Dissidenti no, stipendiati di Washington sì

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Specialisti yankee nella guerra psicologica, si occupano di modellare le campagne propagandistiche contro Cuba, Venezuela, Nicaragua, Iran, Russia e Cina, con l’unico scopo di deformare la realtà e che il gran pubblico creda alle menzogne che diffondono per stabilire correnti di opinione contro i paesi che non sono accettati dagli USA, per mantenere la loro indipendenza e sovranità.

Per raggiungere questo obiettivo, spendono milioni di dollari per pagare i loro agenti tra editori, giornalisti, padroni di riviste e giornali importanti nel mondo, come fecero, anni fa, quando la CIA sviluppò la famosa Operazione Mockingbird, iniziata nei primi anni 50 del XX secolo, diretta da Frank Wisner, della direzione piani della CIA.

Nell’ambito di tale Operazione c’era il reclutamento, da parte della CIA, di un folto gruppo di noti giornalisti dei principali organi di stampa, al fine di diffondere informazioni manipolate per creare correnti di opinione favorevoli ai loro piani, mediante la formazione di ampie campagne stampa.

Cuba è vittima di tale Operazione, dal 1959, quando giornalisti reclutati per quel lavoro, diffusero notizie false e distorte sulla Rivoluzione cubana, al fine di ottenere il suo isolamento internazionale, mentre tacquero e ignorarono i crimini commessi dalla dittatura di Fulgencio Batista.

Tra i giornalisti reclutati dalla CIA c’erano: Henry Luce; Philip Grahan; Arthur Hays Sulzberger; Andrew Saint-George e Jules Dubois e tra gli organi di stampa si evidenziano: The Washington Post; The New York Times; CBS; The Chicago Tribune; The Washington Star le riviste Time and Life, tra le più significative.

Il primo piano di Azioni Segrete della CIA contro Cuba, approvato dal presidente D. Wright Eisenhower, nel marzo 1960, inizia con una misura che afferma testualmente: “creare un’opposizione cubana responsabile, attraente e unificata contro il regime di Castro, che si dichiari pubblicamente come tale”.

Da quel momento gli USA iniziano a finanziare, con centinaia di milioni di dollari, una controrivoluzione fabbricata da loro e che fosse in grado di rovesciare la Rivoluzione popolare, cosa che, in 60 anni, non hanno potuto ottenere per mancanza di una vera ragione e solo mossi dai soldi che ricevono da Washington.

Ogni presidente di turno alla Casa Bianca ha destinato decine di milioni per quella “dissidenza” costruita da loro, ma chi più soldi ha assegnato per tali scopi è stato Barack Obama, poiché nei suoi otto anni come presidente ha approvato 160 milioni di dollari che solo sono serviti per arricchire i principali attori della mafia terrorista anticubana di Miami e i loro cuccioli a Cuba che approfittano di quei dollari per mantenere elevati standard di vita, comprare case, automobili, godere di vacanze in alberghi di lusso nelle migliori spiagge e cenare in eccellenti ristoranti dell’isola.

Donald Trump, al suo arrivo nella stanza ovale, ha voluto tagliare parte del bilancio, ma alla fine ha ceduto alle pressioni dell’estrema destra e, lo scorso 2 dicembre 2018, ha inviato un “aiuto” di 750 mila dollari a “sostegno dei prigionieri i politici a Cuba” tutto nel contesto della celebrazione della giornata dei Diritti Umani, il 10 dicembre, dichiarando: “Il mio governo sta lavorando per garantire i diritti umani a Cuba e stringere i nostri legami culturali con tutti i nostri partner in America Latina”.

Di fronte all’impotenza di non poter rovesciare il socialismo a Cuba, non sanno quali nuove misure possono applicare perché né la guerra economica e finanziaria, biologica, la crociata della stampa, la fabbricazione di organizzazioni controrivoluzionarie, invasioni mercenarie, esecuzione di atti terroristici di tutti i tipi e vari piani di sovversione politica rivolti ai giovani, tra cui ZunZuneo, Conmotion, Radici di Speranza, Borse di studio per la formazione di leader comunitari, Cuba Emprende e Cuba Decide hanno ottenuto i risultati per cui sono stati progettati e finanziati.

Non c’è dubbio che al presidente Trump non dicano la verità, poiché al saperla sicuramente non invierebbe un centesimo in più a coloro che sanno vivere alle spalle, come riportato da un cablo segreto del capo della Sezione di Interessi USA a L’Avana, affermando:

“Molti gruppi di opposizione sono dominati da individui con alti ego che non lavorano bene insieme, per cui possano essere facilmente manipolati dalla Sicurezza cubana”.

“E’ necessario che cerchiamo altrove, anche all’interno del governo stesso, per identificare i più probabili successori del regime di Castro”.

“È necessario che gli oppositori inizino raggiungendo un certo grado di unità di obiettivi come opposizione, o almeno che smettano di spendere così tanta energia nel fregarsi l’un l’altro”.

“Nonostante la ricerca di risorse sia la loro principale preoccupazione, la seconda più importante sembra essere limitare o emarginare le attività dei loro antichi alleati, al fine di riservarsi il potere e l’accesso alle scarse risorse”.

Gli USA possono continuare a sperperare i loro soldi in questi cosiddetti “dissidenti”, perché, con quanto affermato del capo della Sezione di Interessi USA a Cuba, già si sa dove finisce quell’abbondante budget…

Per queste ragioni, non potranno mai sconfiggere il popolo cubano che ha combattuto per ottenere la sua vera indipendenza dagli USA.

José Martí ha giustamente detto: “Solo il genuino è fruttifero”.


Disidentes no, asalariados de Washington sí.

Por Arthur González

Especialistas yanquis en guerra psicológica, se encargan de conformar las campañas propagandísticas contra Cuba, Venezuela, Nicaragua, Irán, Rusia y China, con el único propósito de deformar la realidad y que el gran público se crea las mentiras que difunden para establecer matrices de opinión contra los países que no son aceptados por Estados Unidos, al mantener su independencia y soberanía.

Para lograrlo, gastan millones de dólares en pagar a sus agentes reclutados entre editores, periodistas, dueños de revistas y diarios importantes en el mundo, tal y como hicieron hace años cuando la CIA desarrolló la conocida Operación Mockingbird, iniciada en la década de los años 50 del siglo XX, dirigida por Frank Wisner, de la dirección de planes de la CIA.

Como parte de esa Operación, estuvo el reclutamiento por la CIA de un numeroso grupo de conocidos periodistas de importantes órganos de prensa, con el fin de difundir al mundo informaciones manipuladas para crear matrices de opinión favorables a sus planes, mediante la conformación de amplias campañas de prensa.

Cuba es víctima de esa Operación desde 1959, cuando periodistas reclutados para ese trabajo, divulgaron noticias falsas y tergiversadas sobre la Revolución cubana, con el propósito de lograr su aislamiento internacional, mientras callaron e ignoraron los crímenes cometidos por la dictadura de Fulgencio Batista.

Entre los periodistas reclutados por la CIA estaban: Henry Luce; Philip Grahan; Arthur Hays Sulzberger; Andrew Saint-George y Jules Dubois y entre los órganos de prensa se destacan: The Washington Post; The New York Times; CBS; The Chicago Tribune; The Washington Star y las revistas Time y Life, entre los más significativos.

El primer plan de Acciones Encubiertas de la CIA contra Cuba, aprobado por el presidente D. Wright Eisenhower, en marzo de 1960, se inicia con una medida que afirma textualmente: “crear una oposición cubana responsable, atractiva y unificada contra el régimen de Castro, que se declare públicamente como tal”.

A partir de ese momento Estados Unidos comienza a financiar con cientos de millones de dólares, una contrarrevolución fabricada por ellos y que fuese capaz de derrocar a la Revolución popular, algo que en 60 años no han podido lograr, al carecer de una razón autentica y solo moverse por el dinero que reciben desde Washington.

Cada presidente de turno en la Casa Blanca, ha destinado decenas de millones para esa “disidencia” construida por ellos, pero quien más dinero asignó con tales fines fue Barack Obama, pues en sus ocho años de presidente aprobó 160 millones de dólares, que solo sirvieron para enriquecer a los principales actores de la mafia terrorista anticubana de Miami y sus cachorros en Cuba, quienes aprovechan esos dólares para mantener altos niveles de vida, adquirir residencias, autos, disfrutar de vacaciones en hoteles de lujo en las mejores playas y cenar en excelentes restaurantes de la Isla.

Donald Trump a su llegada a la sala oval, quiso recortar parte del presupuesto, pero finalmente cedió ante las presiones de la ultraderecha, y el pasado 2 de diciembre 2018 envío de una “ayuda” de 750 mil dólares para “el apoyo de los prisioneros políticos en Cuba”, todo en el marco de la celebración del día de los Derechos Humanos el 10 de diciembre, al declarar: “Mi gobierno está abocado a asegurar los derechos humanos en Cuba y estrechar nuestros lazos culturales con todos nuestros socios de América Latina.

Ante la impotencia de no poder derrocar al socialismo en Cuba, no saben que nuevas medias pueden aplicar, porque ni la guerra económica y financiera, la biológica, las cruzadas de prensa, la fabricación de organizaciones contrarrevolucionarias, invasiones mercenarias, ejecución de actos terroristas de todo tipo y diversos planes de subversión política dirigidos a los jóvenes, entre ellos Zunzuneo, Conmotion, Raíces de Esperanza, Becas para la conformación de Líderes Comunitarios, Cuba Emprende y Cuba Decide, han obtenido los resultados para los cuales fueron diseñados y financiados.

Sin dudas al presidente Trump no le dicen la verdad, pues de saberlo seguramente no enviaría un centavo más a quienes solo saben vivir del cuento, tal como informó en cable secreto el jefe de la Sección de Intereses de Estados Unidos en La Habana, al asegurar:

“Muchos grupos de oposición son dominados por individuos con encumbrados egos que no trabajan bien en equipo, por lo que pueden ser fácilmente manipulados por la Seguridad Cubana”.

“Es preciso que busquemos en otra parte, incluso dentro del propio gobierno, para identificar a los más probables sucesores del régimen de Castro”.

“Es preciso que los opositores empiecen por lograr cierto grado de unidad de objetivos como oposición, o al menos que dejen de gastar tanta energía en serrucharse el piso los unos a los otros”.

“Si bien la búsqueda de recursos es su principal preocupación, la segunda más importante parece ser limitar o marginar las actividades de sus antiguos aliados, de manera de reservarse el poder y el acceso a los escasos recursos.”

Estados Unidos puede continuar malgastando su dinero en esos llamados “disidentes”, porque, con lo afirmado por el Jefe de la Sección de Intereses de Estados Unidos en Cuba, ya se sabe a dónde va a parar ese abundante presupuesto…

Por esos motivos, nunca podrán vencer al pueblo cubano que luchó para obtener su verdadera independencia de los Estados Unidos.

Con razón dijo José Martí: “Solo lo genuino es fructífero”.

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