Nessuno come i nostri lavoratori

Ulises Guilarte de Nacimiento, membro del Burò Politico del Partito e segretario generale della CTC ha detto che nessuno come i nostri lavoratori può proporre soluzioni e approfittare al meglio le risorse disponibili, perché sono loro quelli che si trovano nei luoghi dove si produce.

Pinar del Río – Di fronte al’indurimento del blocco contro il nostro paese imposto dal governo degli Stati Uniti, non c’è impegno più importante per il movimento sindacale che assicurare che il processo di realizzazione del Piano dell’Economia del 2020 abbia successo.

Il membro del Burò Politico del Partito e segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba (CTC), Ulises Guilarte de Nacimiento, lo ha affermato a Pinar del Río, durante l’inizio del processo di bilancio dell’organizzazione.

«Nessuno come i nostri lavoratori può proporre soluzioni e approfittare al meglio le risorse disponibili, perché sono loro quelli che si trovano nei luoghi dove si produce», ha detto.

Da lì l’enorme importanza della partecipazione dei collettivi alla discussione del Piano. «Questo è un processo che deve lasciare apporti», ha avvisato.

In questo senso ha segnalato che esistono entità dove i rapporti relazioni che si presentano nelle assemblee sono essenzialmente tecnocratici, e non contribuiscono a illustrare dove si trovano le potenzialità.

«Se questo succede è perché il sindacato lo permette. Ma in questa maniera non lo rendiamo credibile ai nostri iscritti» ha avvisato.

Guilarte de Nacimiento ha assicurato che il movimento sindacale cubano è un baluardo di sostegno e impegno con la Rivoluzione e si deve esprimere in risultati che apportino benessere al nostro popolo in tutti gli ordini.

A questo proposito ha fatto riferimento alla necessità di potenziare i vincoli produttivi e ottenere un profitto maggiore delle 28 misure approvate nel 2019 per rendere flessibile l’impegno dell’impresa statale socialista.

Inoltre ha risultato l’importanza di utilizzare ottimamente i media che si acquistano per incentivare la produzione.

«Non possiamo darci il lusso di comprare strumenti per tenerli ammucchiati», ha sottolineato.

Il Segretario Generale della CTC ha detto che il bene più prezioso che il paese possiede è il capitale umano formato in sei decenni e che quindi si deve preservare questa forza specializzata in un contesto marcato dalla scarsa disponibilità di prodotti, materie prime e combustibile, dovuto a un blocco economico che gli Stati Uniti hanno indurito in maniera demenziale

Il Secondo Segretario del Partito ha affermato che la ANAP dove contare con le donne

 

Uno degli aspetti più importanti dibattuti nell’Assemblea di Bilancio della Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori (ANAP), è stato la necessità di rinforzare il lavoro politico e ideologico dei contadini.

Uno degli aspetti più importanti dibattuti nell’Assemblea di Bilancio della Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori (ANAP), è stato la necessità di rinforzare il lavoro politico e ideologico dei contadini nel municipio di Bauta, in provincia di Artemisa, con la presenza del Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, José Ramón Machado Ventura.

Nella riunione, alla quale hanno partecipato anche Rafael Santiesteban Pozo, presidente della ANAP nel paese, dirigenti del Partito e autorità dell’ Agricoltura in Artemisa, sono stati sottolineati temi come il funzionamento dell’organizzazione contadina e la sua azione in funzione dello sviluppo produttivo della località.

Il Secondo Segretario del Partito ha risaltato l’importanza dell’incorporazione della donna ai lavori dei campi

«Tuttavia c’è molto spazio per incorporare le donne, che inoltre sono preparate, hanno vocazione e interesse, ha indicato. Si deve contare sulle donne che sono la metà della popolazione. Le donne sono uguali agli uomini».

Un altro aspetto al quale i contadini hanno dato importanza è il lavoro con i giovani, perché ottengano un maggior protagonismo in ogni tipo di produzione, perché quello che deve spiccare è un impulso della produzione degli alimenti che il paese domanda, soprattutto in tempi d’indurimento del blocco.

Machado Ventura ha insistito su questo punto nei suoi percorsi di diverse aree agricole dell’Isola perché, ha segnalato «di fronte alle pressioni dell’ imperialismo statunitense per asfissiare la nostra economia, ai cubani tocca dare una risposta e questa dev’essere produttiva, di dedizione e impegno».

Di fronte al blocco «non resta altro cammino all’agricoltura che resistere in maniera attiva, fomentando produzioni che soddisfino le necessità della popolazione e permettano di crescere nelle esportazioni per svilupparci», ha detto in un’altra occasione.

Si tratta di non conformarsi con le rese per quanto buone e di proporsi nuovamente d’ottenere una miglior pianificazione, rigorosi contratti e la loro permanente continuazione; di prevedere le possibili plaghe e le malattie che possono apparire, creando una corretta strategia fitosanitaria, fattoria per fattoria, con un controllo continuo, ed evitare che persone senza scrupoli acquistino i raccolti per rivenderli al popolo ad altissimi prezzi.

«La terra va utilizzata al massimo e si deve approfittare del pacchetto tecnologico in modo efficiente e continuare ad applicare la scienza e la tecnica a favore dei campi», ha segnalato ancora Machado Ventura.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.