ONU: riconosciuto di nuovo il diritto di Portorico alla sua indipendenza

Il Comitato di Decolonizzazione ONU ha approvato per la tredicesima volta una risoluzione che riconosce il diritto di Portorico all’indipendenza, presentata da Cuba e patrocinato anche da Antigua y Barbuda, Bolivia, Nicaragua, Venezuela, Siria e Russia.

 

Il Comitato di Decolonizzazione della ONU ha approvato per la tredicesima volta una risoluzione che riconosce il diritto di Puerto Rico all’indipendenza.

Il documento presentato da Cuba e patrocinato anche da Antigua y Barbuda, Bolivia, Nicaragua, Venezuela, Siria e Russia, costituisce un significativo appoggio alla lunga storia di lotta del popolo portoricano per la sua emancipazione.

«È molto importante per il movimento indipendentista il riconoscimento nuovamente – delle Nazioni Unite della condizione coloniale di Portorico», ha affermato in una recentissima conferenza stampa il capo della missione dell’isola sorella in Cuba, Edwin González.

La risoluzione sollecita all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di riaprire il dibattito sul caso di Portorico e esorta gli Stati Uniti a permettere che i portoricani esercitino il loro diritto all’autodeterminazione.

González Velázquez ha espresso la sua preoccupazione per l’indurimento delle condizioni coloniali dell’Isola, dopo lo stabilimento della Giunta Federale di Controllo Fiscale, meccanismo perverso che limita sempre più l’autonomia per assumere decisioni in materia economica, finanziaria e di bilancio.

Sulla situazione del paese ha detto che non si tratta di un debito fatto dal popolo che non ha ricevuto alcun beneficio: non è stato usato per costruire opere sociali, né per generare nuovi posti di lavoro o per la salute o l’educazione: è denaro che è andato a finire nelle tasche dei poderosi, è servito a nutrire le arche dei rappresentanti del potere coloniale.

Il capo della missione portoricana ha ringraziato Cuba e l’appoggio permanente alla libera determinazione e indipendenza del popolo di Portorico, basato in un’amicizia assoluta e nelle profonde radici storiche di più di mezzo secolo d’esistenza che uniscono i due popoli.

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