Con ordine, disciplina ed efficienza si riducono i reati

L’obiettivo dei controlli è evitare le illegalità per far sì che le risorse si utilizzino ottimamente a beneficio del popolo, per cui «non si negano la prevenzione e lo scontro » ha detto Gladys Bejerano Portela, vicepresidente del Consiglio di Stato e Controllore Generale della Repubblica, ai deputati riuniti in commissioni di lavoro prima del Terzo Periodo Straordinario di Sessioni della IX Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare.

La mancanza di disciplina, i reati e la corruzione amministrativa sono temi di dibattito ricorrente nel Parlamento, dato che, come ha detto la Controllore, si tratta« di un tema complesso nel quale è necessario combattere con tutta la forza e l’energia», ha precisato.

Poi ha anche segnalato che il sistema di controllo interno non è solo una forma di lottare contro i reati, ma anche per appoggiare le amministrazioni, per realizzare una gestione più efficiente che vada a beneficio del popolo.

La Controllore Generale ha commentato che il 73 % dei coinvolti in fatti di corruzione nel 2018 sono stati processati per via penale e sono detenuti in dipendenza del grado del reato commesso e di quanto prevede la legge.

«Va in prigione chi si è appropriato per sè o a beneficio di altri, di risorse che sono per il popolo ed anche in dipendenza della responsabilità nella quale è stato commesso o è stato permesso il fatto», ha precisato.

BejeranoPortela ha segnalato che anche se il paese non è in condizione di perdere alcuna risorsa, non è mai stato il proposito della Rivoluzione lasciare che le persone si perdano, ma che ogni giorno siano migliori cittadini.

«Tutto il danno e i pregiudizi economici che si riportano sono processi di corruzione e reati, per cui è importante saper distinguere realmente quali sono i problemi obiettivi o di cattiva gestione», ha puntualizzato.

Ottenere un sistema di controllo interno in un’impresa è ottenere ordine, disciplina ed esigenza; una lotta nella quale tutti si devono coinvolgere, ognuno a misura del suo grado di responsabilità», ha detto ancora.

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