Un altro piano della CIA contro il Venezuela

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Tutto sembra indicare che l’Ufficio Piani della CIA ha optato per articolare le vecchie sub operazioni dell’Operazione Mangusta, stabilite nel decennio ’60 contro Cuba, e adattarle nella sua guerra sporca contro il Venezuela. Tali progetti, l’Operazione Defector finalizzata ad indurre la diserzione di alti comandi militari cubani, seminare risentimento e sfiducia nelle file del MININT e MINFAR così come allontanarle dalla loro stretta alleanza con il popolo; come l’Operazione Heat Is On, diretta in particolare verso la diserzione di piloti da caccia e altri specialisti sono state tolte dai loro archivi ed adattate alle particolarità di ciascun paese, secondo quanto è stato necessario per gli USA. […]


E’ per questo che la tempestiva denuncia del presidente venezuelano Hugo Chávez, non è sbagliata, non è estranea alla verità. Senza restrizioni, ha messo a nudo i piani della CIA al fine di minare il sostegno delle Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB) al suo governo. A questo proposito, il Presidente ha detto: “La CIA sta operando in Venezuela, la CIA sta operando qui, sta cercando tra altre cose generali scontenti che vogliano ripetere l’impresa di Plaza Altamira”, riferendosi al fallito colpo di stato dell’aprile 2002. Poi ha aggiunto: “rimarranno con il desiderio, perché sono sicuro che mai più alcun militare venezuelano striscerà davanti alla borghesia, alle mosche (dell’opposizione) e davanti all’impero yankee”.

Nel caso cubano, sono state impiegate numerose organizzazioni controrivoluzionarie presenti all’estero, legate direttamente al terrorismo, che hanno realizzato ripetuti appelli ai militari cubani di “abbandonare” la nave della Rivoluzione. Tra di loro si sono evidenziati il Consiglio Militare Cubano Americano (CAMCO), la Fondazione Nazionale Cubano-Americana (FNCA), il Consiglio per la Libertà di Cuba (CLC), il Partito Cuba Indipendente e Democratica (CID), Comandos F-4 ed altre. Il loro discorso politico, incrementato negli ultimi mesi è, essenzialmente, l’incitamento alla diserzione dai membri delle FAR e MININT, utilizzando diversi tipi di appelli in questa direzione. Allo stesso tempo, si è utilizzato l’appello dall’estero, ultimamente si è cercato di istigare alcuni soldati e ufficiali utilizzando il loro ambiente sociale, che è stata efficacemente neutralizzato dal Servizio di Controspionaggio Militare.

Esempio di questi piani è stato il cosiddetto “Costruendo Ponti”, il cui unico scopo è quello di guadagnare adepti all’interno delle istituzioni armate cubane, sotto l’ingannevole promessa, utilizzata da tutte queste organizzazioni, di ottenere che le stesse partecipino alla presunta transizione verso la democrazia.

Si sono distinti in tale manipolazione personaggi come Huber Matos, Eneido Oliva e diversi disertori che, quotidianamente, appaiono nei programmi mediatici delle TV di Miami. Lo stesso Eneido Oliva ha dichiarato in un “Messaggio di un generale ritirato cubano americano ai militari venezuelani”, apparso nel marzo 2003, pieno di menzogne ​​e cattive intenzioni, che: “Oggi, 11 marzo 2003, invio questo messaggio ai membri delle Forze Armate del Venezuela per avvisarli delle vicissitudini e realtà che i miei compatrioti ed io abbiamo dovuto sperimentare e così cercare di evitare che molti di loro, in un futuro non troppo lontano, si vedano costretti a scrivere un messaggio simile ad altri fratelli militari latino-americani.”

Negli ultimi anni si è manifestata un’alleanza tra controrivoluzionari cubani e venezuelani residenti a Miami, promossa dalla CIA e dal Dipartimento di Stato USA. Organizzazioni come Venezuelani Perseguitati Politici in Esilio (Veppex), Venezuela Awareness Foundation (VAF), Unione delle Organizzazioni d’America (UnoAmerica) e Organizzazione di Venezuelani in Esilio (ORVEX) mantengono stretti rapporti con gruppi terroristici in Florida, partecipando congiuntamente all’organizzazione, pianificazione e realizzazione di una permanente guerra mediatica contro Cuba e Venezuela. Alcuni di questi gruppi, in cui risaltano militari venezuelani antichavisti mantengono addestramento militare con gruppi come Commando F-4 e altri.

La lunga lista di ex militari venezuelani all’estero, tra i quali possiamo evidenziare il Gral. Lugo Peña, el C/Almirante Betancourt Patiño, el Coronel Yucepe Piliery, General de Brigada (EJ) (R) Henry José Lugo Peña, Contralmirante (ARV) Oscar Betancourt Patiño, Coronel (EJ) (R) Yucepe Piliery Carmona, Coronel (EJ) (R) Domingo Santana Gómez, Coronel (GN) (R) Antonio Semprún Valecillos, Mayor (EJ) (R) Ulice Hernández Ferrer, Mayor (EJ) (R) José Salas La Riva, Mayor (GN) (R) Manuel Ramírez Wendehake, Mayor (AV) (R) Hersomino José Pérez, Teniente de Navío (ARV) (R) Carlos Rodríguez Rivera, Teniente de Navío (ARV) (R) Antonio Ríos Rojas, Teniente de Navío (ARV) (R) Juan Villalobos Franchi, Teniente de Navío (ARV) (R) Isaac Solórzano Guerrero, Teniente de Navío (ARV) (R) Henry Clement Blanco, Capitán (GN) (R) Pedro Flores Rivero, Capitán (GN) (R) Iván Rojas López, Capitán (GN) (R) Javier Nieto Quintero, Teniente (AV) (R) Freddy Arguelles León, Teniente (GN) (R) José Colina, Teniente (GN) (R) Germán Varela López, Teniente (GN) (R) Rosendo Betancourt, Sub-Teniente (EJ) (R) Arnoldo Martínez González, Teniente de Navío (r) Juan Carlos Villalobos, Teniente (GN) (r) Jose Antonio Colina, tra altri, si sono impegnati in attività anti-bolivariane.

Mostra di ciò è l’opposizione di questi gruppi all’istruzione data dal generale Carlos Alcalá Cordones, Ispettore Generale dell’Esercito del Venezuela, di aggiungere nei saluti di protocollo delle comunicazioni militari, le parole “Bolivariano, Rivoluzionario, Antimperialista, Socialista e Chavista”.

Addirittura alcuni di questi militari, insieme a civili controrivoluzionari, hanno inviato una lettera a Barack Obama, recentemente promossa dentro ORVEX, in cui chiedono l’intervento militare USA in Venezuela.

Tuttavia indipendentemente dagli show mediatici a cui partecipano, volti a viziare la percezione dell’opinione pubblica internazionale verso la Rivoluzione Bolivariana, va notato che questi elementi, subdolamente e su istruzioni della CIA, sono impegnati in serie attività sovversive all’interno del Venezuela.

Tra queste possiamo segnalare le seguenti:

● Offrire ai servizi nordamericani informazioni relative alla difesa della nazione bolivariana, sia dal momento in cui fuggirono negli USA, come quelle che ricevono da varie fonti in attivo

● Provare a raccogliere informazioni sulle FANB, l’acquisizione di nuovi mezzi di difesa, dispiegamento delle forze, risposte alle contingenze, ecc, attraverso il carpimento, relazioni personali e altre forme di avvicinamento con personale militare attivo o in pensione che possano accedere a tali informazioni.

● Aiutare gli Uffici di Analisi della CIA e della DIA ad ottenere informazione per realizzare profili sugli alti comandi in attività.

● Provare a reclutare ufficiali in attivo come agenti operativi della CIA dentro le FANB.

● Preparare sabotaggi alla tecnologia militare e generare brecce informative tra i diversi comandi.

● Fomentare campagne di detrazione sui principali comandi delle forze armate.

● Incoraggiare ufficiali e soldati alla diserzione, all’indisciplina verso i comandi, a partecipare a lavori sovversivi antigovernativi.

● Fomentare brecce tra le FANB ed i membri delle Milizie Bolivariane.

● Fare appelli a favore della depoliticizzazione dell’organo armato ed a favore della difesa dei valori democratici tradizionali della destra.

L’attività sovversiva della CIA in Venezuela è evidente, come venne confermato dal presidente Chavez, e senza dubbio uno dei suoi punti di mira sono le forze armate, a cui cercano di non far rispettare una prossima vittoria bolivariana il 7 ottobre.

Il lavoro politico-ideologico con i membri delle FANB, la loro inclusione nei processi di cambiamento a favore del popolo venezuelano, la sorveglianza permanente all’interno di queste forze e sull’attività controrivoluzionaria all’estero sono requisiti per contrastare questi piani della CIA. Come avvenne a Cuba, le Operazioni Defector ed Operazione Heat is On sono destinate al fallimento in Venezuela.

  • articolo del 2012 ma sempre attuale

Otro plan de la CIA contra Venezuela: Formar brechas dentro de las FANB

Todo parece indicar que la Oficina de Planes de la CIA ha optado por articular las añejas sub operaciones de la Operación Mangosta, establecidas en la década de los 60 contra Cuba, y adaptarlas en su guerra sucia contra Venezuela. Tales proyectos, la Operación Defector, encaminada a inducir a la deserción a altos mandos militares cubanos, sembrar recelos y desconfianza en las filas del MININT y el MINFAR, así como alejarlas de su estrecha alianza con el pueblo; al igual que la Operación Heat Is On, dirigida particularmente a la deserción de pilotos de combate y otros especialistas, se han sacado de sus archivos y adaptados a las particularidades de cada país, según ha sido necesario para Estados Unidos. […]

Es por ello que la oportuna denuncia del presidente venezolano, Hugo Chávez, no es errada, ni ajena a la verdad. Sin cortapisas, puso al desnudo los planes de la CIA para minar el apoyo de las Fuerzas Armadas Nacionales Bolivarianas (FANB) a su gobierno. Al respecto, dijo el mandatario: “La CIA está operando en Venezuela, la CIA anda operando aquí, andan buscando entre otras cosas generales descontentos, militares que quieran repetir la hazaña de la Plaza Altamira”, en referencia al fallido golpe de estado de abril del 2002. Luego agregó: “Se van a quedar con las ganas, porque estoy seguro que más nunca militar venezolano alguno se arrastrará ante la burguesía, ante las moscas (de la oposición) y ante el imperio yanqui”.

En el caso cubano, se han empleado a numerosas organizaciones contrarrevolucionarias radicadas en el exterior, vinculadas directamente al terrorismo, la que han realizado reiterativos llamamientos a los militares cubanos a “abandonar” el barco de la Revolución. Dentro de ellas se han destacado el Consejo Militar Cubano Americano (CAMCO), la Fundación Nacional Cubano Americana (FNCA) el Consejo por la Libertad de Cuba (CLC), el Partido Cuba Independiente y Democrática (CID), Comandos F-4 y otras. Su discurso político, incrementado en los últimos meses es, en esencia, la incitación a la deserción de miembros de las FAR y el MININT, utilizando diferentes tipos de llamamientos en esta dirección. A la par que se ha utilizado el llamamiento desde el exterior, últimamente se ha tratado de sonsacar a algunos soldados y oficiales, aprovechando su propio entorno social, lo que ha sido neutralizado con efectividad por el Servicio de Contrainteligencia Militar.

Muestra de esos planes lo ha sido el llamado “Construyendo Puentes”, cuyo único propósito es ganar adeptos dentro de las instituciones armadas cubanas, bajo la engañosa promesa, usada por todas estas organizaciones, de lograr que las mismas participen en una supuesta transición hacia la democracia.

Se han destacado en esa manipulación personajes como Huber Matos, Eneido Oliva, así como varios desertores que diariamente aparecen en los programas mediáticos de la televisión de Miami. El propio Eneido Oliva declaró en un “Mensaje de un general retirado cubano americano a los militares venezolanos”, dado a conocer en marzo del 2003, cargado de mentiras y malas intenciones, lo siguiente: “Hoy, 11 de marzo del 2003, envío este mensaje a los miembros de las Fuerzas Armadas de Venezuela para alertarlos de las vicisitudes y realidades que mis compatriotas y yo hemos tenido que experimentar y así tratar de evitar que muchos de ellos, en un futuro no muy lejano, se vean obligados a escribir un mensaje similar a otros hermanos militares latinoamericanos.”

En los últimos años se ha manifestado una alianza entre contrarrevolucionarios cubanos y venezolanos residentes en Miami, promovida por la CIA y el Departamento de Estado norteamericano. Organizaciones como Venezolanos Perseguidos Políticos en el Exilio (Veppex), Venezuela Awareness Foundation (VAF), Unión de Organizaciones de América (Unoamérica) y Organización de Venezolanos en el Exilio (ORVEX), mantienen estrechas relaciones con grupúsculos terroristas en La Florida, participando conjuntamente en la organización, planificación y ejecución de una permanente guerra mediática contra Cuba y Venezuela. Algunos de estos grupos, en los que sobresalen militares venezolanos antichavistas, mantienen entrenamientos militares conjuntos con grupos como Comandos F-4 y otros.

La larga lista de ex militares venezolanos en el exterior, entre los que pueden destacar el Gral. Lugo Peña, el C/Almirante Betancourt Patiño, el Coronel Yucepe Piliery, General de Brigada (EJ) (R) Henry José Lugo Peña, Contralmirante (ARV) Oscar Betancourt Patiño, Coronel (EJ) (R) Yucepe Piliery Carmona, Coronel (EJ) (R) Domingo Santana Gómez, Coronel (GN) (R) Antonio Semprún Valecillos, Mayor (EJ) (R) Ulice Hernández Ferrer, Mayor (EJ) (R) José Salas La Riva, Mayor (GN) (R) Manuel Ramírez Wendehake, Mayor (AV) (R) Hersomino José Pérez, Teniente de Navío (ARV) (R) Carlos Rodríguez Rivera, Teniente de Navío (ARV) (R) Antonio Ríos Rojas, Teniente de Navío (ARV) (R) Juan Villalobos Franchi, Teniente de Navío (ARV) (R) Isaac Solórzano Guerrero, Teniente de Navío (ARV) (R) Henry Clement Blanco, Capitán (GN) (R) Pedro Flores Rivero, Capitán (GN) (R) Iván Rojas López, Capitán (GN) (R) Javier Nieto Quintero, Teniente (AV) (R) Freddy Arguelles León, Teniente (GN) (R) José Colina, Teniente (GN) (R) Germán Varela López, Teniente (GN) (R) Rosendo Betancourt, Sub-Teniente (EJ) (R) Arnoldo Martínez González, Teniente de Navío (r) Juan Carlos Villalobos, Teniente (GN) (r) Jose Antonio Colina, entre otros, se han dedicado a realizar actividades anti bolivarianas.

Muestra de ello es la oposición de estos grupos a la instrucción dada por el General Carlos Alcalá Cordones, Inspector General del Ejercito de Venezuela, de agregar en los saludos protocolares de las comunicaciones militares, las palabras “Bolivariano, Revolucionario, Anti-imperialista, Socialista y Chavista”.

También varios de estos militares, junto a civiles contrarrevolucionarios, enviaron una carta a Barack Obama, promocionada dentro de ORVEX recientemente, en la cual piden la intervención militar de Estados Unidos en Venezuela.

Sin embargo, independientemente de los shows mediáticos en los que participan, encaminados a viciar la percepción de la opinión pública internacional hacia la Revolución Bolivariana, cabe destacar que estos elementos, solapadamente y por instrucciones de la CIA, se dedican a serias actividades subversivas dentro de Venezuela.

Entre las mismas podemos señalar las siguientes:

● Ofrecer a los servicios norteamericanos información relacionada con la defensa de la nación bolivariana, tanto desde el momento en que escaparon hacia Estados Unidos, como la que reciben de varias fuentes en activo.

● Tratar de recabar información sobre las FANB, la adquisición de nuevos medios de defensa, despliegue de las fuerzas, respuestas ante contingencias, etc., mediante sonsacamiento, relaciones personales y otras formas de acercamiento, con militares en activo o retirados que pueden acceder a esa información.

● Ayudar a las Oficinas de Análisis de la CIA y de la DIA a obtener información para realizar perfiles sobre los altos mandos en activo.

● Intentar reclutar a oficiales en activo como agentes operativos de la CIA dentro de las FANB.

● Preparar sabotajes a la técnica militar y generar brechas en la información entre los diferentes mandos.

● Fomentar campañas de detracción sobre los principales mandos de las fuerzas armadas.

● Incitar a oficiales y soldados a la deserción, a la indisciplina hacia los mandos, a participar en labores subversivas antigubernamentales.

● Fomentar brechas entre las FANB y los miembros de las Milicias Bolivarianas.

● Hacer llamamientos a favor de despolitización del órgano armado y a favor de la defensa de los valores democráticos tradicionales de la derecha.

La labor subversiva de la CIA en Venezuela es evidente, tal como lo confirmó el presidente Chávez, y no cabe duda que uno de sus puntos de mira son las fuerzas armadas, a las que tratan de hacer irrespetar una próxima victoria bolivariana el 7 de octubre.

El trabajo político ideológico con los miembros de las FANB, su inclusión en los procesos de cambio a favor del pueblo venezolano, la vigilancia permanente dentro de estas fuerzas y sobre la actividad contrarrevolucionaria en el exterior, son requisitos para contrarrestar estos planes de la CIA. Como ocurrió en Cuba, las operaciones Operación Defector y Operación Heat Is On, están condenadas al fracaso en Venezuela.

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