La battaglia economica è sempre il nostro impegno principale

Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha espresso questa valutazione nella riunione del Consiglio dei Ministri, che ha valutato l’andamento dell’economia durante quest’anno e le prospettive per il 2019.

Il Presidente dei Consigli  di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez,  ha ratificato nella più recente riunione del massimo organo di Governo che il compito principale della Rivoluzione continua ad essere oggi la battaglia economica per la ripercussione che danno i suoi risultati nella soddisfazione del popolo cubano.

Dobbiamo essere più esigenti nella pianificazione e questo implica rinforzare le strutture incaricate di temi a tutti i livelli. È urgente formare gruppi forti di lavoro che propongano soluzioni e studino alternative, e si deve approfittare del talento degli accademici e degli investigatori in materia economica, e valutare le loro proposte.

Díaz-Canel ha risaltato il ruolo dell’impresa statale e la sua relazione armoniosa con il settore non statale definito come complemento dell’economia, al quale si deve apportare in un ambiente di legalità.

Poi ha reiterato la vigenza dei concetti proposti dal  Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, riferiti a non spendere più di quello che possiamo avere come entrate e a non prendere impegni che non saremo capaci di onorare a tempo.

IL PIANO DELL’ECONOMIA 2019

Al termine del 2018 si stima che l’economia cubana mostri una lieve crescita, ha informato durante la riunione del Consiglio dei Ministri, il titolare d’Economia e Pianificazione, Alejandro Gil Fernández,  che ha segnalato tra le attività con i risultati migliori le comunicazioni, il commercio,  l’industria delle manifatture, la salute pubblica e altri servizi sociali.

Intanto, altre come l’industria dello zucchero, l’agricoltura, la costruzione e le miniere e le cave, restano al disotto della pianificazione.

La situazione dell’economia quest’anno –ha precisato– è stata  determinata por una tesa situazione finanziaria, nella quale hanno influito le entrate molto più scarse di quello che si era previsto con le esportazioni in un gruppo di attività come il turismo, la produzione di zucchero, i servizi medici, ai quali si uniscono i danni provocati in vari settori da diversi fenomeni del clima.

A questo si somma un contesto internazionale avverso, marcato dall’indurimento del blocco economico contro Cuba, e soprattutto la persecuzione nel settore finanziario come parte dei passi indietro che hanno sperimentato le relazioni degli Stati Uniti con Cuba.

Nel mezzo di queste tensioni, ha spiegato, l’economia cubana non è calata e per esempio si sta realizzando il piano di costruzione delle case e alla fine dell’anno saranno terminate più di 29.000 case per via statale e per sforzo proprio della popolazione.

Ugualmente, aumentano i servizi delle comunicazioni, tra i quali la telefonia cellulare e l’accesso a Internet, tra l’altro.

Per il 2019 è stato formato «un Piano realista e fattibile che garantisce lo sviluppo e la crescita, potenziando l’utilizzo delle riserve interne».

Ugualmente sono messi a fuoco i programmi prioritari, i servizi di base per la popolazione e il rifornimento dei principali prodotti, con una maggiore presenza nella circolazione mercantile al dettaglio delle linee economiche.

È priorità, ha detto, incrementare le entrate per le esportazioni e rinforzare l’industria nazionale, fomentando le importazioni di beni intermedi, attrezzature e materie prime per utilizzare meglio le capacità di produzione del paese.

Un altro fronte d’attenzione prioritaria lo costituisce il compimento stretto del processo degli investimenti, facendo sì che ogni investimento sia capace di rispondere con la sua resa al recupero delle risorse finanziarie usate, così come di produrre i benefici che erano previsti.

La proposta del Piano dell’Economia per il 2019 assicura le risorse indirizzate a incrementare le produzioni e i programmi di sviluppo nei settori  energetico, del turismo, l’industria e l’agricoltura.

È stato sottolineato che il Piano del prossimo anno rispetta le premesse di non contrarre  più debiti di quelli che possiamo pagare, di garantire la crescita del Prodotto Interno Lordo e non fermare lo sviluppo.

IL BILANCIO DELLO STATO 

Meisi Bolaños Weiss, viceministro di Finanze e Prezzi, ha presentato lo stimato del Bilancio dello Stato per il 2018, nel quale si prevede un super compimento delle entrate lorde.

Poi ha esposto la proposta dell’anteprogetto di Bilancio dello Stato per il prossimo anno, sostenuto nel principio del suo carattere sociale e partendo dal quale si sostengono le differenti politiche sociali e i programmi di sviluppo integrale delle province e dei municipi.

Ha poi assicurato, rispetto allo stimato del 2018, che si mantiene un simile comportamento delle spese per le attività previste, garantendo i servizi di base alla popolazione, con speciale attenzione ai settori di educazione e salute pubblica ai quali si destina il 51% de totale.

Ha segnalato che il Bilancio dello Stato copre importanti politiche  sociali come le pensioni e le prestazioni della sicurezza e assistenza sociale, oltre alla copertura delle misure sulla  Dinamica Demografica; i sussidi per le vendite dei materiali per la costruzione e quel che riguarda la Tarea Vida.

Parlando delle spese destiate ad attività non inserite nel bilancio, ha citato la ricerca di una maggior razionalità ed efficienza nel settore delle imprese e sulla necessità d’eliminare la nociva pratica di pianificare la spesa con le riserve.

In generale ha valutato che per ottenere un compimento rigoroso ed efficiente delle cifre progettate, tutti gli attori dell’economia dovranno mobilitare le riserve che generano il maggior apporto al Bilancio, e porre un controllo più forte e più razionalità nell’uso e la destinazione delle spese del bilancio.

María del Carmen Pérez Hernández, direttrice  generale dell’entità di Scienza, Tecnologia e Innovazione Sierra Maestra, nel punto successivo ha spiegato com’è stata data continuità ai progetti gestiti dal Comandante in Capo della Rivoluzione Cubana nei suoi ultimi anni di vita, per investigare, sviluppare, innovare, produrre e commerciare prodotti con impatto nell’industria agricola e alimentare, nella farmaceutica, cosmetica e in altre.

Partendo dallo stesso disegno realizzato da Fidel, il principio fondamentale per consolidare i risultati ottenuti nell’investigazione e produzione dei differenti progetti sperimentali è stato mantenere uno schema di ciclo chiuso, partendo dal quale è possibile implementare un programma di sviluppo produttivo e commerciale.

Lo sviluppo dei progetti scientifici – ha detto – include  tutti i ministeri del paese e si realizza con i leader delle istituzioni scientifiche cubane.

Poi ha segnalato che nelle entità si utilizzano le capacità scientifico – tecnologiche create dalla Rivoluzione per ottenere una maggiore  e migliore evoluzione dei progetti, tra i quali s’includono la moringa come supplemento nutrizionale, le alternative di foraggi d’alto valore proteico, la produzione della seta , delle materie prime per l’industria dei concentrati e la Sacha Inchi.

Vari di questi prodotti sono stati mostrati durante la riunione.

Il Presidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri ha reiterato la priorità che si deve dare a questi progetti ed ha sottolineato che «dando  continuità alle idee del Comandante in Capo siamo riusciti a processare materie prime e ad ottenere prodotti che sostituiscono le importazioni, oltre alla fabbricazione a piccola scala di altri prodotti nuovi».

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