Il Forum di São Paulo convoca alla giornata contro i blocchi

 a Cuba, Venezuela e Nicaragua

 

La giornata di mobilizzazione del Forum di São Paulo si somma ad altre azioni  internazionali con il fine dell’eliminazione immediata delle misure coercitive unilaterali degli USA contro vari Stati che impediscono, limitano o rincarano l’acquisto per questi paesi di alimenti, medicinali e altre voci necessarie per prevenire e combattere il Covid-19

Enrique Moreno Gimeranez

Da lunedì 6 aprile e per due settimane il Forum di Sao Paulo, gruppi di partiti e movimenti progressisti latinoamericani e dei Caraibi hanno convocato a una giornata di  mobilitazione contro i blocchi e le sanzioni economiche internazionali imposte dal Governo degli Stati Uniti a Cuba, Venezuela e Nicaragua, in appoggio alla loro eliminazione, di fronte alla pandemia del Covid-  19.

L’obiettivo principale della campagna è la raccolta del maggior numero di firme possibili in appoggio al documento online «Petizione contro il blocco illegale dei paesi e per la solidarietà tra i popoli», pubblicato nella piattaforma www.change.org., oltre alla diffusione di informazioni sulle conseguenza umanitarie ed economiche delle sanzioni degli USA.

Per questo si realizzeranno due grandi tuit, il 9 e 16 aprile, dalle 10:00  alle 14:00  (ora di Cuba), con gli los hashtags o etichette  #BloqueoNoSolidaridadSí e #SolidaridadSalvaVidas, per  diffondere nella rete sociale Twitter pubblicazioni attorno al tema, che permettano di diffondere i contenuti tra la maggior quantità possibile di navigatori e generare interazioni comunicative sulle gravi conseguenze delle sanzioni nel mezzo dello scenario della pandemia.

Mónica Valente, segretaria esecutiva del Forum di São Paulo, ha segnalato che la politica statunitense di embarghi, blocchi, e sanzioni internazionali pregiudica i popoli dei nostri paesi e anche quelli di tutto i mondo.

La giornata di mobilitazione del Forum di São Paulo si somma ad altre azioni internazionali con il fine dell’eliminazione immediata delle misure coercitive unilaterali degli USA contro vari Stati, che impediscono, limitano e rincarano l’acquisto per questi paesi di medicinali, alimenti e altre voci necessarie per prevenire e combattere la malattia, oltre a provocare danni alle economie nazionali.

La solidarietà e la cooperazione sono le sole vie per affrontare la congiuntura a livello planetario.

Il blocco del Governo USA  imposto contro Cuba:

  • 4 343,6 milioni di dollari di perdite da aprile de 2018 a marzo del 2019.
• 138 843,4 milioni di dollari di danni accumulati a prezzi correnti durante sei decenni d’applicazione del blocco.
• 922 630 milioni di dollari di pregiudizi quantificabili considerando il valore del dollaro contro il valore dell’oro nel mercato internazionali.
• 104 milioni 148 178 dollari è  il danno causato al  settore della salute cubano tra aprile del 2018 e marzo del 2019, cifra che supera di 6 milioni 123 498 dollari quella dell’anno precedente.

Fonte: Relazione di Cuba sulla Risoluzione 73/8 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite «Necessità di porre  fine al blocco  economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba.

Il blocco del Governo USA contro il Venezuela:

• Più di 350 misure coercitive unilaterali sono state applicate contro il Venezuela  dal 2015 e al 2019 dal Governo degli USA.
• Il blocco USA contro il popolo venezuelano ha provocato un danno finanziario di 116 000 milioni di dollari alla nazione sudamericana. 116 000 milioni di dollari sono il totale delle importazioni di tutto quello che il Venezuela necessita in medicinali, alimenti, sementi per l’agricoltura, in tecnologia, per le telecomunicazioni, per tutte le importazioni pubbliche e private che il Venezuela necessita per sei anni continuati-
• Approssimativamente 3,2 000 milioni degli attivi del Venezuela al’estero sono congelati.
• L’impresa energetica venezuelana Citgo è stata assaltata dal governo degli Stati Uniti, una compagnia il cui valore supera i 12000  milioni di dollari. Con questa cifra si potrebbero pagare cinque anni completi di alimenti e medicinali per la popolazione venezuelana.
•La produzione di petrolio del Venezuela è caduta a 736.000 barili al giorno (bpd) nel marzo del 2019, meno della metà della produzione nel marzo del 2018 e ha ridotto sostanzialmente le entrate.
• 4.800 milioni di dollari di  proprietà del popolo venezuelano sono bloccati  in forma arbitraria e illegale dalla Banca d’Inghiterra,  Clearstream, Citibank, Novo Banco, Sumitoro Bank, UnionBank, BanqueEni, Delubac e Euroclear.
• Queste misure coercitive unilaterali degli USA hanno generato violazioni gravi e di massa dei Diritti Umani, specialmente delle persone più vulnerabili come bambine, bambini, adolescenti, persone invalide, anziani  e anziane.
Sono azioni che contravvengono, arbitrariamente, la Carta delle Nazioni Unite, il Patto Internazionale dei Diritti Civili e il Patto Internazionale dei Diritti Economici Sociali e dei Diritti Culturali. Queste azioni sono contrarie a tutti i principi  del  Diritto Internazionale e hanno provocato intenzionalmente, una sofferenza ingiustificata a tutta la popolazione, danneggiando i diritti alla vita,  all’integrità personale e alla salute, configurando un crimine di lesa umanità a tenore dell’Articolo 7 dello Statuto della Corte Penale Internazionale.

Fonte: Intervento della vicepresidente Delcy Rodríguez nel 74° Periodo di Sessioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Cancelleria del Venezuela e la relazione “Sanzioni economiche come castigo collettivo: il caso del Venezuela”, pubblicata  nell’aprile del 2019 dal / Center for Economic and Policy Research/.

Azioni del Governo USA contro il Nicaragua:

• Definire “Una minaccia per la sicurezza nazionale” il popolo e il Governo del Nicaragua, ha il chiaro obiettivo di risvegliare l’agenda di protesta e violenza interna, fomentata da settori dell’opposizione nicaraguense, e forma parte d’una strategia d’ingerenza per infondere paura e destabilizzazione da parte degli Stati Uniti contro la sovranità del popolo del Nicaragua e la Rivoluzione Sandinista.
• L’emissione dell’Ordine Esecutivo di due progetti di legge da parte del plenum del Senato degli Stati Uniti contro il popolo e il governo del Nicaragua  (Legge di Condizionalità dell’Investimento del Nicaragua (NICA)  S.2265 e la Legge dei Diritti Umani e Anticorruzione in Nicaragua S.3233)  hanno il fine di creare una crisi e danneggiare in maniera diretta l’economia nicaraguense e continuare ad imporre sanzioni unilaterali che violano i principi  più elementari del Diritto Internazionale.
• Il Governo degli Stai Uniti ha imposto altre sanzioni alle autorità nicaraguensi attraverso ordini esecutivi.

Fonte: Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America – Trattato del Commercio dei Popoli (ALBA-TCP)

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