La scuola, anima e vita della Rivoluzione

«L’educazione si difende con l’impegno, l’anima, la creatività e l’esempio e con queste convinzioni gli educatori andranno alla marcia per il Primo Maggio», ha sottolineato il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, intervenendo, giovedì 25, durante il Seminario Nazionale di preparazione del prossimo corso scolastico, che ha dedicato la sua prima giornata ad analizzare i risultati del Ministero d’Educazione  (MINED) nel 2018.

«Questo concetto, ha detto, l’ho riaffermato ascoltando gli interventi di quadri giovani provenienti da Manicaragua e da Cienfuegos, che hanno dato mostra dei risultati ottenuti nelle loro scuole ed hanno confermato l’importanza dell’esempio personale e della dedizione al loro lavoro».

Più che un discorso,  Díaz-Canel ha stabilito una riflessione collettiva, arricchita dai suoi ricordi di quando era studente e con l’impegno di dirigente del settore, perché nel magistero sono sempre vigenti i precetti dei maestri e dei professori di tutte le epoche, includendo Fidel Castro e José Ramón Fernández.

Di quest’ultimo, ha indicato, abbiamo tutti un grato ricordo come rivoluzionario e pedagogo.

Poi ha insistito sul fatto che dobbiamo continuare ad applicare le idee del leader storico per questo settore. Lui affermava che senza educazione non c’è Rivoluzione possibile.  «Questo ha una grande attualità, ha sottolineato il mandatario cubano, in una situazione complessa, quando l’impero e i suoi lacchè strumentalizzano un discorso retorico, offensivo e pieno d’ingerenze, incolpando Cuba, perché non è riuscito a realizzare i suoi piani d’aggressione del Venezuela, né a far cadere il suo popolo e i suoi governi, che hanno rinforzato la propria resistenza.

Nelle sue riflessioni e proposte sugli impegni del settore dell’educazione, ha segnalato  che è fondamentale una preparazione docente metodologica con qualità e senza formalità.

«È quello che influenza di più nell’apprendimento degli studenti e garantisce la loro formazione integrale, rinforzando la formazione dei valori», ha segnalato.

Poi ha definito la scuola come il luogo dove impera la decenza, un ambiente che non deve favorire fatti d’avversione, volgari o banali.

«L’impegno principale per voi è il perfezionamento dei sistemi d’insegnamento che in forma sperimentale si sta realizzando in un gruppo d’istituzioni per la sua futura diffusione.

Il Presidente ha segnalato che nonostante i difficili momenti che si stanno vivendo a livello internazionale e nel paese, pochi giorni fa è stata inaugurata una scuola speciale a Santiago di Cuba, e nelle prossime settimane s’inaugurerà un’altra a  Villa Clara, esempi di quello che può fare una Rivoluzione.

Ha difeso il lavoro collettivo sia dei professori che dei maestri, come degli studenti, ed ha risaltato la necessità di prestare molta attenzione alle proposte dei lavoratori docenti e non docenti, della comunità e della famiglia, e partendo da questo, favorire il dibattito con loro e verso l’interno.

«Si deve dare dignità, distinguere di più maestri e professori, e qui sono stati posti vari esempi e dobbiamo vedere, dal Governo, in quali altre cose possiamo appoggiare», ha aggiunto, ed ha insistito sulla difesa dei bilanci territoriali, gli investimenti e la manutenzione  della rete di scuole, su  quanto realizzato sino al momento, ed ha valutato che Cienfuegos, Santiago di Cuba, Guantánamo e Las Tunas prevedono di tenerle tutte pronte per il 2020.

Rispetto al processo docente educativo e partendo da quanto discusso nell’incontro, ha sostenuto che il modello nelle scuole pedagogiche dà risultati. Abbiamo utilizzato misure alternative per supplire  il deficit degli educatori nelle aule, ma la cosa migliore è che  in ognuna ci sia un professore formato con tutto il rigore.

Teresa Amarelle Boué, membro del Burò Politico del Partito e segretaria generale della Federazione delle Donne Cubane, successivamente ha decorato Ena Elsa Velázquez, ministro d’Educazione, con la medaglia Ordine Ana Betancourt, per  la sua carriera in politica e come educatrice.

Sono stati consegnati diplomi per i migliori risultati a scuole pedagogiche e a direzioni provinciali d’educazione.

Erano presenti Roberto Morales Ojeda, membro del Burò Politico del Partito e vicepresidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri, e Olga Lidia Tapia, membro della Segretaria del Comitato Centrale, tra i vari dirigenti.

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