La qualità premessa ed essenza della nostra educazione

La giornata di ieri, giovedì 24 maggio, nel Centro delle Convenzioni di  Cojímar, a L’Avana,  dove si svolge in questi giorni il seminario nazionale di preparazione del corso scolastico 2018-2019 del sistema sportivo cubano, si è trasformata in  uno spazio fertile per dibattere sull’insegnamento nello sport e al di fuori; lodare il lavoro silenzioso e costante che realizzano i maestri e gli allenatori anche nei luoghi più reconditi del paese e dettagliare quanto fatto e quanto c’è ancora da fare.


Come educare con amore, come fare dell’aula o del campo da gioco uno spazio per la fiducia e il dialogo, come impregnare negli studenti l’amore genuino per la storia patria, come mobilitare volontà e creare coscienze, come seminare le idee di Martì e dei leader storici della Rivoluzione nelle anime dei maestri giovani, per far sì che crescano lontani da dogmi e vuote consegne.

Di tutto questo e di molte altre cose si è parlato nell’incontro al quale partecipato i principali quadri e dirigenti del sistema sportivo dell’Isola, dal municipio alla provincia, e che ieri giovedì 24 maggio ha contato con la partecipazione  del Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, che ha convocato a mettere al centro di tutti i processi la qualità : «Perchè dev’essere l’essenza e la premessa della nostra educazione».

Díaz-Canel ha indicato le motivazioni che marcheranno il prossimo corso scolastico, tra le quali la celebrazione dei 150 anni dall’inizio delle lotte per la nostra indipendenza che, ha precisato, dev’essere un incentivo perchè nelle aule si viva e si racconti la storia in maniera appassionante e profonda.

Sull’onorevole tradizione sportiva cubana in particolare, ha commentato che fatti come quelli vissuti da quella delegazione del Cerro Pelado, che non ammise ostacoli per arrivare sino ai X Giochi Centroamericani e dei Caraibi, si devono raccontare nelle scuole, assieme alle valorose storie di vita di centinaia di cubani che oggi sono glorie dello sport.

Poi ha indicato di portare nelle aule concetti come unità, continuità storica, resistenza, sovranità e impegno con la Rivoluzione, che ha fatto dello sport un diritto del popolo, combattendo fenomeni come  la banalità, l’indecenza, il doping e la tratta delle persone,  questi due ultimi reati vincolati al movimento sportivo internazionale.

Díaz-Canel ha considerato che non si devono accumulare le difficoltà durante il corso scolastico, che si devono realizzare investigazioni scientifiche di fronte a qualsiasi problema e che la chiave per realizzare un lavoro  con successo è vincolarsi maggiormente con la base e ascoltare coloro che stanno tutti i giorni nell’aula e nel campo d’allenamento.

Poi ha insistito sulla preparazione,  l’auto specializzazione dei maestri e degli allenatori che devono essere esempi permanenti per i loro allievi.

Inoltre ha invitato a un’attenzione responsabile per i laureati di recente che devono partecipare all presa delle decisioni nei centri in cui sono ubicati.

A proposito della politica dei quadri nel sistema sportivo, ha detto che oltre ai quadri fondamentali, si deve lavorare in maniera più cosciente e pianificata con coloro che dirigono i centri in cui si formano gli atleti e i collettivi sportivi.

In particolare ha citato il caso del baseball, dove in occasioni si tratta il tema con improvvisazioni e si cambiano i dirigenti quasi tutti gli anni.

Nel suo intervento ha parlato anche di temi come la promozione del dibattito nazionale sul baseball, l’ottenimento di migliori giochi scolastici e giovanili che possano essere ripresi dalla televisione con maggior frequenza, il recupero delle installazioni  sportive, il perfezionamento delle lezioni di educazione fisica in tutti i livelli dell’insegnamento e il vincolo permanente che deve esistere tra l’Inder e i mezzi di comunicazione, otre a una presenza costante nelle reti sociali, per presentare la verità di Cuba e del suo movimento sportivo al mondo dalle nostre posizioni.

Miguel Díaz-Canel ha detto: «Sono fiducioso  che l’Isola parteciperà al meglio nei Giochi  Centroamericani e dei Caraibi, che si svolgeranno quest’anno  a  Barranquilla, (Colombia), e che il prossimo corso scolastico sarà  molto positivo perché si lavora per questo e in questo siamo impegnati», ha concluso .

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