Cuba e la sua economia – V parte

Il 2017 appena concluso ed un 2018 appena iniziato

José Luis Rodríguez – http://www.cubadebate.cu

Nonostante le difficoltà affrontate nel 2017, un gruppo di importanti indicatori sociali hanno ottenuto un risultato accettabile e persino, in alcuni casi, notevole.

Nell’ambito della salute, il tasso di mortalità infantile per mille nati vivi si è ridotto a 4,0 -il livello storicamente più basso raggiunto dal paese- mentre il tasso di mortalità infantile nei bambini sotto i 5 anni è diminuito da 5,5 a 5,4 per mille ed il tasso di mortalità materna è sceso da 41,9 a 38,3 per centomila.

Relativamente agli 805 farmaci che compongono il quadro base, si sono presentate serie difficoltà che si sono trascinate dal 2016, sebbene la lista dei (farmaci) mancanti -prodotto dell’assenza di opportuno finanziamento- si è ridotta da 68, agosto 2016, a 44, dicembre 2017, queste cifre compromettono l’efficienza del trattamento di malattie croniche di grande incidenza nella popolazione e si allontanano dalle coperture che si sono raggiunte nella seconda metà degli anni 2000 [1]. Per risolvere, gradualmente, questa situazione, nel 2017 è stata pianificata un’importazione di farmaci per 375 milioni e 600 mila $, cifra che è 3,5 volte quella stanziata nel 2015.

Relativamente all’istruzione, è stato possibile coprire i bisogni educativi di base anche se non si è raggiunta la stabilità del personale ai livelli richiesti, [2] problema che richiede una tempestiva soluzione dato l’esodo di insegnanti che non si è potuto fermare, dove il fattore di stimolazione ed i salari hanno un forte impatto. In tale sfera ha una particolare nota l’enorme rilevanza sociale presente attraverso lo sforzo compiuto nell’insegnamento speciale che, nel 2017, copriva il fabbisogno formativo di 37015 studenti da parte di oltre 14000 insegnanti in 355 centri, sistema mediante il quale si ottiene che accedano all’istruzione superiore tra 90 e 110 studenti l’anno con disabilità visiva, uditiva e fisico motoria, assicurando così la pari opportunità per tutti come politica della Rivoluzione. [3]

Nonostante essersi ottenuto mantenere un gruppo di indicatori sociali di base, nel 2017 sono stati rivelati importanti elementi che illustrano le tensioni sociali causate da problemi che non si sono potuti risolvere negli ultimi 10 anni.

In effetti nell’ANPP, nella sua sessione di luglio dello scorso anno, si è riferito che il deficit abitativo del paese ha raggiunto circa 880000 abitazioni, cifra superiore rispetto al deficit (di abitazioni) di 600000 esistente nel 2004. In questo senso le case costruite nel 2017, aggiungendo quelle costruiti dallo Stato e dalla popolazione, sono state solo 23200, nonostante i sussidi di 6000 milioni di pesos che sono stati consegnati negli ultimi anni ai costruttori per proprio sforzo. Inoltre aggrava la situazione abitativa le case danneggiate, negli ultimi anni, dagli uragani che hanno colpito l’isola, che sommano a 239863 alla fine del 2017. [4] Tutto l’anteriore si connette al deficit di materiali da costruzione, in cui si osserva che -in relazione al 1989- attualmente la produzione è del 29,2% di quella raggiunta in quell’anno. [5]

Infine, nel corso del 2017 si è continuata l’attuazione della politica economica e sociale approvata, ma sono continuate senza una decisione le regolazioni -in revisione da agosto- per il funzionamento del settore privato e cooperativo non agricolo così come l’inizio del processo di riunificazione monetaria e cambiaria, misura quest’ultima, che continua ad essere la più complessa e difficile di tutto il programma di trasformazioni indispensabili da intraprendere, con difficoltà che sono aumentate a partire dalla limitata crescita dell’economia, dal 2016, e l’elevata tensione finanziaria che affronta il paese

VI

Nel mezzo di questo complicato panorama, ma senza perdersi d’animo, il paese si è proposto crescere del 2% nell’anno in corso. Sostengono tale incremento atteso l’aumento del 12% del nuovo valore creato nel settore delle costruzioni, che deve -a sua volta- sostenere investimenti per 10800 milioni di pesos, con un aumento del 22,4% in un anno e del 66% in relazione al 2016. A sua volta, si destineranno nel Bilancio 2018 3707 milioni di pesos della spesa pubblica per sostenere gli investimenti e 15591 milioni di pesos per il finanziamento delle esportazioni ed alla sostituzione delle importazioni, cifre che aumentano di un 33,2 e di un 9,1%, rispettivamente, in relazione all’anno precedente.[6]

Sotto queste condizioni il Bilancio dovrà affrontare un deficit di 11425 milioni di pesos, pari all’11,4% del PIL, che sarà finanziato con il debito pubblico, del quale -a sua volta- si ammortizzano, quest’anno, 2370 milioni di pesos per andare assicurando la sostenibilità di nuovi prestiti in futuro.

Con le risorse finanziarie derivate dalle precedenti previsioni, si prevede che la crescita del PIL sia raggiunta con una crescita compresa tra il 3,0 ed il 3,5% in agricoltura; 3,7% nell’industria; un aumento del 6,4% dei turisti, che possono dare un ingresso lordo stimato di circa 3,7 miliardi di $.

In relazione al commercio estero, le previsioni mirano a mantenere lo stesso livello di esportazione di merci con un aumento delle importazioni del 5%, questione inevitabile a breve termine, mentre il saldo della bilancia dei servizi tende a variare leggermente. Tutto ciò porta al fatto che -sebbene la bilancia commerciale totale rimanga positiva- il saldo della stessa si riduce, anche se il saldo favorevole di conto corrente si prevede che giri intorno ai $ 2,2 miliardi di $ mentre in conto capitale è previsto un flusso di investimenti esteri di circa 600 milioni di $i.

Infine ci si può aspettare un aumento dell’1,6% nel salario medio e del 2,8% nella produttività del lavoro.

Nel bel mezzo della tesa situazione che attraverserà l’economia nel 2018, il paese ha definito una serie di nove “priorità tra le priorità” [7], che coprono dagli investimenti nell’infrastruttura e la crescita degli introiti in valuta estera, fino al recupero dei danni causati dagli uragani e l’assicurazione delle medicine al paese.

Nell’ottenimento del successo, dentro il possibile, da raggiungere a breve e medio termine nel 2018 e negli anni a venire, possono evidenziarsi alcune riflessioni che non intendono esaurire il tema, né sono soluzioni magiche, ma perseguono l’obiettivo di meditare su tutto ciò che potrebbe essere fatto, oggettivamente, nelle attuali condizioni di tensione che vive l’economia del paese.

-Per la nostra economia, l’obiettivo di base a breve e medio termine ha espressioni esterne -aumentare gli ingressi netti in valuta convertibile- e all’interno -aumentare l’efficienza economica e la produttività del lavoro. Oltre ai cambi strutturali che garantiranno lo sviluppo del paese e che solo sono fattibili in un periodo di diversi anni, è opportuno adottare tutte le decisioni possibili per -in un periodo che può comprendere sino al 2021- stabilizzare l’economia del paese e raggiungere -gradualmente- ritmi di crescita che possono oggettivamente essere superiori al 3% all’anno.

-Per migliorare l’equilibrio finanziario esterno, potrebbero essere valutate una serie di misure che contribuirebbero al raggiungimento di questo obiettivo, tra le quali vale evidenziate:

1.- Rinegoziare e liquidare il debito commerciale a breve termine per assicurare le importazioni indispensabili al paese, separando fondi specificamente per questi scopi. Se possibile, acquisire ulteriori crediti con tale obiettivo.

2.- Rinegoziare e liquidare il debito con investitori stranieri composti da dividendi e redditi che non si sono potuti liquidare in valuta liberamente convertibile, valutando l’alternativa di applicare uno swap di debito per investimenti.

3.- Diversificare i vincoli commerciali e finanziari esterni in particolare con Cina, Russia, Messico, India, Iran, Giappone, Spagna, Francia, Italia e altri membri dell’Unione Europea.

4.- Ottenere nuovi crediti a medio e lungo termine per assicurare le attuali importazioni del paese, tenendo conto che il pagamento del debito estero deve essere garantito con impegni non superiori al 40% del PIL.

4.- Nell’ambito degli investimenti esteri diretti:

a) Valutare in modo appropriato il fattore rischio assunto dall’investitore straniero nelle negoziazioni da sviluppare.

b) Creare un fondo comune di investimenti con le rimesse che entrano nel paese tra la banca cubana, i remittenti ed i destinatari, con pagamenti di interessi che rendano attrattiva la modalità e tenendo conto dell’esperienza internazionalmente esistente a tale riguardo.

c) Promuovere a livello centrale investimenti con capitale straniero per progetti che consentano aumentare, in via prioritaria, la produzione nazionale di alimenti e di materiali da costruzione. Assicurare in maniera indipendente le operazioni di esportazione ed importazione associate a tali progetti.

d) Espandere la partecipazione della banca cubana in banche multilaterali di sviluppo, come la Corporazione Andina di Sviluppo – Banco di Sviluppo dell’America Latina (CAF), con la quale sono già stati avviati alcuni accordi.

-Per migliorare, a breve termine, l’efficienza economica e stimolare l’aumento della produzione e della produttività del lavoro, si potrebbe tener conto di quanto segue:

1.- Applicare misure di stimolo che rallentino l’esodo di lavoratori qualificati dal settore statale, specialmente in settori come l’istruzione e la scienza, che compromettono le risorse umane per lo sviluppo del paese. Per fare questo, aumentare gradualmente lo stipendio dei settori dell’istruzione e della scienza, tenendo conto delle precedenti esperienze con il settore della salute e dello sport, tra altri.

2.- Emettere bonus di debito pubblico che possano essere acquistate dai cittadini cubani con risorse per questo, tenendo conto dell’aumento della liquidità monetaria che si è verificata negli ultimi 5 anni. Ciò consentirebbe contare su ulteriori fondi per finanziare, in bilancio, l’espansione di programmi specifici come la costruzione di abitazioni o gli investimenti nel settore agroalimentare o dell’industria dei materiali da costruzione senza generare nuovi deficit fiscali.

3.- Cercare di accelerare il decentramento del processo di gestione nelle imprese statali, concedendo le facoltà previste nei documenti di politica economica approvati e separando -gradualmente- le risorse per materializzare questa decisione. Inoltre, aumentare le risorse fiscali assegnate alle opere di sviluppo locale.

4.- In relazione al settore non statale:

a) Creare condizioni per la vendita a prezzi all’ingrosso delle forniture di base che richiedono le operazioni approvate per questo settore. Tuttavia senza sviluppare completamente una rete di mercati all’ingrosso, è possibile aumentare l’offerta di prodotti mediante la loro importazione in spedizione e loro vendita in CUC, previa acquisizione dei CUC in valuta liberamente convertibile.

b) Privilegiare i meccanismi economici per regolare l’attività del settore privato e cooperativo e non i meccanismi amministrativi. In principio, lo Stato dovrà competere con questo settore in base al prezzo ed alla qualità dei suoi prodotti, introducendo inoltre una politica che incoraggi l’investimento dei guadagni del settore non statale nella creazione di imprese miste con lo Stato o nella creazione di fondi di investimento congiunto, tra altre misure. Le misure che si suggeriscono possono contribuire a mitigare gli effetti negativi della situazione attuale e -benché implicano alcuni costi- i benefici che si otterranno -almeno da parte delle stesse- li compenseranno riducendo -in maniera addizionale-, la tensione sociale.

Infine, va notato che qualunque siano le misure che si adottino a breve termine, (quelle citate in questo lavoro non pretendono immediatamente essere una soluzione per tutto) le stesse dovranno avere la cosciente partecipazione della popolazione nella elaborazione e controllo di piani e budget, unica garanzia per forgiare l’indispensabile consenso per avanzare verso un socialismo prospero e sostenibile.

link alla IV parte

Note:

[1] Vedi “Sul bancone della farmacia”, giornale Granma, 3 febbraio 2018, p. 3.

[2] Il corso 2017-18 inizialmente con una copertura del 93%, che ha portato a che ” … si coprano tutte le esigenze con più di 17800 pensionati reincorporati, professori contrattati e studenti aiutanti universitari, tra le altre varianti. E ci saranno anche maestri con sovraccarico docente, che ricevono una retribuzione speciale.” Vedi “Copertura docente tocca tutti” Cubahora, 30 agosto 2017 su www.cubahora.cu

[3] Vedi “Insegnare ovunque …” giornale Granma, 9 dicembre 2017, p. 8.

[4] Il recupero delle abitazioni colpite è pianificato essere raggiunto in almeno 5 anni.

[5] Basti pensare che tra il 1989 ed il 2016 la produzione di cemento è diminuita del 60,3%; quelle delle barre d’acciaio del 79,6% e quella dei blocchi di cemento del 16%. Vedi “Un’analisi globale sull’alloggio”, giornale Juventud Rebelde, 13 luglio 2017, p. 6.

[6] Vedi “Budget giorno per giorno”, giornale Granma, 7 gennaio 2018, pp. 4 e 5

[7] Cfr. Ricardo Cabrisas “Con lo sforzo di tutti siamo capaci di assicurare i principali obiettivi strategici e di sviluppo del paese”, giornale Granma, 22 dicembre 2017, p. 6.


A pesar de las dificultades afrontadas en el 2017, un grupo de indicadores sociales de importancia lograron un desempeño aceptable e incluso destacado en algunos casos.

En el ámbito de la salud la tasa de mortalidad infantil por mil nacidos vivos, se redujo a 4,0 –el nivel históricamente más bajo alcanzado por el país-, mientras que la tasa de mortalidad infantil en menores de 5 años disminuyó de 5,5 a 5,4 por mil y la tasa de mortalidad materna descendió de 41,9 a 38,3 por cien mil.

En lo relativo a los 805 medicamentos que conforman el cuadro básico, se presentaron serias dificultades que se arrastran desde el 2016, ya que si bien la lista de faltantes -producto de la ausencia de financiamiento oportuno- se redujo de 68 en agosto del 2016 a 44 en diciembre del 2017, estas cifras comprometen la eficiencia de tratamiento de enfermedades crónicas de gran incidencia en la población y se alejan de las coberturas que se lograron en la segunda mitad de los años 2000.[1] Para resolver gradualmente esta situación, en el 2017 se planificó una importación de medicamentos por 375 millones 600 mil dólares, cifra que resulta 3,5 veces lo ejecutado en el 2015.

En lo relativo a la educación, se logró cubrir las necesidades educacionales básicas a pesar de que no se alcanzó la estabilidad del claustro a los niveles requeridos,[2] problema que demanda una solución puntual dado el éxodo de profesores que no se ha podido detener, donde el factor de estimulación y los salarios inciden fuertemente. En esta esfera tiene un particular destaque el enorme compromiso social presente a través del esfuerzo realizado en la enseñanza especial, que cubrió en el 2017 las necesidades de aprendizaje de 37015 alumnos por parte de más de 14000 docentes en 355 centros, sistema mediante el cual se logra que ingresen a la educación superior entre 90 y 110 estudiantes anualmente con discapacidad visual, auditiva y físico-motora, asegurando así la igualdad de oportunidades para todos como política de la Revolución.[3]

No obstante haberse logrado mantener un grupo de indicadores sociales básicos, en el 2017 se revelaron importantes elementos que ilustran las tensiones sociales provocadas por problemas que no han podido resolverse en los últimos 10 años.

En efecto, en la ANPP en su sesión de julio del pasado año se informó que el déficit habitacional del país alcanzaba alrededor de 880000 viviendas, cifra superior al faltante de 600000 existente a la altura del año 2004. En este sentido las viviendas construidas en el 2017, sumando las construidas por el Estado y la población, fueron 23200 solamente, a pesar de subsidios por 6000 millones de pesos que se han entregado en los últimos años a los constructores por esfuerzo propio. También agrava la situación habitacional las viviendas afectadas en los últimos años por los huracanes que han azotado la isla, las que suman 239863 al cierre del 2017.[4] Todo lo anterior se conecta con el déficit de materiales de construcción, en el que se observa que –en relación a 1989- actualmente la producción es el 29,2% de la lograda ese año.[5]

Finalmente, durante el 2017 se continuó la implementación de la política económica y social aprobada, pero continuaron sin una decisión las regulaciones –en revisión desde agosto- para la operación del sector privado y cooperativo no agropecuario, así como el inicio del proceso de reunificación monetaria y cambiaria, medida esta última, que continúa siendo la más compleja y difícil de todo el programa de transformaciones indispensables a emprender, con dificultades que se han incrementado a partir de los limitados crecimientos de la economía desde el 2016 y la elevada tensión financiera que enfrenta el país.

VI

En medio de este complicado panorama, pero sin perder el ánimo, el país se ha propuesto crecer un 2% en el actual año. Apoyan ese incremento esperado el aumento en un 12% del nuevo valor creado en el sector de la construcción, que debe –a su vez- apoyar inversiones por 10800 millones de pesos, para un incremento del 22,4% en un año y del 66% en relación al 2016. Por su parte, se destinarán en el Presupuesto 2018 3707 millones de pesos del gasto público a apoyar las inversiones y 15 591 millones al financiamiento de las exportaciones y a la sustitución de importaciones, cifras que aumentan un 33,2 y un 9,1% respectivamente en relación al año anterior.[6]

Bajo estas condiciones el Presupuesto enfrentará un déficit de 11425 millones de pesos, equivalente al 11,4% del PIB, que será financiado con deuda pública, de la que -a su vez- se amortizan este año 2370 millones de pesos para ir asegurando la sostenibilidad de nuevos préstamos en el futuro.

Con los recursos financieros que se derivan de los pronósticos anteriores se espera que el crecimiento del PIB se logre con un crecimiento de entre 3,0 y 3,5% en la agricultura; 3,7% en la industria; un aumento del 6,4% de los turistas, que pueden dar ingresos brutos estimados por unos 3700 millones de dólares.

En relación al comercio exterior, los pronósticos apuntan a mantener el mismo nivel de exportación de bienes con un incremento de las importaciones del 5%, cuestión inevitable a corto plazo, en tanto el saldo de la balanza de servicios tiende a variar ligeramente. Todo esto lleva a que –si bien la balanza comercial total se mantiene positiva- el saldo de la misma se reduce, aunque el saldo favorable de cuenta corriente se prevé que gire en torno a los 2200 millones de dólares, mientras que en la cuenta de capital se espera un flujo de inversión extranjera de unos 600 millones de dólares.

Por último cabe esperar un aumento del 1,6% en el salario medio y del 2,8% en la productividad del trabajo.

En medio de la tensa situación por la que atravesará la economía en el 2018, el país ha definido un conjunto de nueve “prioridades entre las prioridades”,[7] que cubren desde las inversiones en infraestructura y el crecimiento de los ingresos en divisas, hasta la recuperación de los daños causados por los huracanes y el aseguramiento de los medicamentos del país.

En el logro del éxito dentro de lo posible a lograr a corto y mediano plazo en el 2018 y en los años por venir, pueden destacarse algunas reflexiones que no pretenden agotar el tema, ni son soluciones mágicas, pero si persiguen el objetivo de meditar en todo lo que pudiera hacerse objetivamente en las actuales condiciones de tensión que vive la economía del país.

–Para nuestra economía el objetivo básico a corto y mediano plazo tiene expresiones externas –elevar los ingresos netos en moneda convertible- y en lo interno –incrementar la eficiencia económica y la productividad del trabajo. Más allá de los cambios estructurales que asegurarán el desarrollo del país y que sólo son factibles en un período de varios años, es preciso adoptar todas las decisiones posibles para –en un período que puede abarcar hasta el 2021- estabilizar la economía del país y alcanzar –gradualmente- ritmos de crecimiento que pueden objetivamente estar por encima del 3% anualmente.

–Para mejorar el equilibrio financiero externo pudieran valorarse un conjunto de medidas que contribuirían a alcanzar ese objetivo, entre las que cabe destacar:

1.- Renegociar y liquidar la deuda comercial de corto plazo para asegurar las importaciones indispensables para el país, segregando fondos específicamente para esos fines. De ser posible, tomar créditos adicionales con este objetivo.

2.- Renegociar y liquidar la deuda con inversionistas extranjeros compuesta por dividendos y rentas que no se han podido liquidar en moneda libremente convertible, valorando la alternativa de aplicar un swap de deuda por inversiones.

3.- Diversificar los vínculos comerciales y financieros externos especialmente con China, Rusia, México, India, Irán, Japón, España, Francia, Italia y otros miembros de la Unión Europea.

4.- Obtener nuevos créditos a mediano y largo plazo para asegurar las importaciones corrientes del país, tomando en cuenta que el pago de la deuda externa debe asegurarse con compromisos no mayores del 40% del PIB.

4.- En el ámbito de la inversión extranjera directa:

a) Valorar apropiadamente el factor riesgo que asume el inversionista extranjero en las negociaciones a desarrollar.

b) Crear un fondo conjunto de inversiones con las remesas que entran al país entre la banca cubana, los remitentes y los receptores, con pagos de intereses que hagan atractiva la modalidad y tomando en cuenta la experiencia existente internacionalmente en este sentido.

c) Promover centralmente inversiones con capital extranjero para proyectos que permitan incrementar prioritariamente la producción nacional de alimentos y la de materiales de construcción. Asegurar de manera independiente las operaciones de exportación e importación asociadas a estos proyectos.

  1. Ampliar la participación de la banca cubana en bancos multilaterales de desarrollo, tales como la Corporación Andina de Fomento-Banco de Desarrollo de América Latina (CAF) con la que ya se han iniciado algunos acuerdos.

–Para mejorar a corto plazo la eficiencia económica y estimular el incremento de la producción y la productividad del trabajo, pudiera tomarse en cuenta lo siguiente:

1.- Aplicar medidas de estimulación que frenen el éxodo de trabajadores calificados del sector estatal, especialmente de sectores como la educación y la ciencia, que comprometen los recursos humanos para el desarrollo del país. Para ello incrementar gradualmente el salario de los sectores de educación y ciencia, tomando en cuenta las experiencias anteriores con el sector de la salud y el deporte, entre otros.

2.- Emitir bonos de deuda pública que puedan ser adquiridos por los ciudadanos cubanos con recursos para ello, tomando en cuenta el aumento de la liquidez monetaria que viene ocurriendo en los últimos 5 años. Esto permitiría contar con fondos adicionales para financiar presupuestariamente la ampliación de programas específicos como la construcción de viviendas o las inversiones en el sector agroalimentario o de la industria de materiales de construcción sin generar nuevos déficits fiscales.

3.- Tratar de acelerar la descentralización del proceso de gestión en las empresas estatales, otorgando las facultades previstas en los documentos de política económica aprobados y segregando –gradualmente- recursos para materializar esta decisión. Igualmente, incrementar los recursos fiscales destinados a obras de desarrollo local.

4.- En relación al sector no estatal:

a) Crear condiciones para la venta a precios mayoristas de los suministros básicos que requieren las operaciones aprobadas para este sector. Aún sin desarrollar totalmente una red de mercados mayoristas, se puede incrementar el abastecimiento de productos mediante su importación en consignación y su venta en CUC previa adquisición de los CUC en moneda libremente convertible.

b) Privilegiar los mecanismos económicos para regular la actividad del sector privado y cooperativo y no los mecanismos administrativos. En principio, el Estado deberá competir con este sector en base a precio y calidad de sus productos, introduciendo además una política que estimule la inversión de las ganancias del sector no estatal en la creación de empresas mixtas con el Estado o en la creación de fondos de inversión conjuntos, entre otras medidas.

Las medidas que se sugieren pueden ayudar a mitigar los negativos efectos de la coyuntura actual y –aunque implican algunos costos- los beneficios que se obtendrían -al menos de parte de las mismas- los compensarían, reduciendo –adicionalmente- la tensión social.

Finalmente cabe apuntar que cualesquiera que sean las medidas que se adopten a corto plazo, (las que se mencionan en este trabajo no pretenden de inmediato ser una solución para todo) las mismas deberán contar con las participación consciente de la población en la elaboración y control de los planes y presupuestos, única garantía para forjar el consenso indispensable para avanzar hacia un socialismo próspero y sostenible.

Notas:

[1] Ver “En el mostrador de la farmacia” periódico Granma, febrero 3 del 2018, p. 3.

[2] El curso 2017-18 contó inicialmente con una cobertura del 93%, lo que ha llevado a que “…se cubren todas las necesidades con más de 17800 jubilados reincorporados, profesores contratados y alumnos ayudantes de las universidades, entre otras variantes. Y también habrá maestros con sobrecarga docente, los cuales reciben una remuneración especial.” Ver “Cobertura docente toca a todos” Cubahora, 30 de agosto del 2017 en www.cubahora.cu

[3] Ver “Enseñar en todas partes…” periódico Granma, diciembre 9 del 2017, p. 8.

[4] La recuperación de las viviendas afectadas se plantea lograrla en la menos 5 años.

[5] Baste mencionar que entre 1989 y el 2016 la producción de cemento cayó un 60,3%; la de barras de acero un 79,6% y la de bloques de hormigón un 16%. Ver “Un análisis integral sobre la vivienda” periódico Juventud Rebelde, 13 de julio del 2017, p. 6.

[6] Ver “Presupuesto para el día a día” periódico Granma, 7 de enero del 2018, pp. 4 y 5.

[7] Ver de Ricardo Cabrisas “Con el esfuerzo de todos somos capaces de asegurar los principales objetivos estratégicos y de desarrollo del país” periódico Granma 22 de diciembre del 2017, p. 6.

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