Venezuela respinge Decreto USA contro Corte Penale Internazionale

La Repubblica Bolivariana del Venezuela respinge categoricamente il Decreto Esecutivo illegale adottato l’11 giugno 2020 dal governo degli Stati Uniti d’America contro il personale della Corte Penale Internazionale, incluso il Procuratore e qualsiasi altro individuo che fornisca consulenza finanziaria, materiale o tecnologica per il corretto funzionamento di questa istanza multilaterale così importante.

Con tale decisione, Donald Trump ha aperto la strada all’applicazione di misure coercitive unilaterali, arbitrarie e vessatorie contro la Corte Penale Internazionale, dimostrando ancora una volta la sua assoluta mancanza di rispetto per i principi del diritto internazionale, del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani.
Le recenti decisioni del governo degli Stati Uniti contro diverse organizzazioni internazionali mostrano il disprezzo di tale paese per il sistema multilaterale e la volontà di sostituirlo con la pericolosa visione unilateralista, con la quale cerca di dominare l’umanità, a margine della legalità.
In questo senso, il governo venezuelano denuncia che queste supposte “sanzioni” degli Stati Uniti contro la Corte Penale Internazionale costituiscono un inaccettabile atto di pressione internazionale e bullismo, che minaccia l’autonomia e l’indipendenza di tale organo. È evidente che il mondo si trova davanti a una fuga preventiva da parte di Donald Trump, con lo scopo di influenzare le indagini attualmente in corso presso la Corte, a fronte all’accumulo di prove efficaci che confermano la responsabilità dei suoi agenti nei crimini di guerra e contro l’umanità concretizzati in tutto il mondo, compresa la Repubblica Bolivariana del Venezuela.
La Repubblica Bolivariana del Venezuela esorta gli Stati parte dello Statuto di Roma e il resto della comunità internazionale, a respingere questo tipo di pratiche da gangster che tentano di ostacolare la pace, la sicurezza e il benessere dell’umanità, con l’obiettivo di garantire che la giustizia internazionale sia rispettata e messa in pratica in modo stabile.
Caracas, 11 giugno 2020

 

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