«Nonostante l’indurimento del blocco, la Commissione Economica per L’America Latina e i Caraibi (Cepal) pronostica che l’economia cubana non calerà nel 2019 e stima una crescita dello 0,5 %, simile a quella della regione.
«Continuiamo con la messa a fuoco di migliorare la qualità della vita del popolo, la cosa veramente importante», ha detto Alejandro Gil Fernández, ministro d’Economia e Pianificazione (MEP), dal suo account nella rete sociale Twitter, e questo riafferma le proiezioni dell’economia cubana per quest’anno e nello stesso tempo convalida una gestione del Governo impostata verso un futuro prospero e soprattutto possibile.
Secondo la relazione annuale Studio Economico dell’America Latina e dei Caraibi 2019, fatto conoscere di recente a Santiago del Cile, si spera che quest’anno la crescita economica della regione mantenga una traiettoria discendente per via di «un contesto internazionale con maggiori incertezze e complessità e un debole comportamento dell’investimento, le esportazioni e il consumo».
Nel mezzo di questo ambiente, Cuba, come ha informato Gil Fernández durante il Terzo Periodo Ordinario di Sessioni del Parlamento, ha ratificato la sua strategia economica indirizzata a difendere la produzione nazionale, differenziare e incrementare le esportazioni, sostituire le importazioni, fomentare i vincoli produttivi, rinforzare l’impresa statale, avanzare nella sovranità alimentare, potenziare lo sviluppo locale e rendere concreta la politica della casa, ponendo la scienza in funzione della soluzione di questi problemi.
Ricordiamo che alla fine del 2018 l’economia aveva mostrato una crescita del PIL (Prodotto Interno Lordo) a prezzi costanti del 2.2%, superiore al 1.2% stimato, al di sopra delle restrizioni finanziarie affrontate per via del blocco e alle entrate per esportazioni – soprattutto il turismo e il nichel – minori al previsto.
Questi risultati sono stati influenzati con incrementi sperimentati nella costruzione, la salute pubblica, l’agricoltura, l’allevamento del bestiame e la silvicultura.
Nel primo semestre del 2019, anche se il sentiero è sempre in salita, si è avanzato e sono state realizzate produzioni essenziali per il paese.
Sono state realizzate al disopra del previsto le esportazioni dei servizi medici, del tabacco, rum, aragoste, succhi concentrati e frutta fresca, così come il carbone, tra le varie voci, ha detto il titolare de MEP.
Le importazioni di alimenti umani e animali hanno sperimentato una determinata stabilità e si è riusciti a far sì che il pagamento dei debiti superi i nuovi crediti, cosa imprescindibile per fermare la spirale dell’indebitamento.
«Le misure approvate per fomentare l’economia, ha sottolineato ancora Alejandro Gil, propiziano un ambiente più favorevole per approfittare delle potenzialità interne e superare con successo l’assedio al quale siamo sottoposti dal Governo degli Stati Uniti, che non potrà mai piegarci».