Venezela: Maduro respinge accuse di brogli

da Faro di Roma

In collegamento tv con diverse ambasciate (a Roma la rappresentanza presso la FAO) Maduro ha respinto le accuse di aver truccato le elezioni spiegando che il sistema elettronico non lo avrebbe permesso, come testimoniano gli osservatori internazionali.


In merito al risultato molto favorevole al governo, “plebiscitario” lo ha definito, Maduro ha tenuto a rivendicare che le elezioni regionali si sono svolte “in modo impeccabile” con “una partecipazione record del 61,4%” e il 54% dei consensi per i candidati bolivariani. Questo, ha rilevato, nonostante la campagna dell’opposizione abbia potuto contare sul 70% degli spazi sui media.

Nel suo intervento, Maduro ha ripercorso i diversi momenti dell’ultimo difficile anno, ricordando la sua offerta all’opposizione di 60 posti nell’Assemblea Costituente. Il presidente ha sottolineato come il dialogo con l’opposizione sia diventato più arduo dopo l’elezione di Trump alla Casa Bianca e ha citato in proposito un documento che a suo dire dimostra l’esistenza di un piano per invadere il Venezuela con il pretesto della violenza che si stava scatenando nel Paese.

Il presidente ha criticato anche il governo spagnolo che non si è dimostrato democratico in Catalogna e l’Unione Europea che parla di sanzioni. Rivolgendosi alla responsabile della politica estera Federica Mogherini, Maduro ha detto: “Federica non parlare solo con loro, parla anche con me. Incontriamoci dove vuoi quando vuoi”.

Un pensiero grato è stato rivolto a Papa Francesco dal presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, nell’incontro con la stampa internazionale per presentare i governatori regionali eletti domenica scorsa. “Io – ha ricordato Maduro – ho rispettosamente bussato alla sua porta e il Papa mi ha accolto in un incontro molto cordiale a seguito del quale ha inviato monsignor Claudio Celli, perché incoraggiasse il dialogo. Purtroppo l’opposizione volle ritirarsi scegliendo la strada della protesta violenta e eversiva”.

All’incontro con la stampa internazionale ha partecipato anche Jorge Rodriguez presidente del CNE che ha mostrato ai giornalisti il lettore elettronico utilizzato per lo scrutinio nei seggi, che renderebbe impossibili eventuali tentativi di frode.

A conclusione dell’incontro Maduro ha annunciato che saranno pubblicati gli atti elettorali di tutti i municipi del Venezuela.

Elezioni in Venezuela, il Ceela conferma che il processo elettorale riflette la volontà dei votanti

 

Alcuni media provano ad insinuare alcuni dubbi, ma il risultato è chiaro oltre che inappellabile: il chavismo ha ottenuto una strepitosa vittoria popolare nelle elezioni regionali. In una tornata elettorale segnata da una grande affluenza: oltre il 61% degli aventi diritto si è recato alle urne in un paese dove il voto non è obbligatorio.

La piena regolarità del processo elettorale venezuelano è confermata dal Consiglio degli Esperti Elettorali Latinoamericani (CEELA), in una relazione sulle elezioni svolte domenica dove afferma che il risultato riflette la volontà dei cittadini venezuelani.

«La giornata elettorale è trascorsa pacificamente, senza problemi, con una partecipazione molto importante rispetto alla media di votanti registrata per le elezioni regionali», si spiega nella relazione in riferimento agli oltre 10 milioni di venezuelani recatisi alle urne per riaffermare, principalmente, il proprio diritto alla pace e alla sovranità, nei 13.599 seggi elettorali installati nel paese.

Il presidente del CEELA, Nicanor Moscoso, spiega che «il processo si è svolto con successo e la volontà dei cittadini è stata liberamente espressa nelle urne».

Per aver organizzato tutto il processo elettorale «estremamente bene» il CEELA si è congratulato con il Consiglio Nazionale Elettorale della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

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