Cuba: stretta vigilanza contro il coronavirus

Nel pomeriggio di ieri, lunedì 16, guidata dal Presidente della Repubblica e dal Primo Ministro, si è svolta la più recente riunione per seguire la situazione del nuovo coronavirus, nella quale il ministro di Salute Pubblica, José Ángel Portal Miranda, ha confermato un quinto caso positivo al Covid-19 in Cuba.

Il titolare ha informato che si tratta di un paziente cubano di 63 anni, residente nel municipio di Diez de Octubre, a L’Avana, che è ritornato nell’Isola proveniente dalla Spagna lo scorso 8 marzo. I sintomi s sono manifestati l’11 marzo e lui è andato dal medico il 12, ed è stato ricoverato. Sino ad oggi presenta sintomi lievi ed è stabile.

Parlando degli altri casi già diagnosticati nei giorni precedenti, Portal Miranda ha informato che uno dei turisti italiani di 61 anni con precedenti di asma bronchiale ha cominciato a presentare complicazioni cliniche proprie della malattia il 15 marzo, e ora si trova in stato critico.

Gli altri tre pazienti mantengono un’evoluzione stabile e sono ricoverati nell’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kourí (IPK).

I contatti diretti e i passeggeri del volo arrivati con i turisti italiani, sono sotto vigilanza attiva e senza incidenze .

Il Ministro di Salute ha precisato che dal 25 gennaio a oggi sono state ricoverate 470 persone e sono sotto vigilanza con assistenza primaria 21,968 pazienti.

Alla fine della riunione erano ricoverati per vigilanza epidemiologica 373 pazienti dei quali 145 stranieri e 228 cubani.

Inoltre si continuano a realizzare determinazioni dei virus respiratori, con predominio di quelli positivi all’influenza a.

Dei 145 pazienti studiati per il Covid-19, cinque sono risultati positivi, ha riferito.

In 33 dei 139 paesi in cui è stata confermata la trasmissione del nuovo coronavirus, c’è la presenza della collaborazione medica internazionale cubana che quasi nella sua totalità è stata debitamente preparata per far fronte alla situazione.

In Cuba si continuano a preparare professionisti della salute con esperienza in situazioni di disastri e gravi epidemie, includendo quelli che hanno partecipato alla battaglia contro l’ebola.

Ugualmente il ministro si è riferito all’incorporazione in Venezuela della brigata Henry Reeve, composta da sei assessori che lavoreranno alla preparazione dei collaboratori e degli assesori per il Ministero di Salute di questa nazione fraterna.

Di fronte alla crescente preoccupazione della popolazione rispetto i controlli che si realizzano ai viaggiatori nei diversi aeroporti, il Ministro di Salute ha dettagliato che in tutti ci sono scanner modernissimi per misurare la temperatura del corpo dei passeggeri.

Forse le persone non lo vedono, ma tutti quelli che entrano nel paese passano davanti a questi scanner, ha assicurato.

Inoltre si ottiene la dichiarazione del viaggiatore. Quelli che arrivano provenienti da paesi a rischio, vengono interrogati in maniera indipendente e tutte queste informazioni, oltre ad essere processate a livello nazionale si inviano alle differenti province per permettere un’adeguata continuazione.

Il vice primo ministro, Roberto Morales Ojeda, ha detto che questa settimana si continuerà l’investigazione sostenuta in tutto il territorio nazionale nei centri di lavoro, nelle scuole, le comunità, come misura per minimizzare i rischi del contagio.

Come pratica di lavoro –ha riferito- si sta seguendo il protocollo d’azione di fronte a tutti i sospetti, come fossero casi confermati, sino a che non si dimostri il contrario. In questo senso, ha detto, si adottano tutte le misure previste nel Piano di Prevenzione e Controllo, in maniera tale che «non sfugga nessun caso».

Il primo ministro, Manuel Marrero Cruz, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di realizzare tutti i processi di disinfezione di tutte le superfici e dei luoghi in cui si sta in contatto costante con la popolazione, perché questa è una garanzia per impedire grandi contagi.

Il Capo di Stato ha insistito nel rigore con cui si deve lavorare in porti e aeroporti. La vigilanza con tutti gli stranieri che entrano nel paese dev’essere molto precisa.

Ugualmente, ha reiterato l’importanza delle azioni che realizzano i medici e le infermiere della famiglia nell’investigazione attiva della popolazione e della continuità nelle comunità, soprattutto delle persone anziane che vivono sole, per la cui protezione sono state approvate misure emergenti.


Per Cuba e per il mondo

Nuria Barbosa León

 

Il Presidente Miguel Díaz-Canel ha chiamato a lavorare con serenità, sicurezza e disciplina per affrontare con successo il nuovo coronavirus durante una riunione di continuità all’implementazione del Piano per la Prevenzione e il Controllo del Covid-19 nel paese. – Il ministro di Salute Pubblica, José Ángel Portal Miranda, ha informato che due nuovi casi positivi al nuovo coronavirus si sono sommati nelle ultime ore ai cinque già confermati precedentemente.

– La nota informativa del Minsap informa che uno di questi casi è un cittadino cubano di 38 anni residente nel municipio de Camagüey, nella provincia con lo stesso del nome. È arrivato nel paese il 14 marzo proveniente dall’Italia Il 15 si è rivolto ai servizi di salute ed è stato trasferito e ricoverato nell’Ospedale Amalia Simoni di Camagüey. È stato confermato dal Laboratorio del Centro Provinciale d’Igiene, Epidemiologia e Microbiologia di Villa Clara. È stabile e con evoluzione soddisfacente sino al momento.

– Il secondo caso confermato ieri è un cittadino cubano di 65 anni, residente nel municipio di Guanabacoa, in provincia de L’Avana. Ha stabilito un contatto con sua figlia tornata dall’Itala il 7 marzo e ha iniziato a manifestare sintomi il giorno 10. La figlia è andata dal medico della famiglia in quanto sospetta ed è stata ricoverata con il padre nel IPK.

– Sei dei pazienti presentano una situazione favorevole e un cittadino italiano si manitiene in stato critico. – Il sito della Presidenza ha informato che sono ricoverati per vigilanza epidemiologica 389 pazienti dei quali 147 stranieri e 242 cubani. Inoltre sono sotto controllo per assistenza primaria di salute 24.853 persone in tutto il paese.

– Nella regione delle Americhe la propagazione del nuovo coronavirus si complica con 27 paesi e sei territori d’oltremare colpiti, che rappresentano il 77% dell’area totale. Il Ministro di Salute cubano nel suo intervento ha precisato che il maggior numero di casi si concentra negli Stati Uniti con 4600, Canada, con 442 e Brasile con 234.

– Come misura preventiva è stata presa la decisione di sospendere, posporre o realizzare in forma ridotta incontri, eventi e commemorazioni a livello nazionale e territoriale.

– Martedì 17 in una conferenza stampa è stato informato che la nave da crociera ms Braemar, della linea Fred Olsen, è entrata in acque territoriali cubane e attraccherà nel porto di Mariel. – In coordinamento con le autorità britannche, si procederà al ritorno sicuro e immediato dei viaggiatori nel Regno Unito della Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

Il trasferimento dei passeggeri si effettuerà oggi mercoledì 18 marzo, in modo diretto dal porto di Mariel alla pista dell’ aeroporto internazionale José Martí, per abbordare quattro voli charter disposti dalle autorità britanniche, ha informato Juan Antonio Fernández, vice direttore generale della Direzione Generale di Stampa, Comunicazione e Immagine del Ministero delle Relazioni Estere (Minrex).

– Sono state adottate tutte le misure per un trasferimento sicuro, ospitale e rapido dei los passeggeri e dell’equipaggio dell’imbarcazione.

– Dominic Raab, segretario di Stato per i Temi Esteri e del Commonwealth del Regno Unito della Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Ha ringraziato i Governo cubano per permettere l’attracco nel porto di Mariel, della nave da crociera ms Braemar. «Ho parlato con il Ministro del relazioni Estere di cuba due volte durante il fine settimana e sono molto grato al governo cubano per permettere rapidamente questa operazione e per la sua stretta cooperazione per garantire che possa avere successo», ha detto.

– Il dottor Alberto Fernández Seco, capo del Dipartimento dell’Anziano, Assistenza Sociale e Salute Mentale del Minsap, ha descritto le misure prese nelle istituzioni che offrono assistenza sociale alle persone con più di 60 anni, che rappresentano più del 20% del totale della popolazione del paese e sono i più vulnerabili a contrarre la malattia, dato che la loro capacità immunologica diminuisce.

– Nelle 293 case dei nonni, come nelle 155 case per anziani, la mattina si controllano tutti i dipendenti e si sospendono dal lavoro se presentano sintomi d’influenza, indipendentemente dall’imprescindibile della loro attività. Ugualmente si controllano coloro che vivono con regime interno, con restrizioni nei passi e nelle visite.

– Dal Ministero del Commercio Interno si realizzano azioni per garantire l’igiene e l’accesso alle soluzioni clorate per il lavaggio delle mani e la pulizia di superfici nel centro di lavoro e studio rispettivamente, così come nelle case, ha detto Francisco Silva, direttore generale delle Vendite delle Merci.

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