Eterni disturbati

È propaganda, dicono.

E si affrettano ad armare nuove campagne e inondare le reti sociali di analisi tendenziose e richiami per far sì che non si partecipi alla votazione o si voti NO. Li disturba l’appoggio popolare.

E che oltre ai numerosi aspetti incorporati  in funzione della giustizia e dei passi avanti progressivi del paese,  continuino ad apparire nella Legge delle Leggi concetti come sovranità , socialismo e Rivoluzione, principalmente a 60 anni da un processo che è andato avanti nonostante l’intorpidimento  che le aggressioni di ogni tipo di fronte alle quali sono tanto analitici loro – hanno mantenuto lo stesso silenzio complice del clan dei  contrari avvicinati sin dai primi giorni alle ali protettrici del Nord.

Li disturba che, decisi a partecipare attivamente, molti hanno partecipato alle riunioni e senza peli sulla lingua hanno proposto quello che volevano.

E che in poche ore si siano vendute più di un milione e mezzo di copie della Costituzione, preludio che il 24 febbraio i risultati non saranno come – non ci credono neanche loro,sono sicuro  – si sognano.

E continueranno ad essere disturbati dal fatto che le aule, anche se con difficoltà sono piene e che parte dei medici che erano impegnati  in Brasile già offrono i loro servizi in Venezuela, e che gli stadi del baseball sono strapieni di giubilo. mentre dei fans hanno detto davanti alle telecamere che voteranno per il Sì e che i piani turistici vanno avanti nonostante il blocco (al quale non si riferiscono mai) e giungono nuovi elementi per migliorare la situazione del trasporto in una città che cresce e la farina è apparsa dopo diversi giorni d’assenza e gli apagones  (mancanza d’elettricità) sono storia antica,  la mortalità infantile un esempio globale e così via, in una lista di tanto a favore ( e altro da annotare) nel nostro duro  impegno di ogni giorno li disturba – mentre a uno non resta altro da immaginare – vedendo la minacciosa Legge  Helms-Burton che spunta con un nuovo brio dalle  caverne–  immaginare quali saranno le motivazioni che finalmente riempiranno di contentezza questi perenni disturbati.


Cantare e votare per la Patria

 

Da questo venerdì 25 e sino a sabato 23 febbraio, la capitale di tutti i cubani vivrà un’intensa programmazione speciale intitolata Concerti per la Patria, in appoggio al Referendum Costituzionale. Spazi significativi della città, zone densamente popolate e luoghi periferici accoglieranno le attuazioni di orchestre famose e di noti attori noti presenteranno gli spettacoli.

Organizzati dall’Istituto Cubano della Musica e dal Ministero di Cultura, con l’appoggio delle autorità de L’Avana, i venerdì e sabato, tra le 22:00 e la mezzanotte, eccetto sabato 23, che sarà alle 17.00, grandi artisti come Isaac Delgado, il duo Buena Fe; le orchestre di Pachito Alonso e sus Kini Kini, Maykel Blanco y su Salsa Mayor, Pupy y los que Son Son, Arnaldo y su Talismán, Manolito Simonet y su Trabuco, Anacaona e Los Van Van, con i gruppi di rumberos Yoruba Andabo e Rumberos de Cuba, offriranno gratuitamente la loro arte in tutta la città, in un’azione di riaffermazione rivoluzionaria per il Sí por Cuba.

A Isaac Delgado, venerdì 25 in Avenida 124 e 45, a Marianao, e a Buena Fe, sabato 26, in calle 29 e 22, a Playa, corrisponde iniziare i Concerti per la Patria. Sabato 23 febbraio, l’ultimo giorno, alle 17:00, a la Piragua, ci saranno i bambini de La Colmenita.

La Carpa Azul del Circo Nazionale di Cuba si somma a questo attraente programma culturale per il Sì con i suoi spettacoli il 26 e 27 gennaio e vari giorni di febbraio a Marianao, e nei giorni 22 e 23 in Arroyo Naranjo.

Il resto dei luoghi dove si offriranno i concerti sono: il parco La Herradura, a San Miguel del Padrón; Doble Vía di Boyeros; il parco Trillo, in Centro Habana; la Plaza Roja, in 10 de Octubre; il parco Guaicanamar, a Regla; Avenida 180 y Final, in Alamar, e La Piragua, in Plaza de la Revolución.

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