Chomsky: Trump manterrà l’ostilità USA contro America Latina

Il riconosciuto linguista statunitense Noam Chomsky offrì un’intervista a RT dove si lanciò contro il neoliberalismo degli Stati Uniti ed affermò che invece di fomentare la libertà, promuove la tirannia.

“L’ideologia (del neoliberalismo) sostiene che la libertà aumenta sempre di più, mentre in pratica aumenta la tirannia”, risaltò Chomsky che considerò direttamente che il neoliberalismo è la tirannia ed il Partito Repubblicano “si dedica a distruggere la vita umana.”

Il filosofo risaltò che il neoliberalismo degli USA ha messo l’interesse del capitale al di sopra dell’interesse del popolo, e si è evidenziata un “riduzione della democrazia” ed una “stagnazione o diminuzione dei salari per la maggioranza.”

Criticò anche che il neoliberalismo statunitense ha provocato la disuguaglianza ed ha messo in concorrenza la manodopera in tutto il mondo, mentre il capitale ed i capitalisti godono di totale libertà e protezione.

“A parte gli USA, non conosco nessun altro paese non totalitario e non autoritario, dove esista il concetto. È un’idea molto ostentata. Se sei critico con la politica, sei anti-statunitense”, segnalò.

Inoltre, il filosofo si riferì all’uscita di Washington dall’Accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed espresse:

  “La posizione dell’ala selvaggia del capitalismo statunitense, il Partito Repubblicano, è realmente sorprendente, in realtà stanno correndo verso un precipizio, c’è stata realmente un’organizzazione nella storia che si sia dedicata alla distruzione della vita umana? Gli USA corrono verso il precipizio, mentre il mondo sta tentando di fare qualcosa.”

“Trump manterrà l’ostilità degli USA verso l’America Latina”

In una recente intervista con “El Espectador”, Chomsky considerò che la paura svolge un ruolo molto importante nel mondo di oggi, ed assicurò che gran parte di questo si deve “all’impatto di 30 anni di politiche neoliberali” che hanno portato “l’impoverimento della grande maggioranza della popolazione, mentre la ricchezza si è concentrata in forma impressionante in un piccolo gruppo e la democrazia è degenerata.”

Comunque, il linguista statunitense considerò che sono i cittadini comuni che possono “cambiare questo nuovo ordine mondiale ed in maniera significativa se vogliono un futuro decente.”

“I cittadini hanno molte opportunità, sicuramente nelle società più libere possono educarsi, organizzarsi per raggiungere obiettivo comuni, unirsi all’attivismo impegnato per abbordare i problemi che riguardano loro stessi, etc.”, spiegò.

Nell’intervista Chomsky si riferì anche alla campagna di Bernie Sanders nelle ultime elezioni presidenziali degli USA, “è stata fatta una grande pubblicità all’elezione di Trump, ma molto più notevole è stato il successo della campagna di Bernie Sanders”, considerò e spiegò che questo successo “significò una rottura molto acuta della storia politica degli USA”, poiché “durante più di un secolo le elezioni si sono solo comprate.”

“Il successo elettorale e le strategie possono predirsi conoscendo le fonti di finanziamento della campagna, se provengono da corporazioni o da un finanziamento privato, come ha dimostrato un’estesa ricerca”, disse e ricordò che “Sanders era scarsamente conosciuto, non aveva finanziamento privato o corporativo, è stato scartato dai mezzi di comunicazione e perfino usò una parola che produce terrore in alcuni: ‘socialismo’”!

Per lui “è molto probabile che avrebbe vinto la nomina del Partito Democratico se non fosse stato per la manovra dei dirigenti del partito, Obama-Clinton, per ostacolare un’elezione democratica”, disse in riferimento al boicottaggio, evidenziato da WikiLeaks che lo stesso Partito Democratico ha fatto contro Sanders per favorire l’ex segretaria di Stato nelle elezioni primarie.

Per concludere, il filosofo si riferì alle azioni del presidente degli USA Donald Trump e la sua politica verso l’America latina e considerò che il magnate repubblicano manterrà “la posizione tradizionale di ostilità degli Stati Uniti verso i governi indipendenti di base popolare in America Latina.”

Chomsky ricordò che questa posizione si manifestò sotto il mandato di Barack Obama “magari con maggiore intensità”, essendo Honduras un “esempio drammatico.”

“Fino ad ora, ha parlato poco dell’America Latina, a parte agitare i pugni in Messico. Ma questo è quello che suggerisce l’orientazione generale della sua politica”, ha concluso.

Con informazione di RT / La Red 21 traduzione di Ida Garberi

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