Cuba – Angola

Il presidente dell’Angola, João Lourenço, è arrivato a Cuba domenica 30 giugno per iniziare una visita ufficiale con la quale si vogliono rinforzare le relazioni d’amicizia e la cooperazione bilaterale tra i due popoli.

Ieri il Presidente angolano ha reso omaggio nel Parco dei Patrioti Africani nella capitale cubana al padre fondatore e primo mandatario del suo paese, Agostinho Neto, e ai combattenti cubano morti in Angola, ed ha impartito una conferenza magistrale nell’Università de L’Avana.

Il distinto visitatore è stato ricevuto dal presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha visitato il centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia ed ha vistato la Zona Speciale di Sviluppo di Mariel. Inoltre ha incontrato gli studenti di questa fraterna nazionale che studiano nell’Isola.

Come parte della sua visita, sono stati firmati vari accordi in diversi settori d’interesse per il commercio e gli scambi bilaterali.

Nel contesto:

•Cuba e Angola mantengono relazioni da 40 anni, con un’ampia collaborazione in settori come la salute, la costruzione, l’educazione, la scienza e la tecnologia, l’agricoltura, la difesa e altro.

•In Angola prestano servizio circa 800 specialisti cubani della salute e 1.137 lavoratori dell’educazione.

•2.180 studenti angolani studiano attualmente nell’Isola

•Cuba ha diplomato 7.995 professionisti di questa nazione africana.

L’amicizia tra Africa e Cuba è tanto profonda quanto indistruttibile

 

La medaglia Ordine José Martí, la più alta decorazione concessa da Consiglio di Stato della  Repubblica di Cuba, è stata imposta ieri, lunedì 1 luglio, al presidente della Repubblica dell’Angola, João Manuel Gonçalves Lourenço, che a sua volta ha decorato  in nome del suo popolo e del suo Partito, con l’Ordine Agosthino Neto il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz; al Presidente dei  Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez; ai generali di Corpo d’Esercito Leopoldo Cintra Frías e Ramón Espinosa Martín, ministro y viceministro delle FAR, rispettivamente, e in titolo post mortem, il generale di brigata Raúl Díaz Argüelles.

Nella solenne cerimonia realizzata nel Palazzo della Rivoluzione nella capitale cubana, il segretario del Consiglio di Stato, Homero Acosta, ha risaltato che il Presidente angolano ha mantenuto con  esemplare dedizione e in stretta unità con il suo popolo e il suo Partito l’opera de Padre della sua nazione, Agosthino Neto, e che Cuba è stata onorata con la sua amicizia sin dai difficili anni della guerra in Angola, per cui l’assegnazione della medaglia Ordine José Martí è anche una mostra del rispetto e dell’amicizia del popolo cubano verso il popolo angolano.

João Lourenço ha assicurato che in questa forma «tutto il popolo viene decorato» e che la profonda relazione d’amicizia e solidarietà tra i nostri popoli è divenuta eterna da quando decisero insieme di difendere il cammino della libertà, ed ha anche ricordato che grazie al sacrificio del popolo cubano oggi l’Africa australe è una regione di pace, democrazia e giustizia sociale.

Il Presidente cubano ha ricordato che fu il Comandante in Capo Fidel Castro la prima personalità non africana che ricevette questa decorazione e che la relazione tra questo continente e Cuba  «è tanto profonda come indistruttibile».

Il Presidente cubano ha segnalato, tra le sfide comuni delle nostre nazioni, la difesa de diritto allo sviluppo, al benessere e alla giustizia sociale, alla salvaguardia della pace e alla sicurezza internazionale, ed ha ringraziato per la decorazione ricevuta in nome del popolo cubano.

«Nel crogiolo in cui è stata forgiata la nazionalità cubana: lì c’è l’Africa» ha sostenuto.


Il sangue di Cuba nell’indipendenza dell’Angola e la gratitudine eterna

Come parte della sua visita ufficiale nell’Isola, il Presidente dell’Angola, João Manuel Gonçalves Lourenço, ha incontrato alcuni combattenti internazionalisti cubani e insieme hanno commemorato quei tempi di lotta per l’indipendenza di questo paese africano.

05.07 – Il Presidente dell’Angola, João Manuel Gonçalves Lourenço, ha segnalato   durante un incontro con i combattenti internazionalisti cubani, l’eterna gratitudine del suo popolo per l’Isola.

Durante l’incontro  sono stati ricordati quei tempi di lotta per l’indipendenza di questo paese africano con il quale l’isola grande delle Antille ha una profonda relazione di amicizia, solidarietà  e cooperazione, che «è stata resa sacra ed eterna quando  i due popoli hanno sparso i loro prezioso sangue per difendere i più nobili ideali dell’essere umano : la libertà e il diritto di seguire il proprio destino, come ha detto il mandatario angolano.

Il presidente João Manuel Gonçalves Lourenço, che ha appena ricevuto la più alta decorazione della Repubblica di Cuba, ha segnalato che i due popoli «si unirono in un’alleanza indistruttibile e vinsero su tutti i fronti le poderose forze che cercavano d’impedire con l’aggressione e la guerra, l’affermazione dell’indipendenza dell’Angola, la liberazione della Namibia e del Sudafrica
dagli artigli del apartheid».

L’Operazione Carlota in Angola, dall’ agosto del 1975 a maggio del 1991, quando l’ultimo gruppo di combattenti ritornò, fu la risposta del Governo cubano alla richiesta d’aiuto del  leader storico del  Movimento per la Liberazione dell’Angola  (MPLA), Agostinho Neto, per l’aggressione perpetrata dal regime del apartheid sudafricano e dai suoi alleati interni ed esterni, per impedire l’indipendenza della nazione africana, sconfiggere il  MPLA e occupare il paese.

In tutte quelle missioni intervennero  385.908  cubani, e tra loro morirono 2 398 combattenti compiendo il loro dovere internazionalista.

Nessuno di loro andò alla ricerca di gloria personale, nè di ricchezza: li muoveva solo il desiderio d’essere utili, essere fedeli alla Rivoluzione ed essere all’altezza del tempo in cui toccò loro vivere.

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