Siamo in un momento fecondo della nostra nazione

«Noi abbiamo una collaborazione che dà un esempio al mondo e il nostro popolo è orgoglioso del suo lavoro qui» ha detto il membro della segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista e capo del suo Dipartimento Ideologico, Víctor Gaute, ai dirigenti delle missioni cubane in Venezuela.

«Siamo in un momento fecondo della nostra nazione, di resistenza, per affrontare e vincere qualsiasi situazione straordinaria che si potrà presentare e continuare ad andare sempre avanti», ha detto il membro della segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista e capo del suo Dipartimento Ideologico, Víctor Gaute, ai dirigenti delle missioni cubane in Venezuela e ai collaboratori del distretto della capitale in un incontro sostenuto con i delegati dell’Isola al XXV Foro di Sao Paulo, appena realizzato a Poi ha sostenuto che questo è un richiamo fatto dal nostro Presidente Miguel Díaz-Canel, quando nel Forum ha affermato: «Andiamo per fare di più», ed ha precisato che questa decisione necessita di un’analisi individuale nella quale ognuno interiorizzi la parte che gli corrisponde, riferendosi al carattere collettivo dell’opera prospera e sostenibile che vogliamo edificare.

In una altro momento del suo intervento ha sottolineato che: «Noi abbiamo una collaborazione che è un esempio per il mondo e il nostro popolo si sente orgoglioso del suo lavoro qui, e questo è un impegno più forte per tutti voi», e ha fatto i suoi complimenti per i successi ottenuti nell’importante impegno di continuare ad operare con il bravo popolo venezuelano e il suo governo costituzionale, difendendo le bandiere della sovranità e la solidarietà.

Víctor Gaute ha definito l’attuale contesto in cui operano circa 21000 collaboratori cubani come uno scenario carico di complessità e propizio per rinforzare la formazione tecnico professionale e incrementare la preparazione ideo-politica dei collettivi, quale strumento imprescindibile per ottenere un equilibrio che permetta d’assumere dignitosamente i compiti affidati alle 11 missioni che ripartiscono amore nell’ampia geografia di questa fraterna nazione.

Nell’incontro, Julio César García, membro del Comitato Centrale del Partito e capo dell’Ufficio d’Attenzione alle Missioni, ha offerto ai visitatori una dettagliata informazione sulla marcia dei differenti programmi in cui è impegnata la collaborazione cubana, che diventano argomenti molto forti per i benefici che apportano alle persone più vulnerabili, sufficienti per avallare la decisione di continuare ad accompagnare il governo costituzionale e il popolo della   fraterna Repubblica sudamericana, sostenuta dal Presidente Díaz-Canel nel suo discorso nel Forum, quando ha detto: «Nessuna miglior tribuna di questo Forum per ratificare che Cuba non rinuncerà nè tradirà mai i sui principi, nè il Venezuela».

Qui vediamo, come verità indiscutibile del valore di questa cooperazione, il funzionamento di 15000 gruppi di base di salute, di 571 Centri di Diagnosi Integrale, con 56 punti per la chirurgia in funzione; 586 sale di riabilitazione, quattro ospedali, includendo il materno – infantile recentemente inaugurato in Amazzonia e i 18 centri oculistici della Missione Miracolo, con tre milioni d’interventi chirurgici gratuiti già eseguiti.

Ci sono moltissimi altri esempi in questo settore e in altri, che contribuiscono al benessere sociale, inerenti solo ai governi che pongono il popolo tra le priorità e i cui progetti benefattori sono sempre attaccati e vilipesi dall’impero e dai suoi alleati, anche se la verità s’impone sempre.

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