La scalata nella retorica ostile USA contro Cuba

Il Direttore Generale incaricato degli USA nella cancelleria cubana, Carlos Fernández de Cossío, ha allarmato che negli ultimi mesi il governo degli Stati Uniti ha accresciuto la retorica ostile contro Cuba.

«Alti funzionari fanno dichiarazioni destinate a fabbricare pretesti  per condurre a un clima di maggior tensione bilaterale » ha detto.

In maniera specifica ha chiarito: «Gli Stati Uniti pretendono di difendere con qualsiasi risorsa la politica unilaterale di blocco economico che è oggetto di condanna mondiale per il su carattere criminale che viola il Diritto Internazionale».

Poi ha segnalato che, come ha pubblicato il sito  Cubaminrex, il Governo USA «sa  che si stratta di una condotta che non considera il sostegno della popolazione statunitense né dei cubani lì residenti,  ed ha puntualizzato che i dirigenti nordamericani attaccano il sistema politico e sociale liberamente scelto dal popolo cubano, ignorando il diritto sovrano di tutti i paesi di determinare il loro destino».

«Fabbricano accuse  infondate contro Cuba con i detti incidenti di salute, emettendo imputazioni diffamatorie sulla sicurezza dei loro diplomatici in Cuba», ha aggiunto  Fernández de Cossío.

«Pretendono di ricominciare la fallita campagna contro Cuba nell’area dei diritti umani, ha indicato. Lontani da intavolare un dialogo sula base del rispetto come Cuba è disposta a fare con fini di cooperazione e come fa con altri paesi, il Governo degli Stati Uniti usa accuse fraudolente e campagne di diffamazione».

Poi ha ricordato che si tratta «del Governo che ha voltato le spalle alle Nazioni Unite in quel che riguarda i diritti umani», e che con troppa frequenza si riportano negli Stati Uniti  o per azioni del loro Governo «casi di abusi con la pena di morte, de violenza della polizia, di decine di migliaia di persone senza casa, di abusi sui bambini,  di bambini separati dai genitori e di bombardamenti che uccidono civili innocenti in terzi paesi. Nulla di tutto questo accade a Cuba o per causa di Cuba».

Il Direttore Generale ha ricordato che il Governo USA  dedica ogni anno milioni in risorse «per attentare contro l’ordine costituzionale cubano, interferire nei temi interni e finanziari di individui che agiscono come agenti di una potenza straniera  e questo a Cuba è illegale come lo è negli Stati Uniti e in altri paesi».

Fernández de Cossío ha denunciato come «irresponsabili e provocatrici le dichiarazioni e  le falsità che il governo USA utilizza con il proposito di giustificare i passi indietro imposti nelle relazioni bilaterali. Ha ricordato che «recentemente sono state incorporate alle strutture di politica estera del Governo figure con una nota carriera anti cubana, capaci, come hanno già dimostrato nel passato, di fabbricare falsi che sono stati smascherati e documentati pubblicamente anche dal Congresso degli Stati Uniti».

«Cuba è un paese di pace, che sviluppa le sue relazioni estere sulla base del rispetto e la cooperazione, che ha una traiettoria ben nota di solidarietà e amicizia soprattutto con i paesi in via di sviluppo», ha segnalato il funzionario aggiungendo che è la politica degli Stati Uniti verso Cuba che soffre l’isolamento,  ed ha segnalato che come si vedrà il prossimo 31 ottobre, la comunità internazionale reclamerà ancora una volta nelle Nazioni Unite la fine del blocco.

Il Governo USA e il suo Dipartimento di Stato dovrebbero prestare attenzione a questo reclamo mondiale.

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