La produzione di alimenti è un tema di sicurezza nazionale

La produzione di alimenti diventa una priorità a Cuba, maggiormente di fronte alla crisi sanitaria ed economica provocata dalla pandemia della COVID-19.

In questa contingenza, il Ministero dell’Agricoltura (MINAG) raddoppia gli sforzi per  incrementare la semina, la conservazione e il commercio dei prodotti dell’agricoltura e l’allevamento, con l’obiettivo di rispondere alle domande della popolazione e coprire le consegne pianificate alle industrie nazionali.

Gustavo Rodríguez Rollero, titolare del MINAG, lo ha sottolineato nella sua recente partecipazione al programma  televisivo Mesa Redonda.

Il Ministro ha segnalato lo scambio diretto che si sviluppa in tutto il paese, con i circa 400.000 produttori che formano il sistema agricolo e dell’allevamento  cubano, che hanno risposto in maniera positiva al richiamo d’incrementare la produzione alimentare.

«Sono state segnalate diverse soluzioni, ha detto, e alternative nazionali alla mancanza di elementi produttivi importati, mentre si fomenta l’innovazione nell’uso di strumenti fabbricati localmente, così come si garantiscono le sementi.

«Osserviamo oggi, ha aggiunto, una più forte intensità di lavoro nelle entità dell’Agricoltura Urbana, Suburbana e Familiare, mentre molte cooperative incrementano l’allevamento di pollame e maiali.

Di fronte alla mancanza di macchinari e combustibili, ha riferito che si utilizza l’uso della trazione animale e s’incrementano il trasferimento, la conservazione e le produzioni per mezzi propri.

Va segnalato il ruolo di diverse cooperative e produttori individuali che in tempi di pandemia consegnano alimenti ai mercati, ai centri di consumo sociale e ai centri d’isolamento.  Ci sono anche produttori che hanno consegnato alimenti delle loro fattorie donandoli alle installazioni d’isolamento.

Nonostante tutto questo, Rodríguez Rollero ha indicato alcune difficoltà incontrate sulle quali il paese deve prendere misure :

•  Dichiarazione della produzione delle semine realizzate.

•Esistenza di coltivazioni non riportate e contrattate ufficialmente.

•  Deviazioni di produzioni a destinazioni non autorizzate.

• Illegalità e reati con la produzione terminata.

«Si prevede di cambiare il metodo di lavoro delle strutture delle imprese di direzione, delle cooperative e della direzione statale dell’agricoltura lavorando direttamente con le fattorie dei produttori.

Dobbiamo accompagnare le cooperative a giungere alle fattorie dei produttori perchè è lì dove si vedono le cose e si realizza la produzione», ha detto ancora il Ministro Gustavo Rodríguez Rollero

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