Tania Bruguera ed il burattinaio fallito

Quello che non succederà a Cuba: Tania Bruguera e il burattinaio fallito 

R. Antonio Capote https://eladversariocubano.wordpress.com

sharp_golpeIl serbo Srdja Popovic, leader di OTPOR, dichiara nel documentario ‘Come iniziare una rivoluzione’: “quando Bob Helvey ci ha insegnato la politica dell’azione nonviolenta di Gene Sharp sono rimasto stupito … abbiamo imparato come si distruggono i pilastri di appoggio che sostengono un governo”. Una delle tesi dell’ex colonnello, veterano del Vietnam Bob Helvey, il jujitsu politico, raccomanda occupare le pubbliche piazze, organizzare marce, concerti musicali, azioni plastiche, ecc, per provocare l’azione delle forze di sicurezza.

sharp1Realmente la strategia dei servizi speciali USA, mira ad inquinare i movimenti giovanili e studenteschi, convertendoli in ONG amministratrici di risorse per la sedizione provenienti da IRI, NED, l’USAID, etc. Subordinandoli a queste organizzazioni e istituzioni potenti, compromettendoli con livelli crescenti di violenza.

Nel caso di Cuba si proponevano la necessità di fabbricare, prima i leader dei futuri movimenti e dopo creare quei movimenti di fronte alla non-esistenza di gruppi “oppositori” con base e prestigio sociale; un esempio di ciò è stato il progetto Genesis che includeva un vasto piano di borse di studio per formare i leader del cambiamento. Questo piano è terminato nel più completo fallimento.

I viaggi di “leader” giovanili negli USA, Serbia, Spagna, Italia, Polonia, Germania, Norvegia è un altro mezzo utilizzato; nei loro viaggi sono istruiti in tattiche per ostacolare il traffico pedonale e veicolare, creare caos e disordini, intimidire , fare propaganda attiva etc.

Nel 2004, Srda Popovic e Slobodan Dinovic, due dei principali leader di OTPOR, creano il “Centro per l’Azione e la Strategia Nonviolenta Applicata” (CANVAS), attraente e redditizio affare finanziato dal governo USA.

sharp2Grazie al sostegno economico dell’ “Istituto Nord Americano per la Pace”, il “Centro Internazionale per i Conflitti Non Violenti” (ICNC) e di Freedom House, pubblicano un libro ‘Lotta nonviolenta’: I 50 punti cruciali, che diventano la “Bibbia” dei movimenti, sedizioni e di terrore, nei paesi arabi e in America Latina, anche più dei manuali di Gene Sharp, Bob Helvey, e Ackerman.

CANVAS ha attivisti in più di 100 paesi. Alcuni dei suoi attivisti hanno visitato Cuba, al fine di promuovere il loro “business” tra i mercenari del patio.

Tra i 50 punti cruciali di una lotta – che ha molto poco di nonviolenza, vediamo solo i casi più recenti di Ucraina e Venezuela – c’è l’uso di azioni artistiche di vario genere, in spazi non autorizzati, spazi che richiedono permessi speciali, luoghi di complessa struttura per la sicurezza, consigliano di occupare siti collegati a istituzioni governative, studiare bene le leggi del paese e cercare punti di conflitto, pianificare le azioni tenendo conto di questo elemento fondamentale, vale a dire, proporre la violazioni delle leggi per promuovere lo scontro.

sharp3Per questo è venuta Tania Bruguera, su questo contavano i suoi contrattisti, i suoi promotori, perciò selezionarono Piazza della Rivoluzione, perciò l’artista ha rifiutato, ripetutamente, di utilizzare gli spazi offerti dal Consiglio Nazionale delle Arti Plastiche, né fabbriche, né scuole, né gallerie, né università, Piazza della Rivoluzione o nulla.

La Piazza della Rivoluzione è un luogo emblematico, è un simbolo di lotta e resistenza, è un’icona dello scontro di un progetto alternativo contro potere egemonico mondiale del capitalismo, ma inoltre in essa hanno le loro sedi importanti istituzioni statali, politiche, culturali ecc, per cui ci sono leggi che regolano le azioni che lì si possono eseguire come esistono in tutte le parti del mondo.

Nelle vicinanze di Buckingham Palace, per esempio, una donna fu arrestata, nel novembre 2003, per aver protestato contro George W. Bush… non stava esercitando il suo diritto alla libertà di espressione? sì, ma stava violando le leggi, da allora si sono rafforzati i regolamenti e le misure per proteggere il luogo.

Alla Casa Bianca e dintorni ci sono severe misure e regolamenti di sicurezza, normative che stabiliscono a che ora, quante persone e per quanto tempo possono rimanere in prossimità del luogo. Non è consentito a nessuno, senza autorizzazione, stare davanti alla Casa Bianca, al farlo sarebbe subito arrestato, esempi di azioni violente di polizia contro i manifestanti, in gruppi o isolati, di fronte a questo sito simbolico abbondano.

Tania Bruguera e i suoi patrocinatori hanno cercato di violentare, con tutte le cattive intenzioni del mondo, le leggi cubane che riguardano l’uso dei luoghi pubblici, in particolare le misure e normative che consentano l’uso di Piazza della Rivoluzione per le attività di qualsiasi tipo; se la sua vera intenzione era di promuovere la sua arte, che miglior luoghi di quelli gentilmente offerti dal Consiglio Nazionale delle Arti Plastiche, pur sapendo in anticipo le subdole intenzioni  di Tania Bruguera, o le migliaia di spazi esistenti nel paese in cui non è necessaria la precedente autorizzazione da alcuna autorità.

Se guardiamo bene lo sviluppo degli eventi, si trattava di un piano grossolano, ispirato alla strategia dei Golpe Morbidi, pagato dagli stessi signori, ma maldestramente pianificato e peggio eseguito; l’inettitudine del piano si basa sull’ignoranza della realtà del paese, da qui il suo fallimento, non è diretta contro una dittatura, ma contro un paese democratico,  molto più democratico di quello in cui vivono gli autori del piano, molto più libero, molto più giusto.

Personaggi riciclati della controrivoluzione furono portati alla luce per la concertazione mediatica, Orlando Luis Pardo e altri sono stati presi dal baule dal burattinaio per tirare i fili che si sono aggrovigliati e contorti davanti alla verità della Rivoluzione cubana, che ha agito nel rispetto della legge e la giustizia.

Il piano supportato da tutti i media della controrivoluzione e i mezzi di comunicazione di massa transnazionali: El Nuevo Herald, Café Fuerte, TV e Radio Martí, il Diario de Cuba, Cubanet, Cubaencuentro.com, 14ymedio.com, El Mundo, El Pais, o l'”indipendente” BBC Mundo, tra gli altri, è fallito, perché oltre alla sua grossolana esecuzione dimostra disperazione, mostra la mano del burattinaio, una mano che trema perché è finito il suo tempo, perché teme la battaglia delle idee, perché teme la cultura alternativa che Cuba costruisce; è un piano provocatorio che ha cercato di oscurare le vie della coesistenza che cominciano a sgombrare Cuba e gli Stati Uniti, un cammino lungo e difficile, in cui gli scenari di lotta si pongono sul terreno della cultura e delle idee. Nulla di più temono i dinosauri di Miami e l’estrema destra imperiale.

Lo que no pasará en Cuba: Tania Bruguera y el frustrado titiritero

Raúl Antonio Capote
 
 El serbio Srdja Popovic, líder de OTPOR, declara en el documental Cómo iniciar una revolución : “cuando Bob Helvey nos enseñó la política de la acción no violenta de Gene Sharp me quedé maravillado… aprendimos cómo se destruyen los pilares de apoyo que sostienen a un gobierno”. Una de las tesis del ex coronel, veterano de Vietnam Bob Helvey, el jiu-jitsu político, recomienda ocupar las plazas públicas, organizar marchas, conciertos de música, acciones plásticas, etc, para provocar la acción de las fuerzas de seguridad.
 
 Realmente la estrategia de los servicios especiales estadounidenses, apunta a bastardear los movimientos juveniles y estudiantiles, convirtiéndolos en ONG administradoras de recursos para la sedición provenientes del IRI, NED, USAID, etc. Subordinándolos a estas organizaciones e instituciones poderosas, comprometiéndoles con niveles cada vez mayores de violencia.
 
 En el caso de Cuba se plantearon la necesidad de fabricar, primero a los líderes de los futuros movimientos y luego crear esos movimientos ante la no existencia de grupos “opositores” con base y prestigio social, un ejemplo de eso fue el proyecto Génesis que incluía un amplio plan de becas pata formar líderes de cambio. Este plan ha terminado en el más lamentable fracaso.
 
 Los viajes de “lideres” juveniles a EE.UU, Serbia, España, Italia, Polonia, Alemania, Noruega es otro medio utilizado, en sus recorridos se les instruye en tácticas para obstruir el tránsito peatonal y vehicular, generar caos y zozobra, intimidar, hacer propaganda activa etc.
 
 En 2004, Srda Popovic y Slobodan Dinovic, dos de los máximos dirigentes de OTPOR, crean el “Centro para la Acción y la Estrategia No Violenta Aplicada” (CANVAS), atractivo y productivo negocio financiado por el Gobierno de los EE.UU
 
 Gracias al apoyo económico del “Instituto Norteamericano para la Paz”, el “Centro Internacional para el Conflicto No Violento” (ICNC) y de Freedom House, publican un libro Lucha no violenta: Los 50 puntos cruciales, que se convierte en la “Biblia” de los movimientos, sediciosos y de terror en los países árabes y en América Latina, tanto o más que los manuales de Gene Sharp, Bob Helvey, y Ackerman.
 
 CANVAS tiene activistas de más de 100 países. Algunos de sus activistas han visitado Cuba con el fin de promover su “negocio” entre los mercenarios del patio.
 
 Entre los 50 puntos cruciales de una lucha, -que tiene bien poco de no violencia-, veamos solo los casos más recientes de Ucrania y Venezuela, está el uso de acciones artísticas de diversos tipos, en espacios no autorizados, espacios que requieren permisos especiales, lugares de compleja estructura de seguridad, recomiendan ocupar sitios vinculados a instituciones gubernamentales, estudiar bien las leyes del país y buscar los puntos de conflicto, planear las acciones teniendo en cuenta este elemento fundamental, o sea, proponen violar la leyes para promover el enfrentamiento.
 
 A eso venía Tanía Bruguera, con eso contaban sus contratistas, sus promotores, por eso seleccionan la Plaza de la Revolución, por eso la artista se niega una y otra vez a usar los espacios que le ofrece el Consejo Nacional de las Artes Plásticas, ni fábricas, ni escuelas, ni galerías, ni universidades, la Plaza de la Revolución o nada.
 
 La Plaza de la Revolución es un lugar emblemático, es un símbolo de lucha y resistencia, es un ícono del enfrentamiento de un proyecto alternativo contra el poder hegemónico mundial del capitalismo, pero además en ella tienen sus sedes, importantes instituciones estatales, políticas, culturales, etc, por lo tanto hay leyes que regulan las acciones que allí se pueden ejecutar como existen en todas partes del mundo.
 
 En los alrededores del Palacio de Buckingham, dónde, por ejemplo, una mujer fue detenida en noviembre del 2003, por protestar contra George W.Bush, ¿No estaba ella ejerciendo su derecho a la libertad de expresión?, sí, pero estaba violando las leyes, desde entonces se han reforzado las regulaciones y medidas para proteger el lugar.
 
 En la Casa Blanca y sus alrededores existen rigurosas medidas y regulaciones de seguridad, regulaciones que establecen a qué hora, cuantas personas y que tiempo pueden permanecer en las cercanías de la lugar. No se le permite a cualquiera, sin autorización, plantarse ante la Casa Blanca, de hacerlo sería detenido de inmediato, ejemplos de acciones violentas de la policía contra manifestantes en grupos o aislados frente a ese simbólico recinto sobran.
 
 Tania Bruguera y sus patrocinadores intentaron violentar con toda la mala intención del mundo, las leyes cubanas en torno el uso de los lugares públicos, en especial las medidas y regulaciones que permiten el uso de la Plaza de la Revolución para actividades de cualquier clase, si su intención verdadera hubiera sido promover su arte, qué mejores lugares que los ofrecidos gentilmente por el Consejo Nacional de las Artes Plásticas, a pesar de conocer de antemano las taimadas intenciones de Tania Bruguera, o los miles de espacios existentes en el país donde no es necesaria autorización previa de ninguna autoridad.
 
 Si atendemos bien al desarrollo de los acontecimientos, fue un plan burdo, inspirado en la estrategia del Golpe Suave, pagado por los mismos señores, pero chapuceramente planeado y peor ejecutado, la torpeza del plan se basa en el desconocimiento de la realidad del país, de ahí su fracaso, no está dirigido contra una dictadura sino contra un país democrático, mucho más democrático que el que viven los autores materiales del plan, mucho más libre, mucho más justo.
 
 Personajes reciclado de la contrarrevolución fueran sacados a a luz para la concertación mediática, Orlando Luis Pardo y otras fueran sacados del baúl por el titiritero pata mover los hilos que se enredaron y torcieron, ante la verdad de la Revolución cubana, que actuó dentro de la legalidad y la justicia.
 
 El plan apoyado por todos medios de la contrarrevolución y los medios masivos de comunicación transnacionales: El Nuevo Herald, Café Fuerte, TV y Radio Martí, el Diario de Cuba, Cubanet, CUBAENCUENTRO.com, 14ymedio.com, El Mundo, EL PAÍS, o el “independiente” BBC Mundo, entre otros, fracasó, porque además su burda ejecutoria demuestra desesperación, enseña la mano del titiritero, una mano que tiembla porque se acabó su tiempo, porque teme al combate de las ideas, porque teme a la cultura alternativa que Cuba construye, es un plan provocador que pretendió oscurecer los caminos de coexistencia que comienzan a desbrozar Cuba y los EE.UU, un camino largo y difícil, donde el escenario de lucha se plantea en el terreno de la cultura y las ideas. A nada temen más los dinosaurios de Miami y la ultraderecha imperial.

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