XXIV Incontro Annuale del Forum di Sao Paulo

Il XXIV Incontro Annuale del Forum di Sao Paulo (FSP) è stato inaugurato domenica 15 nella capitale cubana con  la partecipazione di circa 400 delegati e invitati  dei partiti membri del Forum, dei rappresentanti dei movimenti e delle organizzazioni sociali della sinistra dell’America Latina, dei Caraibi e di altre parti del mondo.


L’inaugurazione è stata presieduta da José Ramón Machado Ventura, Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba;  Mónica Valente, secretaria esecutiva del FSP, e Gleisi Hoffman, presidente del Partito dei Lavoratori (PT) del Brasile.

Erano presenti anche il cancelliere cubano  Bruno Rodríguez Parrilla e altre autorità dello Stato e del Gverno cubani, coordinatori delle segreterie regionali dell’evento e invitati speciali tra i quali il  primo ministro di San Vicente y las Granadinas, Ralph Gonsalves, e gli ex presidenti Dilma Rousseff, del Brasile, e Manuel Zelaya, di Honduras.

Il compagno Balaguer Cabrera, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito e capo del suo dipartimento delle Relazioni Internazionali, ha detto che: «È decisione della massima direzione del nostro Partito, contribuire a che questo nuovo scambio delle  forze della sinistra del  continente si concluda con accordi pratici e con una coscienza  collettiva sulla necessità di avanzare nella costruzione della più ampia unità continentale, dai valori integrazionisti simbolizzati da Simón Bolívar e José Martí nel  XIX secolo e da Fidel Castro e Hugo Chávez più recentemente».

Mónica Valente ha reiterato la necessità di far fronte unti all’ondata neoliberale e imperialista contro la quale si scontrano i popoli della regione ed ha ricordato Fidel e Lula, fondatori di questo spazio d’articolazione tra le forze dei partiti di sinistra e i movimenti sociali.

«Questo XXIV Incontro a L’Avana può avere la stessa importanza storica di quando sorse negli anni ’90. Le sfide sono molte, ma lavoreremo con il più profondo impegno e con l’unità della sinistra, seguendo le idee del consenso di Nuestra America e per l’integrazione dei popoli, delle forze dei partiti e dei movimenti sociali.  Sono sicura che vinceremo», ha sostenuto la Valente .


È cominciato a L’Avana l’incontro annuale del Forum di Sao Paulo

 

Rappresentanti dei partiti della sinistra a dei movimenti progressisti dell’America Latina e dei Caraibi hanno iniziato  l’agenda del  XXIV Incontro del Forum di Sao Paulo, a L’Avana, che durerà  sino al 17 luglio, ha informato l’agenzia ACN.

José Ramón Machado Ventura, secondo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba,  ha guidato l’inaugurazione dell’incontro nel quale si segnalano i legati del Comandante Hugo Chávez, e del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, artífice di questo meccanismo  con  l’ex mandatario brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.

Partecipano alla riunone anche Ralph Gonsalves, primo ministro di San Vicente y las Granadinas; Mónica Valente, segretaria esecutiva del Forum di Sao Paulo, con il combattente indipendentista di Puerto Rico, Oscar López Rivera e la ex mandataria brasiliana Dilma Rousseff.

La Valente, che è anche la segrtearia delle relazioni internazionali de Partito dei Lavoratori del Brasile (PT), ha inaugurato la riunione e ha detto si sentirsi emozionata che L’Avana sia l’anfitriona di questo meccanismo d’importanza politica, strategica e trascendentale.

L’attivista ha ricordato che furono Fidel e Lula negli anni ’90 del secolo scorso che lanciarono l’idea di costituire un’articolazione dei partiti politici di sinistra socialisti e progressisti, nei momenti della caduta del muro di Berlino, quando prendeva forza l’insieme delle idee del Consenso di Washington.

Ha assicurato che l’idea dei due leader d’erigere una piattaforma politica antimperialista e anti neoliberale con la consegna della costruzione de unità e di consenso, allora sembrava un’utopia  che non sarebbe mai stata realizzabile come movimento politico di sinistra e progressista per il futuro dell’umanità.

La Valente si è riferita all’attuale contesto regionale che sta subendo una forte e brutale controffensiva imperialista e neoliberista  mentre si stava costruendo una nuova America Latina e Caraibi.

Come parte del programma dell’evento, i 439 delegati provenienti dalla regione, Africa, Asia e dall’Europa, hanno lavorato in una scuola di formazione politica nel III Seminario tra il Partito della Sinistra, il Forum di Sao Paulo e nella Rete degli Intellettuali in difesa dell’Umanità.

Durante il pomeriggio si è svolta l’assemblea generale contro il colonialismo e per la solidarietà antimperialista e la pace, seguita da un incontro con membri del Burò Nazionale dell’Unione dei Giovani Comunisti e della Federazione delle Donne Cubane.

Il Forum di Sao Paulo riunisce più di un centinaio di partiti, gruppi della sinistra latinoamericana e movimenti sociali e progressisti; è stato fondato dal PT ed ha adottato il nome della Città dove si è svolto per la prima volta nel 1990.


Contro l’ingerenza ed i “Golpe morbidi”

 

Il Forum di San Paolo sarà un scenario per difendere la sovranità dei paesi latinoamericani di fronte a nuove forme di ingerenza e destabilizzazione, come i cosiddetti golpe morbidi hanno segnalato tutti d’accordo i delegati alla riunione.

Rappresentanti della sinistra e di gruppi progressisti di diversi paesi parteciperanno alla XXIV dell’evento che si terrà nella capitale cubana, dal 15 al 17 luglio.

Il dirigente sandinista Jiacinto Suárez ha dichiarato che nell’incontro denuncerà l’offensiva della destra contro i governi progressisti e i tentativi di rovesciare i presidenti Nicolás Maduro, del Venezuela, e Daniel Ortega, del Nicaragua, mediante i golpe morbidi. Conosciuti anche come colpi soffici, questa è una strategia per destabilizzare i paesi, non con armi convenzionali,ma attraverso la guerra mediatica, la creazione del disagio sociale e la promozione del caos e l’ingovernabilità.

Come è successo l’anno scorso in Venezuela, il Nicaragua da metà aprile affronta un’ondata di violenza, con attacchi e incendi a edifici pubblici, mercati, scuole e centri sanitari; uniti a blocchi stradali che hanno provocato più di 200 morti.

Secondo il segretario delle Relazioni Internazionali del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, la sinistra deve capire in che cosa consiste questa tattica e cercare le vie per affrontarla.

“Attaccano i governi progressisti e rivoluzionari, cercano di dare ‘colpi morbidi’alle democrazie perché non possono accettare che questi governi siano stati eletti per la via democrática”, ha detto, da parte sua, la deputata boliviana Sonia Brito.

La legislatrice del Movimento Al Socialismo farà parte della delegazione del suo paese al Forum di San Paolo, creato 28 anni fa come spazio di riflessione, dibattito e accordo dei partiti, movimenti e organizzazioni politiche di sinistra.

Una delle missioni di questa piattaforma è quella di esporre idee e concordare azioni per affrontare la carica degli Stati Uniti contro i paesi che cercano una strada sovrana, ha affermato l’ambasciatore del Venezuela a Cuba, Alí Rodríguez.

Il diplomatico ha respinto le campagne per delegittimare le recenti elezioni presidenziali nel suo paese, dove Maduro è stato rieletto con il 68% dai voti.

Rodríguez ha fatto riferimento anche alle minacce che affronta la regione e ha menzionato tra esse l’adesione della Colombia alla (NATO) Organizzazione del Trattato dell’Atlantico Nord, nella condizione di socio globale, il primo in America Latina.

Lì, nel paese sud-americano, ci sono sette basi degli Stati Uniti, ha ricordato il capo della missione venezuelana.

Per l’ambasciatore della Bolivia a Cuba, Juan Ramón Quintana, il Forum di San Paolo deve fare un appello allo stato di vigilanza e mobilitazione di fronte ai tentativi di intervento in Venezuela.

Ci sono forti segnali e confessioni di funzionari nordamericani che si sta preparando un assalto armato contro il coraggioso popolo venezuelano che, ovviamente, non si troverà disarmato, disattento o negligente, ha enfatizzato il diplomatico.

Il Forum di San Paolo torna a La Habana dopo gli incontri effettuati lì nel 1993 e nel 2001.

Tra le personalità che hanno confermato la loro presenza all’appuntamento c’è Dilma Rousseff, l’ex presidente costituzionale del Brasile, deposta nel 2016 con un colpo di stato parlamentare giudiziario, forgiato dal Senato, che ha rimosso dal potere una presidente eletta con più di 54 milioni di voti.

Nell’incontro, la Rousseff denuncerà la persecuzione politica contro l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva, detenuto dal 7 aprile per ordine del giudice Sergio Moro.

Lula e il leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, hanno avuto un ruolo decisivo nella fondazione del Forum nel 1990 in Brasile,composto da più di un centinaio di partiti e gruppi di sinistra.

Autore: Carmen Esquivel Sarría

Traduzione: Redazione di El Moncada

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