Venezuela lascia l’OSA

Il governo venezuelano annuncia e ratifica alla comunità internazionale il suo ritiro ufficiale dall’OSA.

Il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, fedele ai suoi principi repubblicani e democratici e in conformità con la propria Costituzione nazionale e il diritto internazionale, annuncia alla comunità internazionale e ai popoli del mondo, la rottura delle catene che la legavano alla dittatura imposta dagli Stati Uniti nell’Organizzazione degli Stati americani (OSA).

A seguito della denuncia della Carta dell’Organizzazione degli Stati americani da parte del governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela il 27 aprile 2017, in ottemperanza a quanto previsto al suo articolo 143, nessuno strumento firmato e / o emesso dall’OSA avrà effetti politici o giuridici per lo Stato venezuelano e le sue istituzioni.

Nell’esercizio della sua indipendenza politica e del suo diritto alla sovranità, il governo bolivariano del Venezuela ha denunciato di fronte alla comunità internazionale la disfunzionalità del OSA, caratterizzata dalla violazione del diritto internazionale, la violazione sistematica della sua Carta, la frode procedurale, la subordinazione politica della sua burocrazia agli interessi del governo degli Stati Uniti, oltreché una perdita programmata del pluralismo politico nel continente americano attraverso una visione coloniale e di supremazia; infine, la lesione permanente del principio di sovranità e autodeterminazione dei suoi stati membri.

Guidati dagli Stati Uniti, un gruppo di governi satelliti ha sacrificato la carta fondamentale della OEA che disciplina le relazioni tra i paesi dell’emisfero e ha violato tutte le norme e le pratiche storiche del suo funzionamento, imponendo una dittatura nell’organizzazione che viola i diritti dei suoi 34 stati membri.

Tale dittatura ha permesso, promosso, facilitato e partecipato attivamente alla destabilizzazione della democrazia in Venezuela. Il gruppo, che ha violato le norme dell’OSA, ha convalidato l’aggressione esterna, l’applicazione illegale di misure coercitive unilaterali, la minaccia dell’uso della forza da parte di Stati terzi, il sabotaggio e soffocamento economico contro la nostra nazione nonché il sequestro, la confisca e il saccheggio dei beni della Repubblica.

Questo gruppo di governi satellite ha promosso il disconoscimento della Costituzione nazionale, delle istituzioni democratiche e delle autorità legittimamente elette, incitando alla violenza, al caos e alla guerra civile la nostra nazione; ha poi corrotto l’OSA, per convertirla in uno strumento complice di un intervento militare straniero contro il nostro popolo.

La dittatura impiantata nell’OSA è una minaccia alla pace e alla sicurezza regionale e internazionale; in questo senso, il governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, allerta la comunità internazionale sulle azioni future che questo gruppo guerrafondaio intende intraprendere contro la nostra nazione in aperta violazione del diritto internazionale.

La Repubblica Bolivariana del Venezuela esprime gratitudine al gran numero di paesi, in seno all’Organizzazione, che ha respinto gli abusi e le violazioni dittatoriali del gruppo e ha espresso il proprio rispetto per il diritto internazionale e in difesa della sovranità, l’autodeterminazione e l’indipendenza di tutti gli Stati.

A tutti questi paesi fratelli assicuriamo che il nostro governo e il nostro popolo non cesseranno mai di adoperarsi per la difesa della libertà e la garanzia della pace.

Oggi, il popolo e il governo del Venezuela rompono le catene della Dottrina Monroe razzista e confermano che la Repubblica Bolivariana del Venezuela è irrevocabilmente libera ed indipendente, e che basa il suo patrimonio morale e i suoi valori di libertà, uguaglianza, giustizia e pace internazionale sulla dottrina di Simón Bolívar.

Caracas, città natale dei libertadores, 27 aprile 2019

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