Venezuela: frodi elettorali e post elettorali

L’Assemblea Nazionale venezuelana, a maggioranza oppositrice, ha approvato un accordo nel quale dice di impegnarsi a rinnovare i poteri pubblici, e a promuovere la formazione di un governo illegittimo di transizione.

L’Assemblea “adotterà le misure costituzionali necessarie per il ristabilimento effettivo della validità della Costituzione” e “per questo si procederà al rinnovo dei Poteri Pubblici”, recita la dichiarazione che la Camera ha approvato questo martedì, senza che nessun deputato del chavismo assistesse al dibattito.

Questi annunci sono stati fatti due giorni dopo che l’opposizione venezuelana ha realizzato una consultazione fuori del Governo, incostituzionale, per respingere il cambiamento della Costituzione promosso dal capo dello Stato, Nicolás Maduro.

Questo stesso martedì, il difensore del Popolo venezuelano, Tarek William Saab, ha denunciato che l’opposizione sta creando “organi paralleli alle strutture dello Stato”, dopo che il Parlamento ha cominciato il processo per designare nuovi magistrati del Tribunale Supremo.

“Usurpa funzioni di autorità pubbliche e stimola la formazione di organi paralleli a quelli stabiliti dallo Stato, ha detto Saab sull’iniziativa del Parlamento che, ha detto che stabilirà “un governo di unione nazionale”.

In un intervento congiunto con la Controllore Generale, Manuel Galindo, Saab ha annunciato che le istituzioni di cui loro due sono a capo hanno concordato di “respingere con forza il procedimento incostituzionale per il quale si pretende di designare (…) i magistrati della corte suprema di Giustizia (TSJ)”. Saab ha fatto questa dichiarazione a nome del Poder Ciudadano (Potere Cittadino).

L’opposizione venezuelana ha iniziato la nomina dei magistrati paralleli a quelli che sono in esercizio nel Supremo.

“Facciamo un avviso non solo alla comunità nazionale, ma anche alla comunità internazionale su questo deplorevole e assai pericoloso precedente”, ha aggiunto Saab sulla designazione di giudici da parte del Potere Legislativo nonostante il rifiuto del Supremo.

La partecipazione alla consultazione ha portato l’opposizione ad attivare quello che hanno qualificato come “fase superiore” della campagna di disubbidienza civile per fermare l’Assemblea Nazionale Costituente.

Oltre a nominare nuovi magistrati e promuovere quello che chiamano un “governo di unione nazionale”, i parlamentari oppositori organizzano per giovedì uno sciopero generale di 24 ore.
L’assemblea costituente deve essere eletta il 30 luglio.

Autore: Ana Teresa Badía Valdés

Traduzione: Redazione di El Moncada http://www.radiorebelde.cu

UN AUDIO RIVELA IL “MAQUILLAGE” DELLE CIFRE DEL REFERENDUN DELL’OPPOSIZION IN VENEZUELA

 

Nella conversazione, due uomini si mettono d’accordo sui numeri gonfiati che presenteranno nella regione alla quale appartengono.

“Qui, ad aggiustarti i numeri”. Così comincia l’audio rivelato la notte di lunedì, che mette in evidenza la manipolazione delle cifre dei voti nella consultazione realizzata domenica scorsa dall’opposizione venezuelana.

Questa registrazione di una conversazione telefonica tra due membri di partiti politici contrari al Governo di Nicolás Maduro conferma l’informazione diffusa dal capo del Comando della Campagna Costituente, Jorge Rodríguez, sulle presunte irregolarità nel processo dove l’opposizione afferma avere ottenuto 7.535.259 voti.

Gli interlocutori sono stati identificati come Filiberto Colmenares, segretario del partito di opposizione Primero Justizia nello stato Aragua (a 123 Km della capitale), e José Gregorio Hernández, segretario della Mesa de la Unidad, aggregazione dell’opposizione, nella stessa entità venezuelana, riporta il portale La Tabla.

Quando uno degli interlocutori saluta e gli domanda come sta, l’altro gli risponde: “Qui, ad aggiustarti i numeri”.

Una delle voci afferma che gli hanno inviato un’informazione dove nello stato Aragua “ha 397.000 voti” e che la “partecipazione reale è di 347.000, cioè, gli hanno messo 50.000 voti in più”. L’altra persona gli dà una cifra arbitraria: “Lavoriamo su 397.224”.

Il dialogo continua con entrambe le persone che fanno conti su come presenteranno le cifre affinché non generino diffidenze tra i garanti.

Questi sono i rettori universitari che hanno appoggiato tecnicamente il processo che è stato catalogato dal Governo come inconsistente e impossibile da verificare.

Alla fine della chiacchierata che è stata filtrata e presentata in un programma della televisione statale VTV, uno degli uomini dice che è nella sua casa “a preparare quei numeri affinché quando li leggeremo, li abbiano tutti”.

L’esperto in processi elettorali Jorge Rodríguez ha creso noti in una conferenza stampa di lunedì scorso dei fatti irregolari come persone che votavano varie volte in punti diversi e cifre che sono state moltiplicate per tre, secondo testimonianze di personale tecnico che ha partecipato al referendum.

Rodríguez ha indicato che, non essendoci un registro dei votanti né uno scrutinio dei voti, non si può sapere qual è il numero di elettori.

Al termine della consultazione dell’opposizione, i verbali con le registrazioni della partecipazione sono stati bruciati pubblicamente, pertanto è stato impossibile effettuare verifiche successive.

In Venezuela, il voto garantito dal Consiglio Nazionale Elettorale, unico arbitro costituzionale per accompagnare le consultazioni popolari, garantisce la proporzione di “un voto, un votante” ed elezioni dirette, segrete e universali.

I reati elettorali, come i voti fraudolenti, l’usurpazione dell’identità, i verbali falsificati e i voti multipli, tra gli altri, sono puniti dalle leggi venezuelane.

Scritto da RT

Traduzione: Redazione di El Moncada http://www.cubasi.cu

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