Diaz-Canel in Cina

Il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel, è arrivato a Shanghái per cominciare una visita di Stato in Cina, dove incontrerà il presidente Xi Jinping e altre tre alte personalità del paese.

Il dignitario arrivò qui proveniente dalla Repubblica Popolare Democratica della Corea.

La Cina è la quarta tappa del suo primo tour in Europa e in Asia dopo aver assunto la carica lo scorso aprile.

Precedentemente Díaz-Canel era stato in questo territorio asiatico nel 2013 e nel 2015.

Durante il suo soggiorno svolgerà un intenso programma di lavoro che include la firma di accordi bilaterali e un tour nell’Esposizione Internazionale delle Importazioni della Cina, aperta ieri in questa località e nella quale Cuba partecipa con una variegata mostra dei suoi prodotti e servizi di punta.

A parte Xi Jinping, incontrerà anche il primo ministro, Li Keqiang, e i presidenti dell’Assemblea Popolare Nazionale e della Conferenza Consultiva Politica del Popolo Cinese, rispettivamente Li Zhanshu e Wang Yang.

(Con informazione di Prensa Latina)

Traduzione: Redazione di El Moncada

http://www.cubadebate.cu


Il Presidente Díaz-Canel ha iniziato la visita ufficiale in Cina

 

La delegazione cubana è partita dalla Repubblica Popolare Democratica della Corea, un paese che ha accolto Cuba con molto affetto e simpatia.

Il Presidente Kim Jong ha accompagnato sino all’aeroporto il mandatario cubano. Lì il felice commiato e di nuovo l’abbraccio.

Alcune ore dopo, verso le tredici – ora locale- la delegazione cubana guidata dal Presidente Díaz Canel è giunta in questa città dov’è iniziata la visita ufficiale in questo paese fraterno.

Ai piedi della scaletta dell’aereo è stato ricevuto dal cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla, che si è unito alla delegazione, dall’ambasciatore cubano Miguel Ángel Ramírez Ramos, a sua volta membro della delegazione, e da vari funzionari della cancelleria cinese.

Fanno parte della delegazione cubana in questo paese Ricardo Cabrisas Ruiz, vice presidente del Consiglio dei Ministri; Irma Martínez Castrillón, ministro-presidente del Banco Centrale di Cuba; i titolari delle comunicazioni, Jorge Perdomo Di-Lella, di Energia e Miniere, Raúl García Barreiro e il vice cancelliere Rogelio Sierra Díaz.

CUBA NELL’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE DELLE IMPORTAZIONI

In una città che a molti potrebbe sembrare una creazione per filmare una pellicola di fantascienza, con alti e maestosi edifici e grandi infrastrutture e viali, è iniziata la prima attività del pomeriggio del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri´.

Nella sua visita all’Esposizione Internazionale delle Importazioni della Cina 2018, Díaz Canel ha vistato il padiglione cubano nel quale si presentano prodotti come i biotecnologici e farmaceutici, un ambito nel quale l’Isola presenta uno sviluppo scientifico importante.

Cuba ha portato a Shanghai altri prodotti preziosi come il miele, il tabacco, il rum e il caffè e ugualmente promuove le sue potenzialità in ambiti come l’agricoltura, il turismo e la cultura, l’industria, l’energia, le miniere e altro.

Díaz-Canel ha poi visitato gli stand di Venezuela, Bolivia, Panama, El Salvador, Russia e Cina. In quest’ultimo stand ha ricevuto spiegazioni sui prodotti che sono in mostra ed è stato invitato a vedere strumenti innovatori di fattura nazionale.

Più di 130 paesi di tremila imprese locali e straniere partecipano a questa Exposición, la prima del suo tipo che realizza la nazione asiatica.

LA CITTÀ SCIENTIFICA DI ZHANGJIANG

Il Presidente Díaz-Canel ha poi raggiunto il Parco di Alta Tecnologia di Zhangjiang, un centro di sviluppo e innovazione che ha un’area  totale di 94 chilometri quadrati.

Noto come il cuore finanziario della Cina, lì affluisce una vasta gamma di tecnologie ed è anche uno dei centri piloto del commercio libero di.

Durante il suo percorso il mandatario dei Caraibi e la delegazione che lo accompagna, hanno ricevuto informazioni sulla presenza lì di centri famosi di sviluppo, piattaforme di servizi pubblici, più di 10 università e collegi, tra l’altro.

Tutto questo trasforma il luogo in uno spazio dove si fondono l’innovazione e l’investigazione.

Lì sono sviluppate diverse aree per promuovere l’integrazione di una città verde e promuovere una vita energetica molto più sana.

Ugualmente è stato possibile apprezzare i prodotti che si elaborano lì, come i simulatori di guida, occhiali speciali per persone cieche e strumenti medici.

Inoltre il mandatario cubano ha visitato quella che si conosce comunemente come “incubatrice” di progetti, dove ha apprezzato l’ambiente in cui si creano.

L’idea – ha spiegato la guida che ha accompagnato la delegazione cubana – è creare qui dentro un ambiente nel quale ognuno possa incontrare lo spazio dove si sente più comodo per creare. Motivare la capacità generatrice di coloro che lavorano qui è uno dei principi di questo tipo di progetti.

Questo è stato il punto finale della prima giornata della visita ufficiale del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri in questo paese al quale ci uniscono eccellenti relazioni bilaterali.


Cuba e Cina: lontani nella geografia, vicini nelle idee

I popoli della Cina e di Cuba conoscono molto bene l’amicizia, la fraternità e il rispetto reciproco, che li uniscono da molti anni.

Non è quindi casuale allora che il Presidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha confessato si sentirsi lì «come in casa».

Ieri, mercoledì 7, il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha reso onore a   Mao Zedong, massimo dirigente del Partito Comunista della Cina (PCCh) e della Repubblica Popolare della Cina dal  1949  1976.

Martedì 7 è stata la città di Shanghai che ha dato il benvenuto alla delegazione cubana; ieri verso mezzogiorno lo ha fatto Pechino, il secondo punto della visita ufficiale che sta realizzando in questa fraterna nazione il Capo di Stato di Cuba, che è stato ricevuto nell’aeroporto internazionale da MaXiaowei, presidente Commissione Nazionale di Salute nella nazione asiatica.

La prima attività in questa città è stata l’incontro con  Wang Yang, presidente del Comitato Permanente della XIII Conferenza Consultiva Politica del Popolo della Cina,  che ha dato un caloroso benvenuto al mandatario cubano e  alla delegazione che lo accompagna.

L’anfitrione ha definito il Capo di Stato «un vecchio amico del popolo cinese», che sta sempre apportando attivi contributi per rinforzare l’agenda bilaterale.

«Questa è una visita, ha detto, che evidenzia l’enorme importanza che Cuba dà alle relazioni tra i due paesi». Poi ha ricordato il suo viaggio nell’Isola nel 2015, momento in cui fu ricevuto dal Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, al quale ha inviato cordiali saluti a suo nome.

«Quella visita  a Cuba ci lasciò una profonda e simpatica impressione, tanto a me come agli altri compagni della delegazione », ha assicurato.

Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha riferito che per Cuba questa visita «ha un’importanza  molto significativa» che rinforza la vocazione dei due popoli, dei partiti e dei governi di stringere le relazioni bilaterali.

Questa è la terza volta che Díaz-Canel visita il gigante asiatico, anche se è la prima che lo fa come Presidente della Repubblica di Cuba.

In Cina «ci sentiamo come a casa nostra», ha assicurato il mandatario, che ha considerato che questa visita ha un significato addizionale, perché costituisce «una visita di continuità ed anche per consolidare» i vincoli con questa fraterna nazione, in un momento in cui a Cuba si sta realizzando un processo guidato dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito  Comunista, Generale  d’Esercito Raúl Castro Ruz, in cui le nuove generazioni occupano le principali responsabilità del Partito e del Governo.

La Città Proibita

La delegazione cubana ha partecipato anche  all’incontro con la cultura e la storia di questo millenario paese.

Si racconta che la Città Proibita segna esattamente il cuore di Pechino e che da li si consolidò il centro del potere delle dinastie Ming  (1368-1644) e Qing (1644-1911).

Le impressionanti dimensioni di questo labirinto strutturale di quasi mille edifici, hanno dato il benvenuto al Presidente Díaz-Canel e ai suoi accompagnanti che, con una visita guidata hanno conosciuto le caratteristiche e la storia di questo luogo emblematico che secoli fa era la residenza ufficiale dell’imperatore.

Lo splendore di un’epoca vive in mezzo a una magnifica architettura preservata nei secoli. Díaz Canel ha ammirato le creature mitologiche che ornano i tetti, la piazza destinata ai principali momenti festivi, l’eleganza degli oggetti culturali e artistici, il trono che occupava l’imperatore ed ha saputo degli innumerevoli sacrifici  che implicò allora la costruzione di una simile meraviglia architettonica.

«L’opportunità di visitare la Città Proibita costituisce per noi un’opportunità eccezionale per avvicinarci alla storia impressionante di questo immenso paese», ha scritto il  Presidente cubano nel libro dei visitatori.

«Questa storia è la base di un’antica civiltà, i cui valori culturali e storici sono durati nel tempo e costituiscono un patrimonio non solo della Cina, ma di tutta l’umanità.»

Calava già la sera quando il mandatario dell’Isola caraibica ha lasciato la Città Proibita, ringraziando la sua guida per le importanti e dettagliate spiegazioni.

«La storia di questo Palazzo è tanto grande che non potremo mai smettere di studiarla», ha assicurato il  Capo di Stato.

La Cina tra i cubani

Díaz Canel ha poi incontrato il calore della Patria e dei fratelli cubani in questa terra. Lo scambio disteso con gli studenti che sono iscritti in diversi scuole, con rappresentanti di imprese e organismi che si preparano qui e con i diplomatici dell’ambasciata cubana, hanno in qualche modo avvolto tutti nell’abbraccio di Cuba.

Díaz-Canel ha parlato della trascendenza di questo giro in questi momenti, dell’emozionante visita nella  Repubblica Popolare Democratica della Corea; di Cuba e della sua quotidianità, delle relazioni con la Cina, il secondo socio commerciale della nazione cubana, dell’importanza che approfittino della magnifica opportunità che hanno di studiare qui … e di tante altre.

La notte fredda si è riempita allora di emozioni, con i giovani studenti impressionati per avere di fronte per la prima volta il loro presidente, proposte di idee, fotografie, abbracci, strette di mano… affetto buono, quello che un cubano porta sempre in qualsiasi luogo dove va.


Miguel Díaz-Canel in riunione con il Presidente della Conferenza Consultiva Politica del Popolo cinese

 

Il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel si è riunito a Pechino con Wang Yang, Presidente del Comitato Permanente della XIII Conferenza Consultiva Politica del Popolo della Cina.

L’agenda prevista per mercoledì e giovedì, del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha compreso l’incontro con il governante anfitrione, Xi Jinping, con il Primer Ministro, Li Keqiang, e con i Presidenti dell’Assemblea Popolare Nazionale e la Conferenza Consultiva Politica del Popolo della Cina, Li Zhanshu e Wang Yang, rispettivamente.

Nei piani c’è anche la firma di accordi bilaterali e percorsi per luoghi d’importanza storica e culturale di Pechino.

La Cina è la quarta nazione visitata del dignitario cubano, nel suo giro in paesi dell’Europa e dell’Asia, dopo la sua elezione dell’aprile scorso.

Il periplo lo ha portato in Francia, Russia, Repubblica Popolare Democratica della Corea e continuerà nei prossimi giorni in Vietnam.

LE RELAZIONI BILATERALI CUBA-CINA

La Cina è il secondo socio commerciale di Cuba e il volume mercantile nelle due direzioni nel 2017 ha toccato i 2.000 milioni di dollari.

Lo Stato delle Antille valuta la partecipazione del settore delle imprese della Cina nel processo di attualizzazione del suo modello economico, con enfasi nella realizzazione dei progetti d’investimento.

Il sostenuto scambio di visite d’alto livello ha consolidato il dialogo e la fiducia reciproca tra le due nazioni che inoltre si appoggiano reciprocamente nei forum internazionali e mantengono contatti sui rispettivi processi di costruzione socialista.

La Cina, inoltre ha sempre sostenuto nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite la risoluzione cubana che da 27 anni consecutivi domanda l’eliminazione del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti più di mezzo secolo fa.


Xi colloquia col presidente cubano per promuovere i legami

Il Presidente Xi Jinping discuteva col Presidente cubano Miguel Diaz-Canel, invitando i due Paesi a coltivare la tradizionale amicizia e a scrivere un nuovo capitolo nella cooperazione tra Cina e Cuba.

Xi espresse apprezzamento per la prima visita di Stato di Diaz-Canel in Cina e chiedeva a Diaz-Canel di esprimere i suoi cordiali saluti a Raul Castro, Primo segretario del Comitato centrale del Partito Comunista di Cuba. Chiamando Cuba grande Paese, Xi affermava di aver conquistato il rispetto del mondo insistendo sulla propria via di sviluppo nonostante difficoltà e ostacoli nell’ultimo mezzo secolo. Come Paesi socialisti, Cina e Cuba sono buoni amici, compagni e fratelli, aveva detto Xi, aggiungendo che questo è un fatto provato e il rapporto ha resistito alla prova del tempo e ai cambiamenti della situazione internazionale.

“I cinesi non dimenticheranno mai che Cuba, guidata dal compagno Fidel Castro, fu la prima nazione dell’emisfero occidentale a stringere legami diplomatici con la Cina, 58 anni fa”, aveva detto Xi esprimendo gratitudine al Partito Comunista di Cuba e al popolo cubano per il loro solido sostegno alla Cina nella salvaguardia della sovranità e dello sviluppo del Paese. Xi ricordava le sue visite a Cuba e le conversazioni approfondite con Fidel Castro, chiedendo ai due Paesi “di raddoppiare l’amicizia creata e coltivata dai leader delle vecchie generazioni, di ereditarla e svilupparla e di scrivere congiuntamente un nuovo capitolo di cooperazione amichevole”.

Parlando molto della ferma determinazione del partito, del governo e del popolo cubani nel sviluppare legami bilaterali, Xi affermava che entrambe devono avere un piano globale dalla prospettiva a lungo termine, in modo da promuovere lo sviluppo approfondito dei legami Cina-Cuba. Invitava entrambi i Paesi a consolidare ulteriormente la fiducia e il sostegno reciproci, a condurre una cooperazione vantaggiosa per entrambe le parti e ad intensificare gli scambi sul governo. I due Paesi dovrebbero continuare a sostenersi a vicenda su questioni riguardanti interessi centrali e preoccupazioni maggiori, aveva detto Xi, aggiungendo che la Cina appoggia fermamente Cuba nella salvaguardia della sovranità nazionale e la scelta del percorso socialista che si adatti alla situazione nazionale. La Cina crede che con la forte leadership di Raul Castro, Diaz-Canel e altri leader, Cuba giungerà sicuramente nuovi traguardi, ha detto Xi. Aveva dichiarato che la Cina apprezza il contributo di Cuba nelle relazioni tra Cina America Latina e Caraibi e vorrebbe mantenere lo stretto coordinamento con Cuba sulle principali questioni internazionali e regionali.

La Cina salutava la partecipazione di Cuba alla costruzione di Belt and Road, dichiarava Xi, invitando le parti a rafforzare la cooperazione nel commercio, energia, agricoltura, turismo e produzione biofarmaceutica. Notando che Diaz-Canel visitava il primo China International Import Expo a Shanghai, prima dell’arrivo a Pechino, Xi incoraggiava Cuba a fare il miglior impiego della fiera per espandere le esportazioni in Cina. “La cooperazione tra Cina e Cuba segue il principio del sostegno alla giustizia e del perseguire interessi condivisi”, dichiarava Xi, aggiungendo che la Cina “sosterrà Cuba in tutti gli aspetti ove possiamo”. Invitava gli interlocutori e gli scambi culturali a stimolare la comprensione reciproca e l’amicizia tra cinesi e cubani, in particolare tra i giovani.

Diaz-Canel, arrivato a Shanghai iniziando la visita di Stato, aveva dichiarato che Cuba apprezza il sostegno longevo della Cina e la nuova generazione di leader cubani continuerà fedelmente la tradizionale amicizia con la Cina. Aveva affermato che Cuba ammira i risultati raggiunti dalla Cina e concorda pienamente con le idee di sviluppo presentate al 19° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese. Cuba è disposta ad imparare dalla Cina ad aggiornare il modello economico e sociale e a promuovere la causa della costruzione socialista, dichiarava Diaz-Canel invitando i due Paesi a mantenere gli scambi a un alto livello e il dialogo politico, rafforzando gli scambi commerciali, istruzione e cultura e migliorare comunicazione e coordinamento negli affari internazionali.

Prima dei colloqui, Xi dava una cerimonia di benvenuto per Diaz-Canel nella Grande Sala del Popolo. Dopo i colloqui, i due leader assistevano alla firma di una serie di documenti.

Traduzione di Alessandro Lattanzio


Dialoghi onesti e trasparenti

 

12.11.18 – La delegazione cubana ha vissuto durate la sua ultima giornata nella nazione  asiatica una giornata marcata da profonde mostre di rispetto e disposizione comune per continuare a rinforzare i vincoli d’ amicizia che legano i due popoli, i partiti e i Governi dei due paesi.

Come momento culminante dei tre giorni di visita ufficiale, nel pomeriggio di ieri giovedì 8, il  Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha realizzato conversazioni ufficiali con il suo omologo cinese Xi Jinping.

Nelle sue parole di benvenuto il  Presidente della Repubblica Popolare della Cina  ha ricordato che Cuba è stata il primo paese dell’emisfero occidentale a stabilire relazioni con la nazione asiatica ed ha ricordato che il Partito e il popolo cubani hanno sempre offerto appoggio alla decisione del popolo cinese di difendere la sua sovranità, fatto che nel suo paese non si dimentica.

Ha parlato di generazioni, responsabilità e cause proprie da difendere ed ha segnalato l’importanza di coltivare l’amicizia che unisce i popoli cinesi e cubani.

«Dobbiamo apprezzare questa amicizia, ha detto, e ricordare sempre i suoi pilastri; questo non solo permetterà di mantenerla, ma anche di scrivere nuovi capitoli».

Il Presidente cubano ha ringraziato per le attenzioni ricevute nel mezzo di avvenimenti che la Cina sta vivendo in questi giorni con la visita di mandatari di differenti paesi, l’Esposizione Internazionale delle Importazioni in Shanghai e la Conferenza d’Informatizzazione.
«Gli incontri sono stati caratterizzati da un dialogo trasparente e onesto», ha valutato.

Ugualmente,  ha ricordato la solidarietà e il rispetto offerti dalla Cina quando nel novembre del 2016 morì il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, che, come aveva scritto in quel momento  Xi Jinping, « ha dedicato la sua vita all’ amicizia tra Cuba e la Cina ed è stato fondatore di questa relazione».

Questa visita ha un significato speciale  – ha ratificato Díaz-Canel- e la sua essenza «è precisamente continuare a  fomentare l’amicizia tra i nostri popoli e i nostri governi». Poi ha segnalato che è la terza volta che visita la Cina e la prima come Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, e  «stare qui ancora una volta per noi è una soddisfazione e lo facciamo con molto piacere».

«Io mi considero un vecchio amico del popolo cinese, un difensore delle nostre relazioni, e provo per il popolo cinese ammirazione, rispetto, affetto e una profonda amicizia».

Al termine delle conversazioni  si è svolta la cerimonia della firma di vari  documenti tra la Repubblica Popolare della Cina e la Repubblica di Cuba.

Tra questi va segnalato il Memoradum d’Intesa per la cooperazione nella cornice dell’iniziativa della striscia economica della Rotta della Seta e della Rotta Marittima della Seta del XXI secolo, che dove contribuire ad aumentare la capacità produttiva e l’investimento straniero in Cuba.

Gli accordi  includono anche aree come la cooperazione economica e tecnica e progetti per rlacquisto di strumenti per la costruzione e le energie rinnovabili ed il turismo sono stati firmati anche un memorandum d’intesa con vari ministeri del paese

INCONTRI PER  APPROFONDIRE  L’AMICIZIA 

Precedentemente nel pomeriggio il Capo di Stato  cubano era stato ricevuto da Li Zhanshu, presidente del Comitato Permanente della XIII Conferenza Consultiva Politica del Popolo della Cina e poi da Li Keqiang, primo ministro della Repubblica Popolare della Cina.
«Lei è un vecchio amico del popolo cinese», ha assicurato il compagno Zhanshu riconoscendo il suo ruolo nella promozione delle relazioni tra i due paesi, alle quali ha dato importanti contributi, ha commentato.

Durante gli incontri il dialogo si è svolto attorno a destinazioni e sfide comuni; la difesa della sovranità, l’indipendenza e le realtà nazionali per continuare a costruire il cammino del socialismo.

Inoltre ha compreso temi della situazione internazionale, come l’eccesso di egemonismo, la politica della forza, le azioni dell’unilateralismo e la protezione commerciale, nonostante le quali la Cina aderisce sempre alla politica d’amicizia con Cuba, dando priorità all’agenda con l’Isola delle Antille in un punto molto importante della sua politica estera.

Inoltre si è coinciso che la presenza del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri nell’area pubblica di Cuba in Cina pone in evidenza l’alta importanza data allo sviluppo delle relazioni con la Cina e la profonda amicizia che esiste tra i due partiti e i due popoli».
Il capo di Stato cubano ha assicurato che questa visita «ha un fortissimo significato», e l’ha definita una visita di continuità e consolidamento.

«La nuova generazione di dirigenti che in Cuba ha cominciato ad assumere differenti incarichi, ha assicurato durante gli incontri, è la continuità del legato della Rivoluzione cubana e del pensiero del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, nostro Primo Segretario del  Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba».

«Questa stessa  convinzione di continuità include ovviamente le relazioni con la Repubblica Popolare della Cina.»

«Abbiate la certezza, ha sottolineato, che la nuova generazione continuerà il cammino per rinforzare e ampliare le relazioni bilaterali tra i nostri popoli e i nostri governi.

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