Vertice dei popoli

Affettuose espressioni di solidarietà con Cuba e Venezuela, il reclamo di scarcerazione dell’ex presidente brasiliano Luíz Inácio Lula Da Silva e di una genuina unità latinoamericana, hanno marcato l’inizio del Vertice dei Popoli a Lima, in Perù.

Una manifestazione realizzata nella sede della Derrama Magisterial (entità sindacale ) di Lima ha riunito delegati di movimenti sociali popolari, di partiti politici, studenti, giovani e donne e altri settori impegnati con le cause a favore di quella che hanno chiamato Patria Grande.

«E no, e no, e no che non ci piace, essere una colonia nordamericana, e sì, e sì e sì che a noi piace essere una potenza latinoamericana», cantavano in coro i delegati venezuelani irrompendo nell’auditorio con bandiere che ondeggiavano, mentre gridavano anche «Cuba e Venezuela, una sola bandiera!»

La segretaria generale del Partito Comunista del Perú, Patria Roja, Flor María González, ha informato sugli accordi stabiliti da dirigenti dei partiti latinoamericani di questa corrente politica che si sono riuniti martedì 10 a Lima per riaffermare i loro principi marxisti-leninisti.

«Ratifichiamo la volontà di costruire la Patria Grande, più giusta e più umana, ha indicato González, sostenendo che ‘costruire il Socialismo sì è possibile’, e riaffermiamo la vocazione internazionalista, ribadendo la solidarietà con Nicolás Maduro e il popolo venezuelano».

«Inoltre, ha segnalato la dirigente comunista, è stata ratificata la solidarietà permanente e combattiva per esigere l’eliminazione del blocco statunitense contro Cuba», occasione nella quale ha affermato che “Tutti siamo Fidel Castro” e i delegati cubani hanno risposto in coro “Io sono Fidel”.

La González ha esortato a mostrare appoggio al popolo brasiliano ed ha ricalcato che i comunisti esigono la liberazione di Lula da Silva, ingiustamente detenuto lo scorso fine settimana. I presenti hanno gridato in coro “Lula, libertà! Non potranno ammazzarti compagno!” e “Si ode, si sente, Lula è qui presente!”

Altri oratori nel Vertice alternativo hanno domandato sforzi e volontà per avanzare nella desiderata integrità e unità latinoamericana per contrarrestare il potere egemonico degli USA e i loro storici piani di annessione per avere vassalli.

«L’America Latina non ti vuole e hai fatto molto bene a decidere di non venire in Perù, perchè non ti vogliamo», ha dichiarato la titolare del Partito Comunista riferendosi alla cancellazione della visita in questa capitale del presidente norteamericano, Donald Trump.

 Il segretario generale della Centrale Generale dei Lavoratori del Perù, Gerónimo López, ha ribadito il richiamo alla mobilitazione per marciare oggi e il 14 aprile contro le politiche statunitensi, per i diritti sociali e contro i piani di destabilizzazione della destra regionale.

I cantautori cubani Eduardo Sosa, Pepe Ordaz e Adrián Berazaín, con i repentisti Héctor Gutiérrez e Aramís Padilla, e una rapera venezuelana, hanno posto la nota culturale e un Vertice che si svolgerà sino a sabato 14, proprio quando terminerà la riunione emisferica dei capi di Stato e di Governo.

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