Ex vicepresidente ecuadoriano Jorge Glass in sciopero della fame

L’ex vicepresidente ecuadoriano Jorge Glass, detenuto da ottobre del 2017, si è dichiarato in sciopero della fame per le condizioni in cui è stato privato della libertà ed il trasferimento della carcere al quale è stato sottomesso senza motivo. “Il mondo non può essere indolente davanti alla persecuzione politica contro i leader progressisti in America latina”, afferma in un messaggio che riproduce Cubadebate.

Il suo avvocato, Eduardo Franco Loor, ha messo in allerta sulle condizioni “deplorevoli e disumane” in cui si trova Glass.

In un tweet, Franco Loor ha responsabilizzato le autorità per la sicurezza fisica e per la vita di Glass, condannato a sei anni di prigione per il supposto delitto di corruzione vincolato con la costruttrice brasiliana Odebrecht.

Glass, ha detto l’avvocato ai giornalisti, “si trova in un stato delicato di salute.”

“Ha in questo momento una gastrite cronica molto severa, si trova con febbre, ha un’ipertensione arteriale molto accentuata e fondamentalmente durante il trasferimento da Quito a Latacunga, (carcere di massima sicurezza) non ha potuto prendere le medicine che gli sono state prescritte”, ha denunciato.

Il governo di Lenin Moreno ha informato domenica che Glass è stato trasferito dal Carcere 4 di Quito, di minima sicurezza, fino al carcere di Latacunga, per ragioni di sicurezza.

Tuttavia, il suo avvocato ha sottolineato che le autorità avrebbero dovuto avvisare “con almeno 48 ore di anticipo del cambiamento di centro penitenziario”. Ha denunciato questo lunedì che il trasferimento “violenta il suo diritto di vicinanza, dal momento che il processo si trova in ricorso per cassazione” ed ha aggiunto che non aveva potuto comunicarsi con la sua famiglia né con la sua difesa.

Messaggio di Jorge Glass:

“Cittadini del mondo.

Sono un prigioniero politico. Per l’odio senza limiti mi hanno trasferito dal carcere senza motivo, solo per umiliarmi, solo per vendetta. La mia vita corre pericolo.

Qualcuno nel mondo deve fare qualcosa, la Santa Sede, l’ONU, l’OSA, la Corte Interamericana, la Corte de L’Aia, Giuristi del mondo, Organismi di difesa dei diritti umani.

La giustizializzazione politica deve essere considerata un delitto di lesa umanità. Usano delitti come l’associazione illecita, per condannare senza prove.

Continuerò affinché entità e giuristi del mondo vengano ad Ecuador per constatare quello che succede, un paese con un presidente della Corte dei Conti senza nomina, un procuratore generale “addetto” cioè nominato e non eletto, un Consiglio della Magistratura nominato e non eletto.

Chiedo al mondo che venga a constatare la situazione del mio caso, quello di Rafael Correa, ed altri compagni. Qualcuno deve fermare questa macelleria politica.

Mi dichiaro in sciopero della fame indefinito, fino a che vengano a vedere quello che succede in Ecuador.

Fermate la macelleria politica!

Il mondo non può essere indolente davanti alla persecuzione politica contro tutti i leader progressisti in America latina.

Basta Già!

Lo faccio per me, e per i miei compagni.

Questo è un grido al mondo. Sono una persona, ho una famiglia, stanno violando tutti i miei diritti umani.

Mi dispiace molto per il dolore che sto causando alla mia famiglia con questa decisione, ma ci sono cause per le quali vale la pena morire.

Hasta la Victoria Siempre!”

Jorge Glas Espinel

traduzione di Ida Garberi http://it.cubadebate.cu


La persecuzione del vicepresidente dell’Ecuador

www.lantidiplomatico.it

 

“La vita di mio figlio è in serio pericolo” lo assicura l’81enne madre del vicepresidente dell’Ecuador Jorge Glas. Questi, già vicepresidente dell’internazionalmente apprezzato Rafael Correa,  è in sciopero della fame da quando è stato trasferito in un carcere insalubre e di massima sicurezza. Inoltre, anche la sua salute ha subito un notevole peggioramento.

Glas, tredici mesi fa viene incarcerato ignorando le norme nazionali sulla prigione preventiva e successivamente condannato in assenza di prove e con l’applicazione di un codice penale in deroga, cioè facendo riferimento ad un antico codice penale con la finalità di poter applicare una sentenza più dura che non fosse convertibile ai domiciliari.

Sabato scorso, senza avvertire né i famigliari, né l’avvocato di Glas (come previsto dalla legge) questi viene trasferito in un carcere di massima sicurezza, durante la notte e senza la possibilità di portare con se le proprie medicine. Questo carcere, collocato in una zona remota del paese, noto per le condizioni degradanti in cui vivono i reclusi, super affollato, con criminalità comune, e, senza la scorta che come vicepresidente gli spetterebbe potrebbe far aggravare Glas. Per questo i famigliari, e soprattutto la madre, stanno realizzando una corsa contro il tempo per sensibilizzare le istituzioni internazionali al fine di salvaguardare la vita, di colui che è ormai noto come un prigioniero politico.

Ma perché non ha la scorta? Perché nel totale irrispetto delle norme costituzionali, viene fatto decadere dalla carica di vicepresidente da una maggioranza parlamentare composta da una parte dei deputati eletti nelle fila del governo (la sinistra che fino a pochi mesi prima era legata a Correa) e da quelli appartenenti alla destra oligarchica più estremista, legata alla vecchia dittatura di Leon Febres Cordero ed agli interessi dell’alta finanza, del commercio internazionale e agli Stati Uniti.

Il già malato vicepresidente è in serio pericolo di vita per via della mancanza di una protezione speciale e per la sua particolare condizione medica, che potrebbe essere fortemente aggravata delle cattive condizioni igienico sanitarie del carcere (senza acqua, proibitive condizioni climatiche, super affollato).

Perché Glas è stato cambiato di carcere?

Per ritorsione. Durante il fine settimana, infatti, un ex ministro di Correa ha abbandonato il paese poiché, anche per lui, si prospettava una ingiusta ed illegale detenzione. Per questo il governo decide di inasprire il regime carcerario di Glas ed annuncia che tutti gli ex funzionari, sia di rango medio che di rango alto, del precedente Governo di Correa non potranno lasciare il paese e annuncia il ricorso straordinario all’utilizzo della prigione preventiva.

Comitato per la liberazione di Jorge Glas

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