Analisi economia cubana (III p)

 Aggiornando il 2016 ed un primo sguardo al 2017 

José Luis Rodríguez  http://www.cubadebate.cu

Dopo aver esaminato i fattori esterni che incisero sulle prestazioni dell’economia cubana nel 2016, e finora nel 2017, dobbiamo fermarci sull’evoluzione dei fattori interni. Per essi vediamo cosa ci mostra la seguente tabella.

Quando ancora non si sono pubblicate nell’Annuario Statistico di Cuba 2016 gli indicatori macroeconomici di base, si stima il calo della produzione agricola (-0,2%), industriale (-4,9%) e mineraria (-5,2%), con una produzione di nichel che calò a 56000 TM in media tra il 2010 ed il 2015 e che discese, nuovamente, nel 2016, legata ai molteplici danni -praticamente in tutti i settori- che produsse il calo nella fornitura di petrolio importato. Questi furono i fattori fondamentali -riflessi in una ridotta liquidità finanziaria- che lo hanno portato ad una decrescita di quasi l’1% del PIL durante l’anno passato.

Nel 2017 si pose come obiettivo centrale recuperare la crescita dell’economia, con una meta -ambiziosa ma non impossibile- per giungere al 2% d’incremento del PIL. Per questo risultato si prevede realizzare una maggiore stabilità nel rifornimento di combustibile, effettuando acquisti da altri produttori, oltre al Venezuela, anche se, ancora, le disponibilità si trovano al di sotto delle necessità, nel primo semestre dell’anno.

Inoltre nell’ANPP, del dicembre 2016, il Ministro dell’Economia informò che si prevedeva un aumento tra il 2 ed il 5% del valore aggiunto in agricoltura; industria; trasporti e comunicazioni; generazione elettrica, gas ed acqua; costruzioni; commercio, incluso un aumento del 3,3% nella circolazione mercantile al dettaglio; mentre altre attività si pianificò cresceranno del 2,7%. Infine, il salario medio dovrebbe crescere del 3,5% e la produttività del 6,6%. Inoltre dovevano prendersi in considerazione le risorse in bilancio previste per il 2017, al fine di promuovere gli investimenti e promuovere le esportazioni così come la sostituzione delle importazioni. Nel primo caso, questi fondi si aumentarono del 49% e nel secondo caso del 26%.

Durante la prima metà dell’anno in corso si ottenne una crescita del 1,1%, dove la maggior contribuzione fu data dalla crescita ottenuta nel turismo, edilizia, trasporti, comunicazioni e agricoltura non della canna da zucchero.

Nel caso del turismo la crescita reale, alla fine di giugno di quest’anno, ha raggiunto il 22,6%, cifra ben al di sopra delle previsioni del 4% prevista nel piano, con una previsione di ottenere un 16,5% alla fine dell’anno, e con un incremento negli ingressi del 25% nei primi 6 mesi. I risultati ottenuti sono sicuramente positivi, ma il livello di deviazione della cifra reale da quella pianificata, -anche quando risulta favorevole- posiziona in una congiuntura molto tesa la logistica e l’ infrastruttura che deve sostenere l’attività, comprese le facilità di trasporto e l’aeroportuali, per cui dovrebbe prestarsi maggior attenzione alle previsioni elaborate, giacché questa situazione si va ripetendo dal 2015. E’ anche indispensabile adottare le misure che si richiedano al fine di aumentare la spesa per turista/giorno attraverso lo sviluppo di investimenti extra-hotel che superano i limiti che impone la modalità di sole e spiaggia tutto incluso.

Nel caso delle costruzioni, anche quando si informa di una evoluzione positiva durante il primo semestre, si pone in evidenza una mancanza di costruttori anche in settori prioritari, quali il turismo, dove nonostante gli aumenti salariali accordati, gli stessi raggiungono solo parzialmente compensare gli alti introiti delle cooperative di costruttori e dell’esercizio del lavoro autonomo. Questa situazione ha portato alla necessità di assunzione di lavoratori stranieri e ha provocato tensioni nel mercato del lavoro che devono evitarsi.

In questo senso, il richiamo realizzato del Presidente Raúl Castro nell’Assemblea Nazionale sull’apertura di cooperative di costruttori, senza tener conto degli effetti di tale decisione sul movimento della forza costruttiva del paese, è di grande importanza per correggere ciò che risulta indispensabile e garantire la forza lavoro chiave per lo sviluppo del processo di investimento nell’economia nazionale.

Il trasporto fu un altro elemento che mostrò modesti progressi, ma anche mostrò i problemi attuali, in particolare nel caso del trasporto ferroviario. Uno degli elementi chiave di questo servizio sono le locomotive, dove si conta oggi tra i 25 e i 30 macchinari, quando si richiedono almeno da 38 a 45. A questo proposito è stato annunciato che, quest’anno, devono entrare 15 locomotive e devono ripararsi altre 15 per migliorare la situazione di un sistema, che è il mezzo di trasporto più economico – soprattutto sulle lunghe distanze- ma è il più sotto capitalizzato in questo periodo.

Infine, sulla crescita del settore agricolo, non della canna da zucchero, si riporta un sovra adempimento nella produzione di colture ed ortaggi, ma questo non si ottiene nella produzione di latte e carne, presumibilmente colpita dalla siccità che sembra si mantenga quest’anno. Inoltre s’informò su modesti incrementi nella produzione di carne di maiale e uova.

Alcune altre importanti produzioni chiusero il semestre in crescita.

Nel caso della produzione di zucchero, come già riportato in una prima parte di questo articolo, crebbe un 20% per raggiungere 1 milione 800 mila TM di grezzo, cifra che è l’86% del piano, -risultato che non sfugge agli effetti della siccità già menzionati- quando si prevedeva raggiungere i 2 milioni 100 mila MT. Tuttavia, è stato possibile fissare prezzi di vendita più elevati, rispetto a quelli ottenuti nel precedente raccolto, in modo che il non adempimento dei proventi per esportazioni fu inferiore all’1%, raggiungendo ingressi per 506,7 milioni di $. Tuttavia, ancora non è stato risolto l’inadempimento delle garanzie, per tempo, che si richiedono per questa produzione agroindustriale.

Nel resto dei settori dell’industria s’indicò che si “… lavora con grandi tensioni e sforzi a partire dalle limitazioni finanziarie che non consentono, fondamentalmente, onorare debiti che garantiscono continuità nelle forniture delle principali materie prime.” (Cabrisas , 2017).

D’altra parte, gli investimenti si prevede che crescano del 21% quest’anno, in relazione a quello eseguito nel 2016, anche se rimarranno un 15% al di sotto del pianificato. Tra gli investimenti prioritari in marcia, durante il primo semestre in accordo con quanto pianificato, si trovano quelli del turismo; l’infrastruttura della ZED del Mariel; lo stoccaggio de combustibile e la generazione elettrica; il recupero dell’industria alimentare; il trasporto, comprese le strade danneggiate dall’uragano Matthew; e una base logistica per la regione orientale del paese. Si presentano ritardi, tra altri, nel programma di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia; riparazione di centrali termoelettriche; il programma di frigoriferi; il programma di canali idraulici del nord della regione orientale; e la modernizzazione della produzione di acciaio.

E’ anche indispensabile analizzare altri elementi che incisero sui risultati del semestre ed in particolare quelli che sono direttamente collegati con la vita della popolazione.

link II parte – link IV parte


La economía cubana; Actualizando el 2016 y una primera mirada al 2017 (III)

Por: José Luis Rodríguez

Una vez examinados los factores externos que incidieron en el desempeño de la economía cubana en el 2016 y lo que va del 2017, es preciso detenerse en la evolución de los factores internos. Para ello veamos lo que nos muestra la siguiente tabla.

Cuando aún no se han publicado en el Anuario Estadístico de Cuba 2016 los indicadores macroeconómicos básicos, se estima la caída de la producción agropecuaria (-0,2%), la industrial (-4,9%) y de la minería (-5,2%), con una producción de níquel que bajó a 56 000 TM promedio entre 2010 y 2015 y que descendió nuevamente en el 2016, unida a las múltiples afectaciones -prácticamente en todos los sectores- que produjo la caída en el suministro del petróleo importado. Estos fueron los factores fundamentales –reflejados en una liquidez financiera reducida- los que llevaron a un decrecimiento cercano al 1% en el PIB durante el pasado año.

En el 2017 se planteó como objetivo central recuperar el crecimiento de la economía, con una meta –ambiciosa pero no imposible- para llegar al 2% de incremento en el PIB. Para ese resultado se estima lograr una mayor estabilidad en el suministro de combustible, efectuándose compras a otros productores, además de Venezuela, aunque todavía las disponibilidades se encuentran por debajo de las necesidades en el primer semestre del año.

Adicionalmente en la ANPP de diciembre del 2016 el Ministro de Economía informó que se preveía un incremento de entre 2 y 5% del valor agregado en la agricultura; la industria; el transporte y las comunicaciones; la generación eléctrica, gas y agua; las construcciones; el comercio, incluido un incremento del 3,3% en la circulación mercantil minorista; mientras que otras actividades se planificó crecieran un 2,7%. Finalmente el salario medio debía crecer un 3,5% y la productividad un 6,6%. También debían tomarse en cuenta los recursos presupuestados previstos para el 2017 con el fin de impulsar las inversiones y promover las exportaciones, así como la sustitución de importaciones. En el primer caso, estos fondos se aumentaron en un 49% y en el segundo caso un 26%.

Durante el primer semestre del actual año se obtuvo un crecimiento del 1,1%, donde la mayor contribución estuvo dada por el incremento logrado en el turismo, las construcciones, el transporte, las comunicaciones y la agricultura no cañera.

En el caso del turismo el crecimiento real al cierre de junio de este año alcanzó un 22,6%, cifra muy por encima del 4% previsto en el plan, con una perspectiva de lograr un 16,5% al cierre del año, y con un incremento en los ingresos del 25% en los primeros 6 meses. Los resultados obtenidos resultan sin duda positivos, pero el nivel de desviación de la cifra real frente a la planificada, -aun cuando resulte favorable- ubica en una coyuntura muy tensa la logística y la infraestructura que debe apoyar la actividad, incluyendo las facilidades de transporte y aeroportuarias, por lo que deberá prestarse mayor atención a las previsiones elaboradas, ya que esta situación se viene repitiendo desde el 2015. También resulta indispensable adoptar las medidas que se requieran con vistas a elevar el gasto por turista/día mediante el desarrollo de inversiones extrahoteleras que superen los límites que impone la modalidad de sol y playa con todo incluido.

En el caso de las construcciones, aun cuando se informa una evolución positiva durante el primer semestre, se pone de manifiesto la falta de constructores aún en sectores priorizados como el turismo, donde a pesar de los incrementos salariales acordados, los mismos alcanzas solo parcialmente para compensar los altos ingresos de las cooperativas de constructores y del ejercicio del trabajo por cuenta propia. Esta situación ha llevado a la necesidad de contratación de trabajadores foráneos y ha provocado tensiones en el mercado laboral que deben evitarse.

En este sentido, el llamado de atención realizado por el presidente Raúl Castro en la Asamblea Nacional, sobre la apertura de cooperativas de constructores, sin tomar en cuenta los efectos de esa decisión sobre el movimiento de la fuerza constructiva del país, es de gran importancia para corregir lo que resulte indispensable y asegurar la fuerza de trabajo clave para el desarrollo del proceso inversionista en la economía nacional.

El transporte fue otro elemento que mostró modestos avances, pero también puso de manifiesto los problemas presentes específicamente en el caso del transporte ferroviario. Uno de los elementos clave de este servicio son las locomotoras, donde se cuenta hoy entre 25 y 30 equipos, cuando se requieren como mínimo de 38 a 45. Al respecto se anunció que este año deben entrar 15 locomotoras y deben repararse otras 15 para mejorar la situación de un sistema, que resulta el medio de transporte más económico –especialmente en las largas distancias- pero es el más descapitalizado en estos momentos.

Finalmente, sobre el crecimiento de la agricultura no cañera se reporta un sobrecumplimiento en la producción de viandas y hortalizas, pero este no se logra en la producción de leche y carne vacuna, presumiblemente afectada por la sequía que padece se mantiene este año. También se informó sobre modestos incrementos en la producción de carne de cerdo y huevos.

Algunas otras producciones de importancia cerraron el semestre con crecimientos.

En el caso de la producción de azúcar, como ya se informó en la primera parte de este artículo, se creció un 20% para llegar a 1 millón 800 mil TM de crudo, cifra que quedó en el 86% del plan, -resultado que no escapa a los efectos de la sequia ya mencionados- cuando se preveía llegar a 2 millones 100 mil TM. No obstante, se logró fijar precios de venta superiores a los obtenidos en la cosecha anterior, por lo que el incumplimiento de los ingresos por exportaciones fue inferior al 1%, lográndose ingresos por 506.7 millones de dólares. Sin embargo, aún no se ha resuelto el incumplimiento de los aseguramientos en tiempo que se requieren para esta producción agroindustrial.

En el resto de los sectores de la industria se indicó que se “…trabaja con grandes tensiones y esfuerzos a partir de las limitaciones financieras que no permiten, fundamentalmente, honrar deudas que garanticen continuidad en los suministros de las principales materias primas.” (Cabrisas, 2017).

Por otra parte, las inversiones se pronostica que crezcan un 21% este año en relación a lo ejecutado en el 2016, aunque se quedarán un 15% por debajo de lo planificado. Entre las inversiones priorizadas que marchan durante el primer semestre de acuerdo a lo planificado se encuentran las del turismo; la infraestructura de la ZED del Mariel; el almacenamiento de combustible y la generación eléctrica; la recuperación de la industria alimentaria; el transporte incluyendo los viales afectados por el huracán Matthew; y una base logística para la región oriental del país. Se presentan atrasos entre otros en el programa de desarrollo de fuentes renovables de energía; reparación de centrales termoeléctricas; el programa de frigoríficos; el programa de trasvases hidráulicos del norte de la región oriental; y la modernización de la producción de acero.

También es indispensable analizar otros elementos que incidieron en los resultados del semestre y especialmente aquellos que se vinculan de forma directa con la vida de la población.

BIBLIOGRAFIA

-Cabrisas, Ricardo (2016) “Tras tenso 2016 Cuba aspira a crecer un dos por ciento en 2017” Cubadebate, diciembre 27 de 2016 en www.cubadebate.cu
-Cabrisas, Ricardo (2017) “Comportamiento del plan de la economía 2017. Primer semestre” Granma, 15 de julio del 2017.
-Cepal (2017) “Estudio Económico de América Latina y el Caribe. Cuba” Santiago de Chile, 2017 en www.repositorio.cepal.org
-Economist Intelligence Unit (EIU) (2017) “Country Report Cuba” May 2017 en www.eiu.com
-Periódico Granma (2017) Reseña de los debates de las Comisiones de la ANPP del 11 al 14 de julio del 2017 en www.granma.cu
-Periódico Juventud Rebelde (2017) “Asamblea Nacional del Poder Popular. Noveno Periodo Ordinario de Sesiones de la VIII Legislatura. Suplemento Especial” julio 15 del 2017.

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