Giunta ultima nave cisterna dall’Iran

La nave cisterna  Clavel, l’ultima delle cinque petroliere iraniane che trasportavano  combustibili per rifornire il Venezuela, è entrata il 1 giugno nelle acque territoriali del paese latino americano.

Come le altre quattro navi cisterna provenienti dell’Iran, la Clavel ha contato con una scorta d’imbarcazioni e aerei dell’Armata del Venezuela, perché gli USA avevano minacciato d’usare la forza militare per impedire il loro arrivo alle coste venezuelane.

Fortune, la prima di queste navi, era arrivata nelle acque venezuelane il 23 maggio e le altre tre  —Forest, Petunia y Faxon— i 25, 26 e 28 maggio.

Tra tutte hanno trasportato 1,53 milioni di barili di benzina.

Il portavoce del Ministero degli Esteri dell’Iran, Abbás Mousaví, ha dichiarato il 1 giugno che l’Iran invierà nuovamente petrolio al Venezuela se Caracas lo richiederà.

Il Venezuela ha problema di rifornimento di benzina per via delle misure unilaterali coercitive che applicano gli Stati Uniti, aveva ricordato il cancelliere venezuelano, Jorge Arreaza, il 14 maggio.

Le nuove tariffe dei combustibili

Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha annunciato lo scorso fine settimana che a partire dal 1 giugno il suo paese comincerà a vendere benzina in tutti i distributori  venezuelani con una nuova  scheda di prezzi e partecipazioni.

La benzina sussidiata dal Governo venezuelano costerà 5.000 bolívares al litro e ogni mese si potranno comprare un massimo di 120 litri di carburante per veicoli privati e 60 per le moto.

Per il trasporto di passeggeri e dei carichi Maduro ha segnalato che il combustibile riceverà un sussidio del 100% per i prossimi 90 giorni ed ha precisato che si stabilirà un tavolo di dialogo.

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