La Biomodulina T, altro efficace farmaco contro la COVID-19

La Biomodulina T è stata usata principalmente nel trattamento delle infezioni  respiratorie a ripetizione nell’anziano, con eccellenti risultati d’efficacia e sicurezza avallati da prove cliniche, pubblicazioni e più di 20 anni di uso nella pratica medica nel nostro paese.

Orfilio Peláez

La Biomodulina t, dall’ottenimento della sua registrazione sanitaria nel 1944, è stata usata soprattutto nel trattamento de infezioni respiratorie a ripetizione nell’anziano, con eccellenti risultati d’efficacia e sicurezza avallati da prove cliniche, pubblicazioni e più di 20 anni d’uso nella pratica medica nel nostro paese.

La Biomodulina T si fabbrica dal 2008, nel Centro Nazionale dei Biopreparati, che appartiene al Gruppo delle Imprese BioCubaFarma. Si tratta di un immuno-modulatore biologico d’origine naturale, non emoderivato, che si applica per via intramuscolare e endovenosa, ha un’azione citorestauratrice e la sua prima indiazione si concentra nei pazienti con una disfunzione immunologica, soprattutto di tipo cellulare, associata al deterioramento graduale del sistema immunologico provocato dall’invecchiamento  (il detto processo di immuno senescenza).

La dottoressa Mary Carmen Reyes,a capo del  Gruppo dei Saggi Clinici  di BioCen, ha spiegato a Granma che l’azione principale della Biomodulina t consiste nello stimolo della produzione di linfociti t e il rafforzamento della differenza delle cellule linfoblastoidi del timo.

Uno studio recente pubblicato in una importante rivista che ha valutato per  citometria di flusso, i cambi nelle popolazioni linfocitarie dei pazienti anziani trattati con il riferito farmaco, ha confermato che contribuiva in maniera apprezzabile alla ristrutturazione immunologica nei pazienti d’età avanzata.

Ugualmente, la Biomodulina T ha ampie possibilità  d’uso in altre immuno -deficienze o immuno -patologie.  Così esistono relazioni nella letteratura sul suo uso nelle malattie auto immuni come la Sclerosi multiple, l’artrite reumatoide e altre malattie reumatiche.

Questo prodotti si usa con successo anche nell’applicazione ai malati di Hepatite b, nella Malattia di Crohn, nella Malattia  di Behcet e nella Uveitis Anteriore.

Nel  2009, il Centro per il Controllo Statale dei Medicinali, Strumenti e Dispositivi Medici (Cecmed) ha emesso un’autorizzazione temporanea per l’uso della Biomodulina T in pazienti pediatrici con diagnosi  clinico-immunologica d’immuno deficienza primaria con Ipoplasia Timica.

Attualmente si sta realizzando un saggio clinico in 3ª fase, nell’Istituto di Ematologia e Immunologia, in bambini con  Ipoplasia Timica associata o meno, a una immunodeficienza cellulare, per tradurre tutta l’esperienza empirica, accumulata da immunologi e pediatri, in evidenza scientifica,  standardizzando gli schemi delle dosi.

Inoltre si realizza un altro saggio clinico in II-III fase in marcia nella provincia di Mayabeque, indirizzato a valutare l’efficacia e la sicurezza della Biomodulina t come terapia complementare nel trattamento anti retro virale in pazienti con VIH/SIDA.

La dottoressa Mary Carmen Reyes, ha detto che  la maggior vulnerabilità al nuovo coronavirus nelle persone della terza  età e l’apparizione dei quadri clinici di problemi respiratori con conseguenze fatali, ha fatto sì che considerando i risultati  della Biomodulina nel trattamento delle malattie respiratorie ripetitive, ha fatto proporre al Ministero di Salute Pubblica d’includere il medicinale nei protocolli dello scontro alla COVID-19.

I dati epidemiologici evidenziano che la media dell’età dei pazienti con la COVID-19 è superiore a quella della sars, e che è un’età associata a casi gravi o alla morte. L’ immuno-senescenza evidentemente disimpegna il suo ruolo con una moltiplicazione delle complicazioni.

L’investigatrice del BioCen, ha precisato che la Biomodulina t è stata introdotta nella lotta alla COVID- 19 a partire dal 3 aprile, ed è stata applicata già a circa 5000 adulti e maggiori di 60 anni nei centri d’isolamento per viaggiatori e in case per anziani.

Una delle  esperienze più promettenti la costituisce il suo uso con i pazienti che vivono nella Casa per Anziani N. 3 della città di Santa Clara, dov’è avvenuto il disgraziato incidente di trasmissione locale della Sars-cov-2.

«Con l’adozione di altre misure addizionali si è riusciti a contenere il focolaio e questo dà l’esempio della funzione profilattica della Biomodulina t nello scontro alla  COVID-19, perchè è un modulatore attivo del sistema immunitario»,  ha sostenuto ancora la dottoressa  Mary Carmen Reyes.

 

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