Perché gli USA e la UE non hanno appoggiato Carles Puigdemont

e sì Juan Guaidó?

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

Quale paese al mondo accetta che un individuo si auto proclami presidente di uno Stato, senza essere stato eletto democraticamente dal voto popolare e dalla riaffermazione della Tribunale Supremo?

La risposta è una sola: nessuno.

Ma in Venezuela, spina bloccata nella gola degli USA, è avvenuto nei giorni scorsi, mediante la farsa disegnata dagli yankee con lo spudorato sostegno dell’Unione Europea, la stessa che non ha sostenuto il dirigente del popolo della Catalogna, Carles Puigdemont, che sì è stato appoggiato dal voto popolare.

Con che morale gli europei vanno a sostenere il burattino Juan Guaidó, fabbricato dalle mani della CIA e del Dipartimento di Stato, orientato alla carriera nei locali della stessa missione diplomatica yankee, come parte del piano progettato per realizzare un colpo di stato contro il presidente costituzionale Nicolás Maduro?

E’ chiaro che i dirigenti UE hanno ricevuto indicazioni dalla Casa Bianca, per dare sostegno alla farsa politica contro Caracas in chiara perdita della sovranità e della memoria poiché, meno di un anno fa, in Catalogna si sono svolte elezioni e solo per aver dichiarato il propriro desiderio di essere indipendenti dalla Spagna, Carles Puigdemont e gli altri dirigenti di quel processo sono stati accusati di ribellione.

Ora la cancelliera Angela Merkel si umilia davanti al Presidente Donald Trump, accettando il ridicolo ruolo di accusare Nicolas Maduro, e riconoscere il burattino imposto dalle yankee, nell’infantile ed illegale colpo di stato quando, lei stessa, ha approvato l’arresto di Puigdemont, sotto sentenza del tribunale di prima istanza di Neumünster, che ha deciso di mantenere in detenzione provvisoria l’ex presidente del governo autonomo di Catalogna, mentre si aspettava l’iter per consegnarlo alla Spagna.

Ricordiamo che il dirigente indipendentista catalano si è visto costretto a recarsi in Belgio, poiché il governo di Madrid voleva giudicarlo per i delitti di sedizione, ribellione e appropriazione indebita di fondi pubblici, dopo la sua partecipazione al processo di indipendenza della Catalogna che era stata proibito dalle autorità; quindi hanno richiesto al governo di Berlino il suo arresto mentre viaggiava dalla Finlandia al Belgio.

La UE adotta una posizione a favore di Washington nei suoi piani per riconoscere il burattino Juan Guaidó, quando non ha fatto lo stesso con il catalano, ciò che dimostra la manipolazione politica esercitata dagli USA sui suoi alleati e subordinati latino-americani, fallendo, per decenni, nei suoi piani contro la Rivoluzione bolivariana del Venezuela.

Il mondo di oggi è governato dagli USA, che dispone del Consiglio di Sicurezza ONU per torcere il braccio a quelli che si oppongono ai suoi ordini.

Come è possibile che la UE, con i molti problemi che affronta la Francia, non adotti risoluzioni di condanna della selvaggia repressione ordinata contro i sostenitori del movimento dei Gilet Gialli?

Il trattamento opposto che assumono gli USA ed i loro alleati europei, nel caso del Venezuela, è la prova che non esiste democrazia né rispetto dei diritti umani.

Con quale diritto legale Juan Guaidó ha deciso di auto proclamarsi presidente del Venezuela ed essere sostenuto dal governo USA?

Accetterebbero i parlamentari europei, Federica Mogherini, Alta Rappresentante per gli Affari Esteri e Politica di Sicurezza della UE e lo stesso Donald Tusk, attuale presidente del Consiglio Europeo, che uno dei dirigenti del movimento dei Gilet Gialli si auto proclami Presidente della Francia sotto l’Arco di Trionfo, applaudito da migliaia di suoi seguaci?

Sarebbe subito arrestato ed accusato di sedizione e ribellione come hanno fatto col catalano Puigdemont, condannandolo a decine di anni di carcere, qualcosa che gli USA non accetterebbero se Maduro decidesse di arrestare e accusare il burattino Juan Guaidó. Per sostenerlo, dispiegherebbero rapidamente il Comando Sud per invadere il Venezuela, come hanno fatto con altri paesi dell’America Latina.

La UE sembra dimenticare che, nel 2017, il presidente catalano è stato accusato di crimini di ribellione e sedizione, con la possibilità di scontare fino a 30 anni di carcere, dopo che il Parlamento catalano ha dichiarato l’indipendenza il 27 ottobre 2017. Oltre a Puigdemont, altri 14 imputati sono stati costretti a depositare, entro un periodo di tre giorni, un deposito di 6,2 milioni di euro per rispondere di possibili responsabilità civili.

Questo è quello che oggi gli spetta al burattino venezuelano, ma a differenza del catalano conta sul sostegno yankee ed europeo che lo difendono come se fosse innocente, che compie solo gli ordini ricevuti dai suoi padroni USA.

Washington cerca un pretesto per invadere il Venezuela, in quanto tutte le formule utilizzate hanno fallito e, nonostante la spietata guerra economica, commerciale e finanziaria imposta, insieme con campagne mediatiche per demonizzare l’immagine del presidente Maduro, la maggior parte del popolo continua ancora a dargli il proprio sostegno incondizionato, perché sanno chi è l’unico responsabile per le carenze che soffrono.

Il mondo osserva con stupore come i governi di Spagna, Francia, Germania, Regno Unito, Portogallo e Paesi Bassi, si arroghino il diritto di imporre otto giorni a Nicolás Maduro, affinché convochi nuove elezioni in Venezuela e, se non lo fa, lo minacciano di riconoscere il fantoccio fabbricato dagli yankee, Juan Guaidó, quando non hanno mai appoggiato il dirigente Puigdemont, che ha vinto in libere elezioni tenutesi in Catalogna.

I popoli del mondo devono assumere il ruolo che spetta loro, prepararsi politicamente e mantenere l’unità, perché altrimenti saranno convertiti in schiavi e calpestati a capriccio dall’imperatore Donald Trump.

Aveva ragione José Martí quando sentenziò: “L’educazione è l’unico mezzo per salvarsi dalla schiavitù”.


¿Por qué EE.UU. y la UE no apoyaron a Carles Puigdemont y si a Juan Guaidó?

Arthur Gonzalez

¿Qué país en este mundo acepta que un individuo se auto proclame presidente de un Estado, sin haber sido elegido democráticamente por el voto popular y la reafirmación del tribunal supremo?

La respuesta es solo una: ninguno.

Pero en Venezuela, espina trabada en la garganta de los Estados Unidos, ha sucedido en días pasados, mediante la farsa diseñada por los yanquis con el desvergonzado apoyo de la Unión Europea, la misma que no respaldó al líder del pueblo de Cataluña, Carles Puigdemont, quien sí fue abalado por el voto popular.

¿Con qué moral los europeos van a respaldar al títere de Juan Guaidó, fabricado por las manos de la CIA y el Departamento de Estado, orientado a la carrera en los locales de la propia misión diplomática yanqui, como parte del plan diseñado para darle un golpe de Estado al presidente constitucional Nicolás Maduro?

Es evidente que los mandatarios de la Unión Europea recibieron indicaciones de la Casa Blanca, para darle apoyo a la farsa política contra Caracas en clara pérdida de su soberanía y de la memoria, pues hace menos de un año en Cataluña se celebraron elecciones y solo por haber declarado su deseo de ser independientes de España, Carles Puigdemont y los demás líderes de ese proceso fueron acusados de rebelión.

Ahora la canciller Ángela Merkel se humilla ante el presidente Donald Trump, aceptando el ridículo papel de acusar a Nicolás Maduro, y reconocer al títere impuesto por los yanquis, en el infantil e ilegal golpe de Estado, cuando ella misma aprobó la detención de Puigdemont, bajo sentencia del tribunal de primera instancia de Neumünster, que decidió mantener en prisión provisional al expresidente del gobierno autónomo de Cataluña, mientras se esperaba el trámite de entregarlo a España.

Recordemos que el líder independentista catalán se vio obligado a viajar a Bélgica, debido a que el gobierno de Madrid quería juzgarlo por los delitos de sedición, rebelión y malversación de fondos públicos, después de su participación en el proceso de independencia de Cataluña que había sido prohibido por las autoridades; de ahí que le solicitaran al gobierno de Berlín su detención cuando viajaba desde Finlandia hacia Bélgica.

La Unión Europea adopta una posición a favor de Washington en sus planes de reconocer al títere Juan Guaidó, cuando no hizo lo mismo con el catalán, lo que demuestra la manipulación política que ejerce Estados Unidos sobre sus aliados y subordinados latinoamericanos, al fracasar durante décadas en sus planes contra la Revolución bolivariana de Venezuela.

El mundo de hoy está gobernado por Estados Unidos, quien dispone del Consejo de Seguridad de Naciones Unidas para doblarle el brazo a los que se oponen a sus órdenes.

¿Cómo es posible que la Unión Europea con tantos problemas que enfrenta Francia, no adopte resoluciones de condena contra por las salvajes represiones que ordena contra los partidarios del movimiento Chalecos Amarillos?

El tratamiento opuesto que asume Estados Unidos y sus aliados europeos en el caso de Venezuela, es prueba de que no existen democracia ni respeto a los derechos humanos.

¿Con qué derecho legal Juan Guaidó decidió auto proclamarse presidente de Venezuela y ser respaldado por el gobierno de Estados Unidos?

¿Aceptarían los parlamentarios europeos, Federica Mogherini, alta representante para Asuntos Exteriores y Política de Seguridad de la Unión Europea y el propio Donald Tusk, actual presidente del Consejo Europeo, que uno de los líderes del movimiento Chalecos Amarillos, se auto proclame presidente de Francia bajo el Arco de Triunfo, aplaudido por miles de sus seguidores?

De inmediato sería detenido y acusado de sedición y rebeldía como le hicieron al catalán Puigdemont, sancionándolo a decenas de años de prisión, algo que Estados Unidos no aceptaría si Maduro decide detener y acusar al títere Juan Guaidó. Para respaldarlo, despegarían rápidamente al Comando Sur para invadir a Venezuela, como han hecho con otros países de America Latina.

La Unión Europea parece olvidar que en el 2017 el expresidente catalán fue acusado de los delitos de rebelión y sedición, con la posibilidad de cumplir hasta 30 años de cárcel, después de que el Parlamento catalán declarara la independencia el 27 de octubre 2017. Además de Puigdemont, otros 14 imputados fueron obligados a depositar en un plazo de tres días, una fianza de 6,2 millones de euros para responder a posibles responsabilidades civiles.

Eso es lo que le corresponde ahora al títere venezolano, pero a diferencia del catalán cuenta con el respaldo yanqui y europeo que lo defienden como si fuese inocente, quien solo cumple con las órdenes recibidas de sus amos de Estados Unidos.

Washington busca un pretexto para invadir a Venezuela, porque todas las fórmulas empleadas han fracasado y a pesar de la despiadada guerra económica, comercial y financiera impuesta, unido a las campañas mediáticas para satanizar la imagen del presidente Maduro, la mayoría del pueblo le sigue dando su apoyo incondicional, porque saben quién es el único responsable de las penurias que sufren.

El mundo observa con asombro como los gobiernos de España, Francia, Alemania, Reino Unido, Portugal y Holanda, se toman el derecho de imponerle ocho días de plazo a Nicolás Maduro, para que convoque nuevas elecciones en Venezuela y, si no lo hace, lo amenazan con reconocer al títere fabricado por los yanquis, Juan Guaidó, cuando nunca respaldaron al líder Puigdemont, quien ganó en elecciones libres celebradas en Cataluña.

Los pueblos del mundo tienen que asumir el papel que les corresponde, prepararse políticamente y mantener la unidad, porque de lo contrario serán convertidos en esclavos y pisoteados a su antojo por el emperador Donald Trump.

Razón tenía José Martí cuando sentenció:

“La educación es el único medio de salvarse de la esclavitud”.

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