esprimiamo il nostro appoggio assoluto e la nostra solidarietà alla Rivoluzione Bolivariana e condanniamo le manovre politiche e le aggressioni diplomatiche con cui la OSA – Organizzazione  degli Stati Americani – senza prestigio alcuno  ed altri settori reazionari della regione vorrebbero sottometterla.

Nello stesso tempo sosteniamo l’unione civico militare guidata dal governo del Presidente Nicolás Maduro, che lotta per la difesa della sua sovranità, per l’indipendenza e per gli interessi più genuini della sua nazione.

Sosteniamo con il nostro appoggio solidale i lavoratori che nel mondo affrontano le politiche discriminatorie del capitalismo e sono repressi perchè reclamano i più elementari diritti sociali e del lavoro.
Ci compiace celebrare la festa del proletariato mondiale con la presenza stamattina tra di noi, di compagni e compagne di diverse organizzazioni sindacali, di gruppi di solidarietà e di movimenti sociali.

A tutti, a nome dei lavoratori cubani mandiamo un ringraziamento per il loro sostegno permanente alla nostra Patria.

Cubane e cubani:

Le ragioni per lottare e vincere si moltiplicano ogni giorno tra noi lavoratori. Cuba non rinuncerà mai ai suoi ideali d’indipendenza e giustizia sociale. Noi abbiamo conquistato questo diritto sovrano con grandi sacrifici e al prezzo di enormi pericoli.

Avanti compagni, più uniti che mai e con la convinzione profonda della sicurezza nella vittoria!

Viva i lavoratori cubani e del mondo!
Viva Fidel e Raúl!
Viva la Rivoluzione Cubana!
Hasta la Victoria Siempre!


Discurso del Miembro del Buró Político y Secretario General de la Central de Trabajadores de Cuba, Ulises Guilarte De Nacimiento, en el desfile por el Día Internacional de los Trabajadores, en la Plaza de la Revolución José Martí, el 1ro. de Mayo de 2016, Año 58 de la Revolución.

Compañero General de Ejército Raúl Castro Ruz, Primer Secretario del Comité Central del Partido y Presidente de los Consejos de Estado y de Ministros;

Trabajadoras y trabajadores;

Distinguidos invitados:

Celebramos hoy, a lo largo y ancho del país, el Día Internacional de los Trabajadores con una movilización popular en todas las plazas y avenidas, marchando en bloques compactos y coloridos, bajo la convicción de que por Cuba, por nuestra gloriosa Patria, los trabajadores responderemos siempre con unidad y compromiso.

Este desfile se convierte cada año en una contundente demostración del respaldo de nuestro pueblo a la actualización del modelo económico y social que elegimos libremente como nación soberana, independiente, socialista, democrática, próspera y sostenible.

Hace pocos días concluyó el 7mo. Congreso del Partido Comunista de Cuba, coincidiendo con el 55 aniversario de la proclamación del carácter socialista de la Revolución y la victoria de Playa Girón, cuyos acuerdos de trascendencia estratégica para el presente y futuro del país cuentan con el apoyo de la Central de Trabaja-dores de Cuba y los sindicatos. Del análisis que realizaremos emergerá el aporte de los colectivos obreros para construir el consenso que demanda su perfeccionamiento y posterior implementación práctica.

Continúa siendo una prioridad del movimiento sindical el desarrollo de la economía, la lucha por la paz y la firmeza ideológica con la activa y comprometida participación de los trabajadores; alcanzar una mayor eficiencia en la generación de las riquezas para satisfacer las necesidades del pueblo, mejorar gradualmente los ingresos, elevar la calidad de nuestras producciones y servicios, sustituir importaciones, diversificar los renglones exportables y favorecer la integralidad de los encadenamientos productivos.

Nos asisten importantes motivaciones para festejar con alegría el día del proletariado mundial, al conmemorarse efemérides que nos dignifican como cubanos y enaltecen nuestra historia y tradiciones de lucha: El 55 aniversario de la campaña de alfabetización y la declaración de Cuba territorio libre de analfabetismo, el 60 aniversario del desembarco de los expedicionarios del yate Granma, unido al merecido homenaje en ocasión del 90 cumpleaños del líder histórico de la Revolución, compañero Fidel Castro Ruz.

Este Primero de Mayo es una jornada para denunciar las maniobras dirigidas a debilitar los procesos de integración regional en Nuestra América, revertir los avances alcanzados en las políticas sociales y desestabilizar los gobiernos de izquierda y progresistas en el poder, política dirigida principalmente contra la hermana República Bolivariana de Venezuela y Brasil, que se ha intensificado en los últimos meses en Bolivia, Ecuador, así como en Nicaragua y El Salvador.

Queridas compañeras, queridos compañeros:

Como resultado de un acto soberano y de la voluntad indoblegable de nuestro pueblo, bajo el principio de estricta igualdad, la dirección de nuestro Partido y gobierno acordó restablecer relaciones diplomáticas con Estados Unidos, así como avanzar hacia la normalización de relaciones, para lo cual deberá eliminarse el bloqueo y devolvernos el territorio ilegalmente ocupado por la Base Naval en Guantánamo.

Del mismo modo, Cuba mantendrá el apego irrenunciable a sus ideales revolucionarios y antimperialistas, a su política exterior comprometida con las causas justas, la defensa de la autodeterminación de las naciones y el incondicional apoyo a los países hermanos.

Saludamos en esta mañana la presencia entre nosotros de amigos de diferentes organizaciones sindicales, de movimientos sociales y grupos de solidaridad, a los que expreso, en nombre de la clase obrera cubana, el agradecimiento infinito por su permanente respaldo a nuestra causa. Al mismo tiempo, ratificamos el mensaje de solidaridad con los trabajadores que en el mundo son víctimas de una brutal represión por reclamar sus más elementales derechos.
A los jóvenes trabajadores, continuadores de la obra de la Revolución y a las mujeres trabajadoras presentes en todos los sectores de la sociedad, nuestro reconocimiento y fraterno saludo.

Trabajadores:

El movimiento sindical cubano con la fortaleza de una clase obrera en el poder, les asegura que bajo cualesquiera que sean las circunstancias enarbolaremos las banderas de la lucha frente a la injusticia, la desigualdad, el subdesarrollo, la discriminación y por el establecimiento de un orden internacional más justo y equitativo, en cuyo centro se ubique el ser humano, la dignidad y el bienestar de los trabajadores.

¡Adelante, marchemos unidos con la seguridad inconmovible en la victoria!
¡Viva nuestra gloriosa Revolución socialista!
¡Vivan Fidel y Raúl!

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