Consiglio delle Chiese di Cuba contro il blocco

L’Assemblea degli Studi del Consiglio delle Chiese di Cuba (CIC) riunita nel Seminario Evangelico di Teologia di Matanzas, ha emesso una dichiarazione contro il blocco USA in cui segnala che tra le principali vittime c’è la famiglia cubana.


Oggi vediamo con dolore come il nostro popolo, le nostre famiglie, le nostre congregazioni, sono colpite dalle misure che induriscono il blocco economico, commerciale e finanziario imposto illegalmente al nostro paese, riferisce il documento.

Antonio Santana Hernández, presidente del CIC, ha letto la dichiarazione ed ha definito “un’aberrazione” la politica ostile USA contro Cuba ed ha segnalato che questa provoca una condanna quasi unanime della comunità internazionale.

«Ringraziamo Dio, le chiese e tutti i nordamericani che ogni giorno lottano e mostrano la loro solidarietà con la nostra Patria e ugualmente riconosciamo che lo stesso popolo degli Stati Uniti viene privato dei suoi diritti, proibendo una relazione aperta e d’arricchimento in tutte le sfere», segnala la dichiarazione.

Il Consiglio delle Chiese di Cuba ha espresso esplicitamente in un messaggio un richiamo alla pace indirizzato alla comunità internazionale, alle chiese, ai movimenti ecumenici e alle controparti negli Stati Uniti, perché accompagnino il popolo della nazione dei Caraibi per promuovere la fine del blocco.

Joel Ortega Dopico, segretario esecutivo del CIC, ha valutato che le misure dell’amministrazione Trump danneggiano tutte le sfere della vita: economia, salute, sport, cultura, educazione e altro.

I partecipanti all’incontro riuniti nel Seminario, fondato nel 1946, hanno sottolineato l’urgenza di difendere oggi più che mai e nonostante tutte le difficoltà, i valori caratteristici del popolo cubano, come la solidarietà.

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