IV edizione di ‘Cento ore con Fidel’

La 27ª Fiera Internazionale del Libro nel suo ultimo capitolo a Santiago di Cuba, dal 9 al 13 maggio, tra le sue attività principali avrà la presentazione della 4ª edizione di ‘Cento ore con Fidel’ del giornalista Ignacio Ramonet, direttore del mensile di Parigi Le Monde Diplomatique e una delle voci più prestigiose tra l’intellettualità progressista europea contemporanea.

Ramonet, che parteciperà personalmente alla presentazione del libro, durante la sua vista renderà omaggio a Fidel, nel Cimitero Santa Ifigenia, dove ugualmente riposano vicini l’Apostolo José Martí, Carlos Manuel de Céspedes, il Padre della Patria, e Mariana Grajales, madre dei Maceo, ugualmente considerata la Madre della Patria.

‘Cento ore con Fidel’, è un libro con l’intervista più completa realizzata a Fidel Castro Ruz. Nella sua ultima visita a Cuba, Ramonet aveva dichiarato nello spazio Tavola Rotonda della TV cubana che questa nuova edizione include un poco più di conversazioni con Fidel e le revisioni dell’intervistato, che non appaiono nelle edizioni precedenti.

A Santiago si aspetta con affetto la presenza di Eusebio Leal Spengler, storiografo della capitale cubana, Premio Nazionale di Scienze Sociali e Premio Maestro di Gioventù. A lui è dedicata la Fiera Internazionale del Libro 2018, dove si presentano i suoi libri e in particolare Il diario perduto di Carlos Manuel de Céspedes, dell’editrice Boloña, dell’Ufficio dello Storiografo della Città.

Una volta terminata la Fuera a Villa Clara( dal 24 al 29 aprile) tutto è pronto per far sì che i santiagheri ricevano con orgoglio la tappa finale dell’evento che tra i sui obiettivi vuole risvegliare ulteriormente tra la popolazione cubana il piacere della lettura.

È stato lo stesso Ministro di Cultura Abel Prieto che nel febbraio di quest’anno durante il capitolo avanero della 27ª Fera Internazionale del Libro – che è stata dedicata alla Cina come paese invitato d’onore – aveva spiegato che i nuovi sforzi che fa il paese in materia d’editoria non sono solo per avere più libri, ma perché ci sia un lavoro sistematico inclusivo e partecipativo, nel quale si considerino le necessità dei lettori, e che esistano colonne quotidiane o settimanali che parlino dei libri e che esista la corrispondenza con promozione e distribuzione, e che la comunità del libro cubano possa unirsi usando la piattaforma o il supporto che desidera.

In questa direzione lavora oggi l’Istituto Cubano del Libro e il suo sistema d’istituzioni, entità che si prepara per la 28ª Fiera Internazionale del Libro nel febbraio del 2019, che sarà dedicata al 60º anno del Trionfo della Rivoluzione cubana, ai 500 dalla fondazione di Città de L’Avana, ha informato di recente nella XXXI Fiera del Libro di Bogotá (Filbo 2018), Mayelín Portales, direttrice del Centro Promotore per lo Sviluppo della Lettura “Gertrudis Gómez de Avellaneda” e della sua editrice Ácana, in Camagüey, che è stata una degli scrittori cubani invitati a questa fiera.


Santiago già è in Fiera

 

10.05 – La 27ª Fiera Internazionale del Libro, Cuba 2018, è giunta all’indomita provincia di Santiago di Cuba, dopo aver percorso tutta l’Isola e invitati, funzionari e professionisti del settore si sono trasferiti sino alla Citta Eroina per celebrare il capitolo santiaghero con cui si concluderà domenica 13 maggio la festa letteraria.

Dedicata alla Repubblica Popolar della Cina, come Paese Invitato d’Onore e al dottor Eusebio Leal Spengler, storiografo de L’Avana, la Fiera regala ai santiagheri giorni di splendore nei quali saranno presentati testi come.

Cien horas con Fidel, del giornalista spagnolo, radicato in Francia, Ignacio Ramonet (editore Scienze Sociali e Ufficio delle Pubblicazioni del Consiglio di Stato), e El diario perdido de Carlos Manuel deCéspedes, di Eusebio Leal (Edizioni Boloña), citando solo due de titoli più attesi.

Con più di 600 novità editoriali, la maggiore festa della cultura che si svolge nell’Isola premia abbondantemente i nuovi sforzi che lo Stato cubano fa in materia editoriale.

Abel Prieto, ministro di Cultura, ha detto – durante il capitolo avanero – parlando dell’attuale Fiera, che «Si fanno grandi sforzi non solo per avere più libri ma per far sì che si realizzi un lavoro sistematico inclusivo e partecipativo, nel quale si tengano in conto le necessità dei lettori, che esistano colonne di quotidiani o settimanali che parlano di libri e che esista una corrispondenza con la promozione e la distribuzione e che la comunità del libro cubana si possa unire usando la piattaforma o il supporto che desidera».

La Fiera lavora per conseguirlo e la sua chiusura non è altro che l’inizio della prossima edizione per la quale già si lavora senza aver terminato con quella che oggi apprezza Santiago di Cuba

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