XVII Convenzione e Fiera Internazionale d’Informatica 2018

Con una Tavola Rotonda sui passi avanti realizzati nel processo di informatizzazione della società cubana, presieduta da Jorge Luís Perdomo primo viceministro del Ministero delle Comunicazioni (Mincom), s’inaugurerà la XVII Convenzione e Fiera Internazionale Informatica 2018.

L’incontro durerà sino al 23 marzo prossimo nel Palazzo delle Convenzioni e nello spazio fieristico di Pabexpo, nella capitale e viene considerato uno dei più importanti eventi del settore.

Grisel Reyes, presidente del Gruppo dell’Informatica e le Comunicazioni (GEIC), ha affermato durante un incontro con la stampa, che tra i propositi c’è quello di potenziare l’immagine di Cuba partendo dalla capacità dei suoi professionisti di sviluppare le tecnologie.

Ugualmente ha informato sull’inaugurazione della Fiera Intenazionale il 20 marzo, con la partecipazione di Russia, Cina, Spagna, Venezuela, Panama, Canada, Brasile, Portogallo, Germania e Cuba.

Qui si esporranno importanti soluzioni e progetti che contribuiranno allo sviluppo delle Tecnologie e le comunicazioni (TIC).

Tra queste un sistema di governo elettronico dell’impresa DESOFT, che agilizza e riduce i costi e /o le attività del sistema pubblico e consta di un portale nel quale semplifica i processi di sostegno istituzionale e crea canali per aumentare la partecipazione cittadina.

la carta di presentazione dell’impresa SOFTEL, ha detto la direttrice, sarà una soluzione che cerca informazioni affidabili consistenti e disponibili in tempo reale, per far sì che i servizi assistenziali di salute a differenti livelli incrementino la qualità dell’assistenza.

La presidente del GEIC ha parlato anche dello sviluppo del Forum delle Imprese il cui inizio è previsto per il 20 marzo in Pabexpo, nel quale si conosceranno i risultati di alcune pratiche importanti delle TIC.

Poi si è riferita al Regolamento delle Radiocomunicazioni e all’ armonizzazione mondiale dell’uso dello spettro radioelettrico e ai risultati delle prove dello standard DTMB (A) della Cina, presentate dall’impresa HAIER, citando solo sue esempi.

La Convenzione e la Fiera Internazionale Informatica, hanno un carattere bi-annuale, e sono patrocinate dal Mincom e dall’Unione degli Informatici di Cuba, concepite come uno spazio di scambio tra personalità, istituzioni e organismi interessati al tema delle TIC.

Informatizzare la società, una scommessa legata allo sviluppo

Come parte del programma di sviluppo delle  telecomunicazioni nel paese, l’Impresa delle Telecomunicazioni di Cuba (Etecsa) continua a lavorare per ampliare l’accesso a internet della popolazione. Al rispetto, la direttrice dell’entità, Mayra Arevich, ha detto che un totale di 27.316 persone contano su questo servizio attraverso Nauta Hogar che esiste in tutti i municipi del paese.

«Tra le proiezioni per quest’anno Etecsa ha previsto d’installare 150 nuove aree di navigazione con e senza cavi; implementare più di 52.000 nuovi servizi Nauta Hogar; incrementare in 5000 i servizi di dati nelle entità nazionali; stablire altri accordi con le imprese per stimolare lo sviluppo di contenuto a livello di paese e l’apertura del servizio di internet nei cellulari» ha precisato.

Creare infrastrutture tecnologiche e generare contenuti e servizi digitali attorno a internet in Cuba, sono due assi principali della politica nazionale d’informatizzazione,  un riflesso della volontà del Partito, dello Stato e del Governo cubani di sviluppare le tecnologie dell’ informazione e le comunicazioni nel paese– un programma che conta su  21 progetti e su temi d base che includono la collaborazione di vari organismi e ministeri.

«Tra questi per esempio gli strumenti tecnologici associati al governo e al commercio elettronico, i programmi  di televisione digitale, l’assemblaggio degli apparecchi e dei terminali informatici con un’ampia partecipazione delle industrie e delle imprese nazionali di sviluppo dei software, tra l’altro», ha segnalato Wilfredo González Vidal, viceministro delle Comunicazioni.

Altre sfere di questo processo sono l’informatizzazione dei registri pubblici, l’ampliamento dei canali di pagamento mediante nuove prestazioni, come la passerella di pagamento e la banca mobile, oltre all’esistenza di 936   casse automatiche in 69 municipi del paese  e 4.000.000 di schede magnetiche attivate.

Nel caso di settori tanto importanti come la salute e l’educazione si fanno dei passi avanti nel sistema integrale di gestione ospedaliera e delle storie cliniche digitali, cosi come la piattaforma pubblicata d’ apprendistato in linea, come il portale Cubaeduca, rispettivamente.

Tutto questo è stato dibattuto prima dell’inaugurazione della  XVII Convenzione e Fiera  Internazionale Informatica 2018,  che durerà sino a venerdì 23 nel Palazzo delle Convenzioni e nello spazio fieristico Pabexpo della capitale cubana, che ha contato con la presenza di  Miriam Nicado, membro del Buró Politico e rettrice dell’Università di  Scienze  Informatiche  e di  Maimir Mesa Ramos, ministro delle Comunicazioni.

Il paese ha la volontà di potenziare l’uso delle tecnologie

22.03.18 – Mostrare la volontà di Cuba di conquistare un ruolo importante nel campo delle comunicazioni e contribuire al perfezionamento dell’ immagine come nazione con una vasta capacità per lo sviluppo e l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e le Comunicazioni (TIC) in funzione di una società prospera e sostenibile, sono alcune delle basi sulle quali si realizza Informática 2018.

«Nel caso della Fiera, i progetti relazionati nello Stand Cuba hanno avuto un impatto negli ultimi due anni o creano condizioni per questo», ha spiegato in esclusiva per Granma, Wilfredo González Vidal, viceministro delle comunicazioni e presidente del comitato organizzatore dell’evento.

Nelle imprese si cominciano a creare capacità per far sì che a breve tempo possa esistere una maggior presenza dei servizi digitali nel paese.

Tra gli esempi più evidenti ci sono CubaEduca e quelli relazionati al governo elettronico.

Nel caso del primo si dimostra come il sistema d’educazione del paese ha ben chiaro l’incarico statale nella formazione dell’uso delle tecnologie e nella diffusione di massa delle stesse, ha puntualizzato il funzionario.

CubaEduca si distingue perché non solo si mette a fuoco nel processo docente che riceve l’alunno, ma perchè coinvolge altri processi che la famiglia può sviluppare.

La presenza di un portale web digitale nelle province di Granma, Pinar del Río e l’Isola della Gioventù, permette di parlare di una tappa denominata presenza nell’ambiente di Internet e in un secondo momento di giungere all’interazione dove il cittadino propone e riceve informazioni del governo provinciale.

«In questo modo si ha un uso più sociale delle conquiste e degli spazi che la Rivoluzione ci dà in questo senso», ha sottolineato González Vidal.

Inoltre l’industria nazionale delle applicazioni e dei servizi informatici comincia ad avere un’organizzazione con un maggior livello d’integralità.

Fidel, veggente e sostenitore dell’informatica a Cuba

 

«(…) L’informatica diventerà una forza scientifica, economica ed anche politica del paese, molto poderosa  (…)».
 Fidel Castro

23.03.18 Il 18 aprile del 1970 fu presentato il primo computer cubano, il CID 201.

Da cinque mesi prima, giovani ingegneri, fisici e matematici dell’Università de L’Avana si erano incamminati nell’impegno di disegnare e costruire l’apparecchio, un impegno a grande scala perché qualsiasi  aiuto dall’estero per acquistare  le parti e i pezzi necessari erano troncati dal blocco del governo nordamericano.

Ma nonostante tutto si fece. E dietro alla sfida c’era la figura di Fidel Castro, il nostro Comandante in Capo che con la sua visione del futuro aveva compreso ben presto la necessità di sostentare lo sviluppo dell’informatica e dell’industria elettronica in Cuba.

Quell’impegno permise inoltre di utilizzare il modello iniziale del primo PC in aree chiave per l’economia del paese in quegli anni, come il raccolto delle canne da zucchero e il controllo delle ferrovie.

Melchor Gil Morell, membro del Consiglio Nazionale dell’Unione degli Informatici di Cuba, lo ha ricordato ieri, giovedì 22,  in una delle sessioni della Fiera e Convenzione Internazionale Informatica 2018 che si realizza nel Palazzo delle Convenzioni de L’ Avana e nello spazio fieristico   Pabexpo, e che terminerà oggi .

Partendo dai risultati che si ottennero, il leader della Rivoluzione Cubana stimolò il potenziale degli specialisti e dei tecnici cubani e per il decennio del 1979 circa il 99% della capacità di computo del paese era supportata dalla produzione nazionale, ha detto.

«Ma non si doveva solo produrre», ha aggiunto ancora  Gil Morell.

«Fidel  era conscio dell’importanza della diffusione capillare della conoscenza e dell’accesso di massa alla computazione e per questo stimolò la creazione dei Joven Club di Computazione e di Elettronica e fu l’artefice di un altro grande progetto: l’Università di Scienze Informatiche  (UCI),  creata nel  2002.

La UCI, ha spiegato, era un centro di nuovo tipo di portata nazionale con compiti concreti nel progetto dell’informatizzazione della società cubana e con enfasi sulla produzione di software.

Doveva diventare il motore d’avvio per lo sviluppo tecnologico», ha ricordato ancora lo specialista nell’incontro

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