Un rapporto dell’Agenzia Venezuelana di Notizie ha informato che il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha esteso per altri 90 giorni la licenza che permette a questa impresa di continuare le sue operazioni sino al 20 gennaio del 2020.
Questa licenza apporta benefici anche alle imprese Halliburton, Schlumberger, Bake e Weatherford.
Nel gennaio scorso, gli USA hanno sanzionato Petróleos del Venezuela S.A (Pdvsa) come parte delle misure coercitive e unilaterali implementate nel blocco che dal 2018 è stato indurito con il fine di far collassare l’economia, destabilizzare il paese e provocare l’abbandono forzoso del presidente costituzionale, Nicolás Maduro.
Da allora la Chevron è una delle poche firme del settore restate nel paese, ma sino ad ora aspettava che la licenza fosse rinnovata.
Il portavoce della Chevron, Ray Forh, saputa la notizia, ha indicato che la compagnia ha l’obiettivo di mantenere le operazioni commerciali di base nel paese sudamericano e appoggiare le ottomila persone che lavorano nell’istituzione, fatto su cui la gerenza dell’impresa ha insistito tutto il tempo.
Inoltre si è saputo che la raffineria europea Nynas ha sospeso i suoi acquisti di grezzo venezuelano di fronte al problema d’essere sanzionata o anche d’affrontare un processo giudiziario per negoziare con lo Stato Bolivariano.
La firma, opera con raffinerie specializzate in Svezia, Germania e Inghilterra soprattutto per la produzione d’asfalto e da gennaio stava operando con una licenza speciale.
Le indicazioni del Dipartimento del Tesoro, non autorizzano la raffinatrice o sue filiali a realizzare “transazioni o altro,relazionate con la l’acquisto di petrolio o prodotti derivati d’origine venezuelana, direttamente o indirettamente