USA: vietato ingresso a vicepresidente del Meliá

I dirigenti di questa catena alberghiera spagnola presente nell’Isola, sono ora bersaglio dell’extra territorialità della politica della Casa Bianca, partendo dall’attivazione del III Titolo della Legge Helms Burton.

Uno dei dirigenti di questa catena alberghiera spagnola presente nell’Isola, è ora bersaglio della extra territorialità della politica della Casa Bianca, partendo dall’attivazione del III Titolo della Legge Helms Burton.

Ancora una volta il governo del Presidente nordamericano Donald Trump assume una posizione d’ingerenza contro Cuba e i suoi soci commerciali, con la proibizione dell’entrata negli Stati Uniti di Gabriel Escarrer, vicepresidente e consigliere delegato della Meliá.

Le illegalità del III Titolo della Legge Helms-Burton: alcune domande e le risposte necessarie.

Un comunicato della Melìa ha informato che lo stesso Escarrer ha confermato d’aver ricevuto alcuni mesi fa una lettera del Dipartimento di Stato nella quale erano elencate diverse i condizioni relazionate all’attività dell’impresa in Cuba e che se queste condizioni non venivano accettate in un periodo di 45 giorni, gli avrebbero vietato l’ingresso negli Stati Uniti.

Con 38 installazioni nella nazione dei Caraibi, questa compagnia dell’ industria dell’ozio è una di quelle danneggiate dalla legge in questione, e a questo si somma l’appoggio che ha ricevuto la Melià nel settembre scorso, quando il tribunale di prima istanza di Palma di Mallorca, in Spagna ha ordinato di archiviare la denuncia presentata dalla famiglia Sánchez-Hill contro il gruppo, specificando che un tribunale spagnolo non è competente per valutare se la nazionalizzazione accordata dallo Stato cubano nel 1960 era o meno lecita.

La Meliá reitera che le condizioni imposte dal Dipartimento di Stato nordamericano non sono assumibili dalla compagnia e inoltre vanno contro la norma europea nota come Statuto di Blocco.

Questo Statuto considera che la Legge Helms-Burton infrange i più elementari principi del diritto internazionale.

Da maggio 2019, quando Washington ha deciso di mettere in vigore il III Titolo della Helms-Burton ad oggi, sono state presentate una ventina di cause, ora in corso, contro compagnie internazionali con investimenti a Cuba.

Sino ad oggi le imprese turistiche con interessi nella nazione dei Caraibi lavorano alla difesa giuridica di fronte a possibili reclami dovuti a queste attivazioni, dice ancora il comunicato.

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