CMP, Parlatino contro il blocco

Il Parlatino ha approvato una risoluzione contro il blocco

La Tavola di Direzione del Parlamento Latinoamericano e Caraibico (Parlatino) ha approvato recentemente una risoluzione di condanna del’annuncio del governo degli Stati Uniti sull’indurimento del blocco economico, commerciale e finanziario imposto a Cuba.

Il documento reitera che il cambio della politica di Washington verso Cuba è un passo indietro in temi in cui si era avanzato con la precedente amministrazione e nel cammino delle relazioni con l’Isola.


Inoltre segnala che questo tema è già stato condannato reiteratamente dagli organi del Parlatino, soprattutto nelle sessioni XXV e XXXI dell’Assemblea, ed anche in 25 risoluzioni adottate dall’Assemblea Generale della ONU dal 1992, e dall’opinione pubblica internazionale.

Il Parlatino considera che il blocco economico, commerciale e finanziario degli USA contro Cuba è la più grande violazione dei diritti umani del popolo cubano e il principale ostacolo dell Isola nel suo camino verso lo sviluppo.

Come conseguenza la risoluzione del Parlatino difende la reiterazione della condanna di ogni politica contraria ai principi del Diritto Internazionale della Carta delle Nazioni Unite e del Parlamento Latinoamericano e dei Caraibi.

Inoltre chiama ad invitare il Congresso degli Stati Uniti a porre fine al blocco, e ad esortare i parlamentari dell’America Latina e dei Caraibi a rinforzare il reclamo internazionale per porre fine a questa politica che è lesiva dei diritti del popolo cubano.

Il Parlatino è un organismo regionale, permanente e unicamerale, formato da parlamenti nazionali di paesi sovrani e indipendenti dell’America Latina e dei Caraibi

Il Consiglio Mondiale della Pace ha denunciato l’ingerenza degli USA contro Cuba

Con un comunicato diffuso lunedì 26 nel sito web dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli  (ICAP) e citato dall’agenzia Prensa Latina, questa  organizzazione reitera l’esigenza di porre  fine all’ingerenza degli Stati Uniti che costantemente cercano di perturbare il progresso della Rivoluzione cubana e isolare la nazione attraverso un blocco criminale imposto da più di cinque decenni.

Il comunicato segnala che il discorso del presidente di questa potenza, Donald Trump, pronunciato lo scorso 16 giugno nella città di Miami, nel quale ha annunciato un passo indietro nella politica della Casa Bianca rispetto a Cuba, costituisce una battuta d’arresto verso la normalità delle relazioni iniziate dai due paesi nel 2014.

«Per questo si respingono totalmente le dichiarazioni del nuovo presidente degli USA, tipiche di una politica fallita e retrograda, fatta d’accuse infondate e ipocrisia contro la democrazia cubana.

Contrasta inoltre l’aggressività di Washington nelle sue relazioni con
l’America Latina con il ruolo che svolge Cuba a favore della pace regionale e mondiale, che incita a rinforzare la difesa del diritto delle nazioni alla loro auto determinazione e sovranità, di fronte agli indizi di una maggiore e intensificata politica di destabilizzazione interna.

Il documento, firmato dalla presidente del Consiglio, la brasiliana Socorro Gomes, esprime la più ferma solidarietà con le istituzioni che hanno respinto le dichiarazioni di Trump, come l’ICAP, il Movimento Cubano per la Pace e la Sovranità dei Popoli e l’Organizzazione per la solidarietà con i popoli di Africa, Asia e Amarica Latina.

Il Consiglio Mondiale della Pace, fondato nel 1950, è un’organizzazione internazionale registrata nelle Nazioni Unite, che lotta per il disarmo universale, la sovranità l’indipendenza, la coesistenza pacifica, l’antimperialismo, la lotta contro le armi di distruzione di massa ed ogni forma di discriminazione.

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