Incontro Antimperialista di Solidarietà, per la Democrazia e contro il Neoliberalismo

Il cancelliere di Cuba, Bruno Rodriguez, ha appoggiato oggi per un migliore e maggiore uso delle reti sociali da parte dei movimenti sociali e popolari, della sinistra e delle forze progressiste, nella difesa dei loro popoli.


Davanti ai più di mille delegati di 95 paesi nell’Incontro Antimperialista di Solidarietà, per la Democrazia e contro il Neoliberalismo che è iniziato questo venerdì in questa capitale, ha considerato necessaria la comunicazione, l’organizzazione politica e digitale delle masse escluse e sfruttate.

“Non possiamo darci il lusso di dare uno spazio all’avversario, che usa tutte le armi”, ha affermato il capo della diplomazia dell’isola.

Ha ricordato che l’uso ostile delle reti sociali ha contribuito alla sconfitta elettorale di progetti di sinistra, progressisti e popolari.

Ha denunciato che attualmente compiono il furto dei contenuti e dei dati digitali di informazione e conoscenza, ed ha riferito che l’80% dell’informazione elettronica passa per qualche nodo degli Stati Uniti.

Ha anche affermato che l’America Latina è la regione più disuguale del pianeta ed è la più dipendente degli Stati Uniti nel traffico dei dati digitali, come quella di maggiore ritardo nella produzione di contenuti locali, benché sia leader nella quantità di internauti nelle reti.

“Nove di ogni 10 latinoamericani hanno telefoni mobili; il 57% delle persone che hanno difficoltà per ottenere cibo è in Facebook ed in WhatsApp; il 51% di quelli che non hanno acqua potabile usa le reti sociali”, ha sentenziato il cancelliere cubano.

D’altra parte, ha assicurato che con la campagna elettorale presidenziale negli Stati Uniti è possibile un incremento delle ostilità di questo paese settentrionale verso l’isola, con misure addizionali del bloqueo.

“Si avvicinano tempi difficili in cui gli sforzi di tutti di fronte all’aggressione statunitense saranno decisivi e possibilmente determinanti”,  ha detto il ministro cubano di Relazioni Estere.

Rodriguez ha aggiunto che c’è una connessione “tenebrosa” tra la lobby anti-venezuelana, la tradizionale anti-cubana ed il macchinario politico repubblicano che favorisce il rafforzamento del cerchio economico, commerciale e finanziario contro l’isola.

Allo stesso modo, ha puntualizzato che la squadra di politica estera e sicurezza della Casa Bianca è la più reazionaria, corrotta, guerrafondaia e provocatoria, che si sia visto nelle ultime decadi, fatto che raddoppia il pericolo per la pace in America Latina e nel resto del mondo.


Incontro Antimperialista di Solidarietà, per la Democrazia e contro il Neoliberalismo

 

Il ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla,  intervenendo nell’ apertura dell’ Incontro Antimperialista di Solidarietà, per la Democrazia e contro i Neoliberalismo, nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, con la presenza di circa 1.200 delegati di 50 paesi, ha detto che: «In questa sala si sente l’espressione profonda delle  lotte dei nostri popoli».

Nella giornata inaugurale  il Cancelliere cubano  ha affermato che :«L’attuale Governo statunitense incrementa l’ingerenza nei temi  dei nostri Stati», ed ha avvisato : «Sento il dovere di dirvi che stanno arrivando  tempi difficili nei quali gli sforzi di tutti saranno decisivi e determinati ».

Di fronte alla politica ostile degli Stati Uniti contro Cuba, il ministro  delle Relazioni Estere ha detto che il governo di questo paese incorre in violazioni dei Diritti Umani di cubane e cubani ed ha anche sferrato una campagna d’aggressione contro la cooperazione medica che l’Isola offre ai più necessitati.

«Ringraziamo per la solidarietà che voi offrite di fronte a questa aggressione contro il nostro popolo che resiste e resisterà sino alle ultime conseguenze».

Inoltre ha assicurato che Cuba non tradirà mai i suoi principi e accompagnerà il Venezuela e la sua Rivoluzione Bolivariana, lo Stato Plurinazionale della Bolivia, il sandinismo del Nicaragua; difenderà l’applicazione degli accordi di pace in Colombia, continuerà ad esigere la libertà dell’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, la decolonizzazione di Puerto Rico e la sovranità dei popoli palestinese e saharaui, e starà a lato di coloro che lottano per  il loro diritti come fanno oggi  Ecuador, Cile e Haiti.

Fernando González Llort, presidente dell’Istituto Cubano d’Amicizia con i Popoli ha ricordato ai partecipanti che «In questa sala Fidel disse se avesse dovuto  venire una seconda volta nel Granma lo avrebbe fatto con i movimenti sociali a bordo», ed ha ricordato che nei corridoi del Palazzo delle Convenzioni  vari dei presenti « avevano scambiato idee ed elaborato proposte per sbaragliare l’Alca e vincemmo».

Precisazioni

Dal 2015 sono stati registrati passi indietro soprattutto per quel che riguarda la povertà estrema.

Contesto regionale di bassa crescita economica e profonde trasformazioni demografiche nel mercato del lavoro.

La povertà e l’esclusione colpiscono in maniera sproporzionata bambini, bambine, adolescenti e giovani, le donne in età riproduttiva, le persone indigene e afrodiscendenti.

Aumento del tasso di disoccupazione e interruzione del processo di formalizzazione del lavoro.

In termini assoluti e relativi, i livelli delle spese sociali della regione sono significativamente inferiori a quelli che presentano i  paesi dell’Organizzazione di Cooperazione e Sviluppo Economico e dell’Unione Europea.

Persistono grandi sfide di finanziamento delle politiche sociali.


 

Maduro: «Il tempo storico delle idee antineoliberali è arrivato»

 

Si è concluso ieri a Cuba l’incontro antimperialista di solidarietà, per la democrazia e contro il neoliberismo. Un evento che ha potuto contare sulla presenza di numerosi esponenti politici della regione sudamericana. Tra questi il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro, che tenuto un apprezzato intervento.

Di seguito un significativo stralcio:

«Una nuova configurazione geopolitica inizia a vedersi nella regione, una nuova ondata rivoluzionaria sta sorgendo che ci conduce verso una nuova fase di lotta e costruzione di un nuovo mondo.

Emergono tre fronti di resistenza: il fronte di resistenza ALBA; il Fronte progressista con tre grandi paesi come Messico, Argentina e Uruguay; e il terzo e più importante, il Fronte di resistenza popolare che sta combattendo per le strade del continente.

È nostro invito lavorare instancabilmente per articolare, riunire, unire questi fronti di battaglia, superare il ricatto e i miti che cercano di dividerci.

Solo in questo modo possiamo liberarci dal neoliberismo e dal dominio imperialista.

Il tempo storico delle idee antineoliberali è arrivato».

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