Trump affronta i migranti con il suo esercito

Washington – Il segretario statunitense della Difesa, James Mattis, ha autorizzato venerdì 26 lo spiegamento di nuove truppe nella linea che divide gli USA dal Messico, con il proposito di rinforzare la Pattuglia di frontiera per frenare la carovana di migranti  centroamericani,  ha informato  Prensa Latina.


Vari media della stampa hanno informato che almeno 800 militari si distribuiranno nell’area di frontiera, un’altra azione del presidente Donald Trump contro queste persone che fuggono dalla violenza e dalla povertà, figlie in non scarsa misura delle politiche degli Stati  Uniti nella regione.

Il presidente Donald Trump, la mattina di giovedì 25, in un messaggio nel suo account di Twitter ha reiterato che spiegherà i militari per quella che considera un’emergenza nazionale.

«Saranno detenuti», ha sottolineato il capo della Casa Bianca che prima aveva commentato nella stessa rete «Andate al vostro paese».
Con la presenza dei militari alla frontiera sud del paese, il mandatario passa al di sopra di quanto legiferato nel suo stesso paese, perché, come ha informato Notimex, per via della legge statunitense  Posse Comitatus, del  XIX secolo, l’esercito non può essere coinvolto in compiti di rispetto della legge perché corrispondono esclusivamente alle autorità della polizia.

L’ordine di situar  800 militari nella linea di frontiera  con il Messico, per affrontare la carovana dei migranti centroamericani, non riguarda i  2100 soldati della Guardia Nazionale che si trovano già in questa zona.

Senza presentare prove, il governante criticato costantemente per  le sue politiche  migratorie, ha sostenuto che nel gruppo ci sono delinquenti e persone del  Medio Oriente.

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