Legge della Riaffermazione della Dignità e della Sovranità Cubane

La Legge di Riaffermazione della Dignità e della Sovranità Cubane —Legge 80— dichiara “illecita la Legge Helms-Burton, inapplicabile e senza valore e nessun effetto giuridico” nel suo Articolo 1, e per questo risulta nullo ogni reclamo basato su di lei, di persona naturale o giuridica, chiunque sia la sua cittadinanza o nazionalità.

Questa legge protegge gli imprenditori stranieri che investono a Cuba ed offre loro totale garanzia giuridica davanti all’attivazione del Titolo III della Helms-Burton.

“Sui principi come quelli stabiliti nella Legge 80 del 1996 (Legge di Riaffermazione della Dignità e della Sovranità Cubane), il nostro Governo garantisce che nessuna legge straniera ostacolerà l’utilizzo a favore del popolo cubano delle proprietà che sono state nazionalizzate mediante leggi che hanno conservato la totale applicazione delle norme del diritto internazionale, nel loro momento e che nessun tribunale, in nessun luogo del mondo, può ignorare impunemente”, ha detto Rodrigo Malmierca, ministro di Commercio Estero ed Investimento Straniero, il venerdì 17 maggio 2019, a L’Avana.

La Legge 80 è stata approvata dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare nel VII Periodo Ordinario di Sessioni della IV Legislatura, il 24 dicembre 1996. Di seguito, Cubadebate la riproduce integramente.

LEGGE DELLA RIAFFERMAZIONE DELLA DIGNITA’ E SOVRANITA’ CUBANE

24 dicembre 1996

Ricardo Alarcon de Quesada, Presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare della Repubblica di Cuba

COMUNICA: Che l’Assemblea Nazionale nella sessione del 24 dicembre 1996 “anno del centenario della caduta in combattimento di Antonio Maceo”, corrispondente al VII periodo ordinario di sessioni della quarta legislatura, ha approvato quanto segue:

IN QUANTO: Negli Stati Uniti d’America è entrata in vigore la cosiddetta Legge “Helms-Burton” che ha come fine il riassorbimento coloniale della Repubblica di Cuba.

IN QUANTO: Cuba ha sofferto la politica imperialista degli Stati Uniti d’America impegnata ad appropriarsi di lei in diversi modi, dai tentativi di comperare l’isola dalla Spagna, l’applicazione della teoria del “destino eclatante e della frutta matura” che è riflesso nella dottrina Monroe, cercando d’impedire sistematicamente le nostre lotte per la liberazione nazionale, fino all’intervento del 1898 che ha reso vana l’indipendenza per la quale i cubani avevano combattuto a colpi di machete, coraggio, intelligenza e audacia, e convertire Cuba in una propria colonia.

IN QUANTO: Mediante l’Emendamento Platt e la continua ingerenza negli affari interni del paese, gli Stati Uniti d’America hanno usurpato parte del territorio nazionale con l’installazione della Base Navale di Guantanamo, hanno imposto regimi corrotti e dispotici al loro servizio, come le obbrobriose e sanguinarie tirannie di Machado e di Batista e dal 1959 aggrediscono sistematicamente Cuba con il dichiarato proposito di porre fine alla sua indipendenza, eliminare la nazione cubana e sottomettere il popolo alla servitù.

IN QUANTO: Il popolo cubano, fedele erede dell’indipendentismo dei “Mambises”, di operai, contadini, studenti ed intellettuali che hanno combattuto e combatteranno le pretensioni del suo nemico secolare, è disposto ai più grandi sacrifici per mantenere la sovranità, l’indipendenza e la libertà, conquistata definitivamente con il Primo Gennaio 1959.

IN QUANTO: Il processo di nazionalizzazione delle ricchezze e delle risorse naturali della nazione, portato avanti dal Governo Rivoluzionario in nome del popolo cubano, è stato realizzato secondo la Costituzione, le leggi vigenti ed il Diritto Internazionale, senza discriminazioni, tenendo presente il pubblico interesse e stabilendo compensazioni adeguate, che sono state concordate con una trattativa bilaterale con tutti i governi coinvolti, ad eccezione di quello degli Stati Uniti d’America che si è rifiutato per la sua politica di bloqueo ed aggressione, che ha gravemente pregiudicato gli interessi dei suoi cittadini.

IN QUANTO: Il popolo cubano non permetterà mai che i destini del suo paese siano retti da leggi dettate da qualche potenza straniera.

IN QUANTO: La Legge “Helms-Burton” è stata respinta in modo quasi unanime dalla comunità internazionale per il suo carattere violatore dei principi del Diritto Internazionale, riconosciuti nella Carta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, così come per la sua extraterritorialità in contraddizione con le norme internazionali, giacché arbitrariamente ed illegalmente pretende dettare regole cui dovrebbero attenersi altri Stati.

IN QUANTO: Un numero importante di imprenditori stranieri ha dimostrato di fidarsi di Cuba, investendo nel Paese o trattando potenziali investimenti, e costituisce un dovere utilizzare tutte le formule legali possibili per contribuire a proteggere i loro interessi.

IN QUANTO: L’Assemblea Nazionale, come rappresentante di tutto il popolo, ripudia la Legge “Helms-Burton” e dichiara la sua decisione irrinunciabile di adottare, in risposta, le misure che sono in suo potere per reclamare gli indennizzi cui lo Stato ed il popolo cubano hanno diritto.

IN QUANTO: In uso delle facoltà che le concede l’Articolo 75, inciso B, della Costituzione della Repubblica, l’Assemblea Nazionale ha approvato :

LEGGE Nº 80

LEGGE DELLA RIAFFERMAZIONE DELLA DIGNITA’ E DELLA SOVRANITA’ CUBANE

Articolo 1. Si dichiara illecita la Legge “Helms-Burton”, inapplicabile e senza valore, con nessun effetto giuridico.

Conseguentemente si considera nulla ogni rivendicazione che fa riferimento a lei, che venga da persona fisica o giuridica, di qualsiasi cittadinanza e nazionalità.

Articolo 2. Si riafferma la disponibilità del Governo della Repubblica di Cuba, espressa con le leggi di nazionalizzazione promulgate da più di 35 anni, ad un adeguato e giusto compenso dei beni espropriati alle persone fisiche e giuridiche che all’epoca godevano della cittadinanza o nazionalità degli Stati Uniti d’America.

Articolo 3. L’indennizzo per le proprietà statunitensi nazionalizzate in virtù di questo processo legittimo, convalidato dalle leggi cubane e dal Diritto Internazionale, cui si riferisce l’Articolo precedente, potrà essere oggetto di un processo di negoziazione fra il Governo degli Stati Uniti d’America e il Governo della Repubblica di Cuba, sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco.

Le rivendicazioni di indennizzo per la nazionalizzazione delle suddette proprietà dovranno essere esaminate insieme all’indennizzo cui lo Stato e il popolo cubano hanno diritto, per i danni e il pregiudizio causati dal bloqueo e dalle aggressioni di ogni tipo, la cui responsabilità è totalmente del Governo degli Stati Uniti d’America.

Articolo 4. Rimarrà esclusa dalle future possibili trattative relative agli articoli 2 e 3 qualsiasi persona fisica o giuridica degli Stati Uniti d’America che utilizzi i procedimenti e i meccanismi della Legge “Helms-Burton”, si richiami a loro o cerchi di impiegarli a pregiudizio di altri.

Articolo 5. S’incarica il Governo della Repubblica di Cuba di adottare le disposizioni, misure e regolamenti addizionali che risultino necessari per la totale protezione degli investimenti stranieri, presenti e potenziali, a difesa dei legittimi interessi di questi contro le azioni conseguenti alla Legge “Helms-Burton”.

Articolo 6. Il Governo della Repubblica di Cuba ha la facoltà di applicare o autorizzare le formule necessarie per la protezione degli investitori stranieri contro l’applicazione della Legge “Helms-Burton”, incluso il trasferimento degli interessi dell’investitore straniero ad aziende fiduciarie, entità finanziarie o fondi di investimento.

Articolo 7. Gli organi statali competenti, autorizzati dal Governo della Repubblica di Cuba, nell’ambito di quello disposto dai regolamenti vigenti, forniranno agli investitori stranieri che lo richiedano, l’informazione e la documentazione disponibili necessarie per la difesa dei loro legittimi interessi, contro le disposizioni della Legge “Helms-Burton”.

Allo stesso modo, garantiranno le menzionate informazioni e documentazioni disponibili agli investitori stranieri che le richiedano per promuovere azioni legali davanti ai Tribunali dei loro rispettivi paesi, nell’ambito di disposizioni giuridiche protettive dei loro interessi o che siano state dettate per impedire o limitare l’applicazione della Legge “Helms-Burton”.

Articolo 8. Si dichiara illecita qualsiasi forma di collaborazione, diretta o indiretta, finalizzata a favorire l’applicazione della Legge “Helms-Burton”.
S’intende come collaborazione, fra le altre:

Cercare o fornire informazione a qualsiasi rappresentante del Governo degli Stati Uniti d’America o ad altre persone affinché possa essere utilizzata direttamente o indirettamente per l’applicazione di quella Legge, così come fornire aiuto ad altre persone per la ricerca o la fornitura di detta informazione.

Sollecitare, ricevere, accettare, aiutare nella distribuzione o beneficiarsi in qualsiasi modo di risorse finanziarie, materiali o di altra indole provenienti dal Governo degli Stati Uniti d’America o canalizzate da lui, attraverso i suoi rappresentanti o per qualsiasi altra via, la cui utilizzazione favorirebbe l’applicazione della Legge “Helms-Burton”.

Diffondere o agevolare la distribuzione, con il proposito di favorire l’applicazione della Legge “Helms-Burton”, di informazioni, pubblicazioni, documenti o materiali propagandistici del Governo degli Stati Uniti d’America, delle sue agenzie o dipendenze o di qualsiasi altra origine.

Collaborare in qualsiasi modo con emittenti radiotelevisive o altri mezzi di informazione e propaganda con l’obbiettivo di sostenere l’applicazione della Legge “Helms-Burton”.

Articolo 9. Il Governo della Repubblica di Cuba dovrà presentare all’Assemblea Nazionale, od al Consiglio di Stato per le sue competenze, i progetti legislativi che fossero necessari per condannare tutti coloro che in un modo o nell’altro offrano collaborazione con gli obbiettivi della Legge “Helms-Burton”.

Articolo 10. Si ratifica che le rimesse economiche di persone d’origine cubana residenti all’estero ai propri familiari che risiedano a Cuba non saranno colpite da nessuna tassa. Il Governo della Repubblica di Cuba dovrà adottare tutte le misure valutate opportune per facilitare queste rimesse.

Le persone d’origine cubana residenti all’estero potranno utilizzare conti bancari in valuta convertibile o in pesos cubani, in banche della Repubblica di Cuba, e gli interessi che percepiranno su questi conti non saranno oggetto di nessuna tassa.

Allo stesso modo, potranno sottoscrivere con enti assicurativi polizze di assicurazione i cui beneficiari siano residenti permanenti a Cuba. I beneficiari potranno ricevere liberamente, senza onere d’imposta, le relative prestazioni.

Articolo 11. Il Governo della Repubblica di Cuba manterrà aggiornati i dati sugli indennizzi cui è tenuto il Governo degli Stati Uniti d’America in conseguenza degli effetti del bloqueo economico, commerciale e finanziario e delle sue aggressioni contro il paese ed aggiungerà a queste rivendicazioni i danni e pregiudizi causati da ladri, malversatori, politici corrotti e mafiosi ed, inoltre, dai torturatori e assassini della tirannia di Batista delle cui azioni si è reso responsabile il Governo degli Stati Uniti d’America promulgando la Legge “Helms-Burton”.

Articolo 12. Le persone fisiche che siano state vittima nella loro persona o nei beni o nella persona e nei beni dei propri familiari, delle azioni favorite od appoggiate dal Governo degli Stati Uniti d’America cui si riferisce il paragrafo seguente, potranno reclamare i corrispondenti indennizzi davanti alle Commissioni di Rivendicazione che saranno create dal Ministero della Giustizia della Repubblica di Cuba e che avranno il potere di decidere sulla loro validità, così come sul loro ammontare e sulla responsabilità del Governo degli Stati Uniti d’America.

Le azioni cui si riferisce il paragrafo anteriore includeranno la morte, le lesioni e i danni economici causati dai torturatori e assassini della tirannia di Batista ed inoltre dai sabotatori e criminali al servizio dell’imperialismo statunitense contro la Nazione cubana, fin dal Primo Gennaio del 1959.

Il Ministero della Giustizia ha la facoltà di regolamentare la presentazione delle rivendicazioni cui si riferisce questo articolo e dettare qualsiasi disposizione a questo riguardo.

Articolo 13. L’Assemblea Nazionale e il Governo della Repubblica di Cuba coopereranno e si coordineranno con altri Parlamenti, Governi ed organismi internazionali, con il fine di promuovere le azioni che si ritengano necessarie per impedire l’applicazione della Legge “Helms-Burton”.

Articolo 14. Si convoca tutto il popolo di Cuba a continuare l’esame profondo e sistematico del piano annessionista e coloniale del Governo degli Stati Uniti d’America, sottinteso nella Legge “Helms-Burton”, al fine di assicurare che in ogni zona del territorio, comunità, centro di lavoro o di studio ed unità militare esista una profonda conoscenza delle conseguenze specifiche che per ogni cittadino provocherebbe la messa in esecuzione del suddetto piano e per garantire la partecipazione attiva e cosciente di tutti nell’applicazione delle misure necessarie per sconfiggerlo.

DISPOSIZIONI FINALI

PRIMA: Si dà facoltà al Governo della Repubblica di Cuba ed agli organismi statali competenti di dettare quante disposizioni siano necessarie al fine della messa in atto di quanto disposto nella presente Legge.

SECONDA: Sono superate le disposizioni di legge o di regolamento che si oppongano a quanto disposto nella presente Legge, che entrerà in vigore a partire dalla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

DATA nella Sala delle sessioni dell’Assemblea Nazionale, Palazzo elle Convenzioni, a L’Avana, il giorno 24 del mese di dicembre 1996.

da Parlamento Cubano presa da Cubadebate

traduzione di Ida Garberi

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