La volontà del paese è che ci sia offerta nel mercato

«La volontà del paese è che ci sia offerta nel mercato e non dover porre regole nel commercio al minuto, anche se le circostanze obbligano a prendere misure congiunturali con il proposito d’evitare l’accaparramento e la speculazione, e favorire una distribuzione equa», ha segnalato Betsy Díaz Velázquez, la ministro del Commercio Interno, che ha informato su una serie di misure per regolare la vendita di prodotti alimentari selezionati per il mese di giugno.

«Questo mese, ha detto, si manterranno come prodotti controllati i chicheros, con un pro capite di distribuzione per persona di dieci once e le salsicce (wurstel) per composizione dei nuclei, con una frequenza trimestrale.

Si manterrà libera ma regolata la vendita del pesce, sino a cinque unità; del riso con cinque chili, dei fagioli con due chili e mezzo, del pollo sino a cinque chili – è proibita la vendita di casse di pollo – e s’incorpora la farina bianca, sino a due chili.

Nel caso del pesce, questo mese si venderà nelle province eccetto che nella capitale, in forma libera e regolata nella rete dei mercati ideali, allo stesso prezzo offerto a L’Avana di 20 pesos la libbra.

Anche i prodotti dell’igiene personale entrano in questa categoria e si offrono due unità di sapone per lavare, tre per il corpo, un dentifricio e un litro di detergente per persona.

La Ministro ha richiamato alla tranquillità perchè esistono mercati complementari che sono le catene di negozi dove c’è disponibilità.

«Anche se non sono gli stessi prezzi, questi prodotti sono controllati e ci sono quantità che permettono alla popolazione d’avere accesso e comprarli», ha aggiunto.

Díaz Velázquez ha commentato che nelle province si sta stimolando il lavoro con i prodotti alternativi nei centri d’elaborazione dell’industria alimentare e la pesca (crocchette, polpette, hamburger), che si distribuiranno nella rete delle macellerie, senza sussidio, come altre varianti per la popolazione.

Nel caso dei lavoratori indipendenti, potranno continuare a comprare i prodotti nei mercati designati per loro, grazie all’accredito che si riceve facendosi inserire nei registri d’annotazione.

Come novità s’incorporerà la vendita della farina bianca sino a dieci chili al mese e ai panettieri – pasticceri si alzerà l’offerta sino a cento chili.

«L’accredito si realizza con la tessera di lavoratore indipendente e con il suo codice NIT; e si darà priorità a quelle unità che hanno POS», ha segnalato la Ministro.

PRECISIONI

Vendita regolata: si realizza nella rete delle botteghe e nelle macellerie –canasta familiare e diete mediche– a prezzi di sussidio e si annota nel libretto di consegna per il suo controllo.

Vendita controllata-libera: si realizza nella rete delle botteghe e nelle macellerie a prezzi senza sussidio, e si vende secondo disponibilità . Si annota nel libretto per il suo controllo.

Vendita libera-regolata: si realizza nella rete di vendita libera –mercati industriali, mercati ideali e botteghe selezionate–, a prezzi senza sussidio; la vendita è libera, si regola la quantità massima per persona e non si annota nel libretto degli acquisti.

IN CIFRE

-19 prodotti alimentari formano la canasta familiare e le diete mediche per la vendita sussidiata

– 11138625 consumatori.

-125850 tonnellate di prodotti mensili si ripartono nelle botteghe e nelle macellerie.

– 1324850 diete mediche sono assegnate in tutto il paese.

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