Contro Cuba, le menzogne vanno e vengono

Luis Toledo Sande  www.granma.cu

Il Dipartimento di Stato USA non interrompe le sue operazioni di ostilità contro Cuba. Ora rafforza le calunnie contro questo paese ed i suoi servizi medici, al fine di denigrarli di fronte alla collaborazione data all’Italia, su richiesta di questa, specialmente dalla Lombardia, per far fronte all’epidemia di coronavirus.

Oltre all’intrinseco valore umano che ha, tale collaborazione rappresenta un nuovo fallimento dell’impero nei suoi piani contro Cuba e la sua marcia rivoluzionaria. E non è una sconfitta qualsiasi, ma una che favorisce, in particolare, giudicare le carenze del sistema medico della grande potenza, visto in sé e, soprattutto, rispetto a quello che Cuba ha creato e mantiene, con riconoscimento internazionale, nonostante il blocco che la potente nazione le ha imposto per sei decenni.

Per sottrarre valore a ciò che Cuba sta facendo, ciò che manca è che la potenza aggredente e coloro che la servono, neghino l’esistenza del blocco, rafforzato da manovre ancor più palesemente criminali dell’attuale Cesare, tanto capace di sponsorizzare e generare orrori nel mondo, come incapace di cercare il bene del proprio popolo di fronte alla pandemia che minaccia di avere lì il suo epicentro.

Non sarebbe la prima volta che si nega biecamente la palese esistenza del blocco genocida con cui l’impero cerca di soffocare l’isola per fame, delle penurie e malattie. Ma Cuba continua la sua marcia e la ratifica -né è la prima volta, né sarà l’ultima- difendendo il suo popolo, e gli altri, nella lotta contro un flagello che sta devastando il pianeta.


Contra Cuba, mentiras van, mentiras vienen

Luis Toledo Sande

El Departamento de Estado de EE. UU. no cesa en sus operaciones de hostilidad contra Cuba. Ahora refuerza las calumnias contra este país y sus servicios médicos, con el fin de denigrarlos ante la colaboración prestada a Italia, por solicitud de esta, especialmente de Lombardía, para hacer frente a la epidemia del coronavirus.

Además del valor humano intrínseco que tiene, esa colaboración representa un nuevo fracaso del imperio en sus planes contra Cuba y su marcha revolucionaria. Y no es una derrota cualquiera, sino una que propicia especialmente juzgar las deficiencias del sistema médico de la gran potencia, visto en sí mismo y, sobre todo, en comparación con el que Cuba ha creado y mantiene, con reconocimiento internacional, a pesar del bloqueo que la poderosa nación le ha impuesto durante seis décadas.

Para restar valor a lo que Cuba hace, lo que falta es que la potencia agresora, y quienes le sirven, nieguen la existencia del bloqueo, reforzado con maniobras aún más ostensiblemente criminales por el actual César, tan capaz de auspiciar y generar horrores en el mundo, como incapaz de buscar el bien de su propio pueblo ante la pandemia que amenaza con tener allí su epicentro.

No sería la primera vez que se negara aviesamente la palmaria existencia del genocida bloqueo con que el imperio intenta asfixiar a la Isla por hambre, penurias y enfermedades. Pero Cuba continúa su marcha, y lo ratifica –tampoco es la primera vez que lo hace, ni será la última– defendiendo a su pueblo, y a otros, en la lucha contra una plaga que asola al planeta.

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