Blocco vs salute

IL BLOCCO GENOCIDA DANNEGGIA LA SALUTE PUBBLICA CUBANA

 

La sanità pubblica cubana patisce gli effetti del blocco imposto dagli Stati Uniti. Le 62 specialità mediche che compongono il Consiglio Nazionale delle Società Scientifiche della Salute vengono danneggiate dal blocco economico imposto a Cuba dai successivi governi degli Stati Uniti.


La Sanità Pubblica cubana subisce gli effetti di questa politica a causa del suo impatto sulle contrattazioni all’estero, sul trasporto delle merci da luoghi lontani, che obbliga a trattare con intermediari e rincara il costo dei prodotti.

Il direttore del Consiglio Nazionale delle Società Scientifiche della Salute, il Dottore in Scienze Pedro Luis Veliz Martínez, ha affermato che gli Stati Uniti impediscono il commercio reale e proporzionale con Cuba e la sua salute pubblica.

Il dottore ha osservato che questa politica di blocco è ulteriormente inasprita perché l’amministrazione di Donald Trump cerca di scoraggiare gli investimenti e il commercio con Cuba mediante il Titolo III della legge Helms-Burton.

LA POLITICA GENOCIDA USA

“Lungi dal costruire ponti di amicizia, il governo di Trump costruisce muri e crea difficoltà tra le nazioni”, ha affermato il direttore del Consiglio Nazionale delle Società Scientifiche della Salute, il Dottore in Scienze Pedro Luis Veliz.

Il dottore ha chiarito che i prodotti nel mondo non sono realizzati nei paesi che esportano, si comprano i componenti da diverse parti, e Cuba non può acquistare un prodotto con un 10 percento di componenti degli Stati Uniti.

È un discredito internazionale per il paese settentrionale perché fa tutto a base di menzogne, di imposizioni ad altri paesi, e sarà isolato nel mondo, ha affermato Veliz Martínez.

Il dirigente ha detto che mentre il nostro paese sta aumentando il suo lavoro in tutto il mondo, gli Stati Uniti stanno cercando di rovesciare i governi e questo alla fine porterà a risultati nefasti.

NONOSTANTE IL BLOCCO, CUBA AVANZA NEL PROGRAMMA DI PROTEZIONE DELL’INFANZIA

 

Nonostante le restrizioni derivanti dal blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba, l’isola avanza oggi nei programmi per la protezione di bambini e degli adolescenti.

Così ha spiegato martedì 11 giugno 2019 la rappresentante permanente alterna di Cuba all’ONU, Ana Silvia Rodríguez, nella sessione annuale della giunta esecutiva del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF).

Sebbene l’assedio nordamericano sia stato rafforzato con la recente attivazione del Titolo III della legge Helms-Burton, il mio paese continua a compiere progressi nell’attuazione dell’Agenda 2030 e nella protezione della sua popolazione, in particolare dei più giovani, ha sottolineato.

La diplomatica ha anche fatto riferimento ai diritti dei bambini e degli adolescenti sanciti nella nuova Costituzione della Repubblica di Cuba, approvata il 10 aprile 2019.

Inoltre, la Rodríguez ha fatto riferimento ai risultati positivi del programma UNICEF nell’isola, i cui obiettivi sono conformi al Piano Nazionale di Sviluppo Economico e Sociale di Cuba fino al 2030.

Cuba ha riaffermato il proprio sostegno al lavoro dell’Unicef, un’agenzia delle Nazioni Unite impegnata nell’attuazione dell’agenda 2030 e nella promozione del benessere dei bambini del mondo, in particolare di quelli che vivono ancora in condizioni di povertà estrema.

Scritto da PL

http://cubasi.cu

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.