Chiese contro il blocco

I Consigli delle Chiese di Cuba e degli USA hanno chiesto al governo USA l’eliminazione del blocco

Chiediamo che si eliminino tutte le manipolazioni e l’uso degli interessi politici ed economici di fronte alla crisi umanitaria globale attuale, acuita dalla pandemia del COVID-19, dice la dichiarazione

Yisell Rodríguez Milán

Il Consiglio delle Chiese di Cuba e il Consiglio delle Chiese degli Stati Uniti, con una dichiarazione diffusa sabato 28 marzo, hanno presentato una richiesta al Governo USA per ottenere l’eliminazione immediata del blocco economico, finanziario e commerciale imposto a Cuba da più di 60 anni.

Che si smettano tutte le manipolazioni e l’uso degli interessi politici ed economici di fronte alla crisi umanitaria globale attuale, acuita dalla pandemia del COVID-19».

Il documento sollecita anche il movimento ecumenico internazionale, tutte le chiese e le religioni negli stessi USA e nel mondo, i governi, le Nazioni Unite e tutte le persone di buona volontà, perché si uniscano allo sforzo per una petizione globale per l’annullamento immediato del blocco e l’interruzione di tutte le sanzioni imposte a qualsiasi paese o regione, soprattutto adesso che questa politica genocida frena e limita la risposta alla pandemia COVID – 19.

Salutiamo e felicitiamo la “Carta Pastorale” del CMI del 18 Marzo , la “Dichiarazione Congiunta” della ACT Alleanza e Religioni per la Pace, del 26 Marzo e specialmente il “Richiamo” realizzato dal CWS il 24 Marzo in relazione all’eliminazione del blocco e delle sanzioni, così come le altre iniziative e gli sforzi che formano una campagna globale a favore della collaborazione, l’unità e la pace, nella ricerca delle soluzioni e le risposte appropriate alla pandemia COVID-19 e alla crisi mondiale, continua il messaggio.

Nelle loro dichiarazioni, i due Consigli delle Chiese fanno notare che la loro richiesta coincide con la celebrazione tra pochi giorni della Settimana Santa, la più importante celebrazione del cristianesimo in un contesto in cui il mondo attraversa una crisi umanitaria di portata incalcolabile che colpisce tutte le espressioni della vita nel pianeta.

Inoltre segnala che il Consiglio delle Chiese di Cuba e il Consiglio delle Chiese degli USA hanno lavorato insieme per molti anni per il diritto alla vita, la salute e il benessere di tutti gli abitanti di questo mondo.

«È l’amore di Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore, quello che ci unisce e ci chiede d’elevare le nostre orazioni al nostro Dio per i paesi e le famiglie che soffrono per la pandemia COVID – 19. Questa sofferenza che si acuisce giunge all’estremo per causa della disuguaglianza, delle ingiustizie e delle brecce enormi tra ricchi e poveri, per le differenze tra le regioni del mondo, la mancanza d’inclusione, l’ingiustizia di genere, i problemi migratori e di giustizia climatica. Noi siamo grati alle migliaia di medici cubani, d’infermieri e professionisti della salute che stanno salvando vite in tutto il mondo. Per questo è obbligatorio eliminare il blocco e le sanzioni coercitive, per continuare in forma più efficace a salvare vite durante la pandemia», continua il messaggio che termina esprimendo fede che la buona volontà tra cubani e nordamericani può aiutare il mondo intero in questo momento».

La dichiarazione è firmata da Jim Winkler, Segretario Generale e Presidente del Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo negli Stati Uniti, dal Reverendo Joel Ortega Dopico, Segretario Esecutivo del Consiglio delle Chiese di Cuba e dal Reverendo Dr. John Dorhauer, Moderatore della Giunta di Governo del Consiglio Nazionale delle Chiese di Cristo negli Stati Uniti.

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