Cuba – Bolivia

Il primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, ha reiterato, giovedì 25, la disposizione di Cuba di continuare a collaborare in vari settori fondamentali del processo di cambio in Bolivia, come mostra d’amicizia e fraternità tra i due popoli , ha informato PL.


In una dichiarazione esclusiva offerta all’agenzia di stampa, Díaz-Canel ha assicurato che la visita della delegazione cubana nella nazione delle Ande e dell’Amazzonia servirà per ratificare le possibilità di cooperazione tra i due governi e per ampliare le relazioni nell’ambito economico-commerciale.

«Apprezziamo i passi avanti dello stato plurinazionale della Bolvia, guidata dal presidente Evo Morales e dal Movimiento al Socialismo – MAS»,  ha segnalato il primo vicepresidente cubano, aggiungendo che questa visita ha un grande significato, perchè si realizza nel 50º anniversario della morte in combattimento del Guerrigliero Eroico Ernesto Che Guevara, «che ha lasciato un’importante legato per i popoli dell’America Latina».

Díaz-Canel sta svolgendo una visita ufficiale di quattro giorni nel paese sudamericano, dove realizzerà  un omaggio a Che Guevara nel Museo con il suo nome che sorge a Vallegrande, nel dipartimento di  Santa Cruz.

Durante il soggiorno visiterà anche il luogo storico  Tiwanaku, antica città archeologica e centro della civiltà omonima, ubicata nel dipartimento boliviano di  La Paz.

La delegazione cuba svolgerà un intenso programma in questa città con un omaggio agli eroi boliviani,  interviste ufficiali  d’alto livello e incontri con legislatori, tra le molte attività.

Il primo vicepresidente è giunto nella città boliviana di Santa Cruz

29.05 Il primo vicepresidente cubano, Miguel Díaz-Canel, è giunto sabato 27 a Santa Cruz, come parte di una visita ufficiale in Bolivia, dove renderà omaggio a Che Guevara nel  cinquantesimo anno dalla sua uccisione.

All’aeroporto di El Trompillo sono andati a dargli il benvenuto il ministro alla difesa della Bolivia, Reymi Ferreira, l’ambasciatore di questo paese in Cuba, Juan Ramón Quintana,  il suo omologo cubano, Benigno Pérez, e il Console Generale a Santa Cruz, Raúl Sánchez, ha informato Prensa Latina.

Il programma nel dipartimento prevede il percorso dei luoghi storici di  Vallegrande e La Higuera, che ricordano la presenza del guerrigliero  argentino – cubano in questo paese.

Díaz Canel  è in Bolivia da giovedì 25 , proveniente dall’Ecuador, dove ha partecipato all’insediamento del presidente Lenín Moreno.
Il dignitario cubano è stato ricevuto venerdì nel Palazzo di Governo dal presidente Evo Morales e quindi tutti e due, poco dopo, hanno partecipato all’inaugurazione di un colosseo nella località di Pucarani, nel dipartimento di La Paz.

«Qui in Bolivia stiamo lavorando sodo per il cammino dell’integrazione latino americana», ha detto  Díaz-Canel, ratificando l’appoggio di Cuba alla Rivoluzione democratica e culturale fomentata da Morales e a tutti i programmi nei quali l’Isola può collaborare.

L’alto funzionario cubano ha ricordato che l’idea della cooperazione con la Bolivia era stata del leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro.

Nel  2006 arrivarono qui i primi collaboratori cubani che formavano parte del contingente Henry Reeve, e vennero per assistere le vittime dell’emergenza provocata dalle piogge torrenziali.

Attualmente ci sono circa 700 professionisti cubani della salute nei nove dipartimenti della Bolivia, in 36 province e 47 municipi, e grazie ai programmi “Io sì posso” e “Io sì posso continuare”, questa nazione è stata dichiarata territorio libero dall’analfabetismo.

Bolivia e Cuba sviluppano un eccellente livello di relazioni bilaterali e un’ampia coincidenza politica in temi dell’agenda internazionale.

I Governi di Cuba e Bolivia stringono vincoli di fraternità

29.05 – Il mandatario boliviano, Evo Morales, e il primo vicepresidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, hanno coinciso di stringere ulteriormente  i vincoli di fraternità tra i due paesi di fronte all’aggressione della destra in America Latina.

Durante un incontro con Morales nel Palazzo di Governo, Díaz- Canel ha affermato che per tutti loro esiste il forte impegno di difendere le idee più giuste per l’umanità, di fronte ai tentativi di restaurare il capitalismo e il neoliberismo nella regione ed ha ricordato gli attacchi della destra  in Brasile, Argentina ed Ecuador, e specialmente  i tentativi per destabilizzare la Rivoluzione bolivariana.

«Il Venezuela oggi non necessita né ingerenza, né aggressioni, ma appoggio e fiducia», ha sostenuto  Díaz- Canel  assicurando che il futuro del paese riguarda solo il suo popolo e il suo  Governo.

L’alto funzionario ha ricordato la collaborazione tra le due nazioni e che l’idea della cooperazione con la Bolivia fu del leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz (1926-2016), uno dei  promotori dell’unità in America Latina.

«Con la Bolivia stiamo andando per il cammino dell’integrazione  latino americana», ha puntualizzato Díaz- Canel,  ratificando il sostegno di Cuba alla Rivoluzione democratica e culturale fomentata da Morales dal 2006, e a tutti i programmi nei quali l’Isola può collaborare.

Il primo vicepresidente cubano ha aggiunto che la Bolivia è un punto di riferimento per l’America Latina perchè il Governo guidato da Morales ha restituito in maniera emancipatrice una speranza di vita e prosperità al suo popolo.

Il presidente dello Stato Plurinazionale ha espresso la sua ammirazione per il popolo e il Governo di Cuba.

Come gesto per ratificare la fraternità tra La Paz e L’Avana, Morales ha dato a  Díaz- Canel  un busto del leader indigeno Túpac Katari e una copia di Il Libro del Mare, che presenta gli argomenti della Bolivia nella sua domanda al Cile per recuperare l’uscita sovrana sull’oceano Pacifico.

Díaz- Canel  ha realizzato una visita ufficiale in Bolivia con il proposito di stringere i vincoli tra questo paese e Cuba e per rendere omaggio al guerrigliero argentino – cubano  Ernesto Che Guevara, a 50 anni dalla sua uccisione in suolo boliviano.

Miguel Díaz-Canel continua la sua visita in Bolivia

Il primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha visitato il luogo archeologico di Samaipata nel quarto giorno della sua visita ufficiale in Bolivia.

Díaz-Canel ha espresso il suo interesse verso questo gioiello della cultura pre – incaica, ed ha anche visitato la località omonima, citata nel diario del Guerrigliero Eroico, Ernesto Che Guevara.

L’alto funzionario ha constatato che gli abitanti di Samaipata ricordano il passaggio del rivoluzionario argentino-cubano e della sua guerriglia in questo territorio.

Da giovedì 25 il primo vicepresidente cubano realizza una visita ufficiale in Bolivia con il proposito di stringere i vincoli di fraternità e solidarietà tra i due paesi e rendere omaggio a Che Guevara nel 50º anniversario della sua uccisione.

Come parte del programma, era previsto il percorso di La Higuera – il luogo in cui fu assassinato il guerrigliero – ma l’inclemenza del tempo non ha permesso alla delegazione cubana di raggiungere il luogo.

Hanno accompagnato Díaz-Canel il ministro boliviano della Difesa, Reymi Ferreira; l’ambasciatore della Bolivia in Cuba, Juan Ramón Quintana; l’ambasciatore cubano a La Paz, Benigno Pérez, e il console generale dell’ Isola nella città di Santa Cruz, Raúl Sánchez.

Il primo vicepresidente ha anche reso omaggio a Che in un percorso dei luoghi storici di Vallegrande che ricordano la presenza del leader rivoluzionario nel territorio boliviano.

Con la delegazione che lo accompagna, Díaz Canel ha visitato la Fossa dei Guerriglieri, dove sono stati ritrovati i resti di Tamara Bunke (Tania), la sola donna nella guerriglia e di un altro gruppo di combattenti ed anche il Memoriale Ernesto Che Guevara, costruito nel luogo in cui restarono sepolti per tre decenni i suoi resti e quelli di alcuni dei suoi compagni di lotta.

Bolivia e Cuba stringono i vincoli durante la visita di Díaz-Canel

10.05 – Bolivia – Il primo vicepresidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha affermato ieri, lunedì 29, che la sua visita in Bolivia ha permesso di assicurare l’eccellente stato delle relazioni bilaterali e dei vincoli politici tra i due fraterni paesi ha informato PL.

In una dichiarazione all’agenzia di stampa Prensa Latina poco prima di partire per l’aeroporto di El Trompillo, ha detto che dal punto di vista storico questo viaggio ha avuto un significato speciale, perché questo è l’anno del 50º anniversario dell’assassinio di Ernesto Che Guevara.

« Abbiamo vissuto momenti d’emozione rivoluzionaria nei luoghi che abbiamo visitato», ha detto.

Il primo vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri di Cuba ha realizzato un percorso dei luoghi storici che ricordano la presenza del Che in territorio boliviano.

Díaz Canel ha visitato la lavanderia dell’ospedale  Señor de Malta, dove il corpo del Guerrigliero Eroico fu esposto il 9 e il 10 ottobre del 1967,  il luogo dell’assassinio nella piccola scuola di La Higuera, perpetrato per ordine dell’ Agenzia Centrale d’Intelligenza (CIA) degli Stati Uniti.

Con la viceministra delle Relazioni Estere, Ana Teresita González, la delegazione cubana  ha visitato il luogo noto come  Fossa  dei  Guerriglieri, dove furono trovati i resti di Tamara Bunke (Tania) e di un altro gruppo di combattenti,  e il memoriale Ernesto Guevara, eretto nel punto in cui sono stati scoperti i resti del Che e di altri compagni di lotta, sepolti da circa trentanni.

Un altro posto visitato è stato il Forte di Samaipata, centro patrimoniale della la cultura preincaica, ubicato nel municipio con lo stesso nome.

Il paese di  Samaipata fu occupato dalla guerriglia del  Che il 6 luglio del 1967, ha spiegato a PL il ministro boliviano della Difesa, Reymi Ferreira, che ha accompagnato la delegazione.

Il primo vicepresidente cubano è arrivato in Bolivia il 25  maggio e nella stessa giornata ha raggiunto il  centro archeologico di  Tiwanaku, dov’è stato dichiarato Ospite Illustre.

«Abbiamo approfondito le nostre conoscenze di cultura e storia del popolo boliviano e delle conquiste della Rivoluzione Democratica», ha detto Díaz-Canel, che è stato ricevuto nel Palazzo di Governo dal  presidente Evo Morales, al quale ha ratificato il sostegno di Cuba al processo di cambio boliviano.

Morales, ha offerto al visitatore un busto del leader indigeno Túpac Katari e una copia del Libro del Mare, che presenta gli argomenti per reclamare al Cile un’uscita sovrana sull’oceano Pacifico.

I due alti politici hanno partecipato all’inaugurazione del Colosseo Amicizia Boliviano – Cubana nel municipio di Pucarani, del dipartimento di La Paz.

Il presidente Morales ha ringraziato per la solidarietà del popolo cubano ed ha elogiato il contributo dato ai programmi sociali del paese, soprattutto in salute e in educazione.

Nel 2006 è iniziata la presenza dei medici cubani in Bolivia ed attualmente lavora nel paese delle Ande un contingente di circa 700 professionisti della salute.

Grazie al programma cubano Yo, sí puedo, la Bolivia è stata dichiarata Territorio Libero dall’Analfabetismo.

I due paesi hanno uno stretto coordinamento e molte coincidenze politiche in temi regionali  e internazionali, ha puntualizzato ancora l’agenzia di stampa

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