Intervista a Gabriel Aguirre, la verità contro il blocco economico

di Geraldina Colotti

Al termine del suo recente viaggio in Italia, durante il quale ha alzato la voce del Venezuela contro la manipolazione mediatica, abbiamo intervistato Gabriel Aguirre, segretario generale del Comité de Solidaridad Internacional (COSI).

Cos’è il Comité de Solidaridad Internacional e qual è la sua storia?

Il COSI, un’organizzazione fondata nel 1971 a seguito delle diverse lotte del popolo venezuelano nella solidarietà internazionalista, è la sintesi dei diversi processi di mobilitazione e agitazione in difesa delle cause più giuste. Alcuni momenti importanti della storia del movimento internazionale di solidarietà del popolo venezuelano risalgono alle diverse azioni di protesta dei lavoratori venezuelani contro la fornitura di petrolio venezuelano alle principali potenze imperialiste che hanno portato avanti la seconda guerra mondiale.

Alcuni altri episodi di quella storia sono legati alla campagna nazionale condotta per impedire al Venezuela di inviare soldati nella guerra di Corea nel 1950, oppure alle azioni per raccogliere 1 bolivar per la Sierra Maestra, a sostegno della Rivoluzione cubana. Allo stesso modo, ricordiamo l’operazione Van Troi, un evento senza precedenti nella solidarietà internazionalista, in cui un gruppo di combattenti in Venezuela ha sequestrato il tenente colonnello Smolen, addetto militare dell’ambasciata americana in Venezuela al fine di impedire l’esecuzione del giovane vietnamita Nguyen Van Troi, che è stato condannato a morte in difesa della sovranità durante la guerra in Vietnam.

Potremmo mettere in evidenza molte altre azioni ardite e internazionaliste del popolo venezuelano. Il COSI è stata un’organizzazione che ha ereditato e rinnovato in modo permanente ognuna di queste lotte. Nel 1973, il COSI si è unito al World Peace Council, il Consiglio Mondiale per la pace, un’organizzazione che è stata storicamente all’avanguardia nella lotta per una pace con giustizia sociale.

Qual è stato lo scopo di questo tuo viaggio in Italia?

Nell’ambito delle varie iniziative internazionali promosse dal COSI per il rafforzamento e l’ampliamento della solidarietà internazionale, abbiamo visitato la zona di Milano, rispondendo a un invito organizzato dal Comitato contro la guerra, un’organizzazione che fa parte del Consiglio Mondiale per la pace. Abbiamo incontrato diverse organizzazioni, partiti e movimenti politici e sociali in Italia, per denunciare l’aggressione imperialista che si sta verificando oggi contro il Venezuela, la minaccia della guerra contro il nostro paese e il criminale blocco economico-finanziario.

È proprio in Italia che 27 pazienti hanno aspettato invano il trapianto di midollo osseo, un trattamento che è stato pagato dalla PDVSA attraverso accordi internazionali.

A seguito del blocco contro il paese, i fondi del Venezuela destinati al pagamento del trattamento dei pazienti, sono stati bloccati dalla banca portoghese Novo Banco che ha trattenuto oltre 1,3 miliardi di dollari. In questo senso, i nostri obiettivi sono quelli di dire la verità sull’aumento dell’aggressione contro il nostro popolo, l’imposizione di misure unilaterali coercitive contro il paese e il loro impatto sulla vita dei venezuelani, per riunire tutte le forze progressiste e antimperialiste nella solidarietà con il Venezuela.

Qual è la situazione in Venezuela?

Il Venezuela è stato un paese sottoposto per 20 anni a una sistematica aggressione da parte dell’imperialismo USA e dei suoi alleati europei, queste aggressioni sono passate da colpi di stato, ai sabotaggi alla principale industria del paese, al petrolio, alle azioni di guerra eseguite da mercenari e terroristi, ai tentativi di assassinio, fino ad arrivare alla minaccia della guerra militare e, recentemente, all’imposizione di un criminale blocco economico-finanziario contro il paese. Tutte queste azioni fanno parte del poliedrico piano dell’imperialismo, che si sviluppa a livello politico, economico, diplomatico e persino militare. Hanno come obiettivo principale il controllo della principale riserva petrolifera del mondo e quello di dare un duro colpo all’immaginazione collettiva dei popoli che lottano per la loro liberazione. Nonostante le dure conseguenze del blocco sul popolo venezuelano, la resistenza e la capacità di affrontare l’aggressione sono indomabili.

Cosa fare per sviluppare un nuovo internazionalismo?

Nel COSI, abbiamo il compito di avanzare in un potente lavoro ideologico con il popolo venezuelano, per smascherare e spiegare le azioni criminali che l’imperialismo esegue in tutte le parti del mondo, dove i popoli difendono la loro sovranità e indipendenza. Dobbiamo mostrare il carattere geurrafondaio e genocida di queste azioni, nonché la necessità di combattere l’imperialismo in ogni angolo del mondo. Sapere che l’imperialismo non può essere sconfitto da un solo popolo, deve spingere a uno sforzo collettivo in cui gli operai, i contadini, il movimento popolare si uniscano in una grande ribellione contro il capitale, per sconfiggere i venti di guerra e conquistare una pace stabile e durevole.

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