Alla caccia di Citgo

rivelano complotto del procuratore fake di Guaidó e del capo della Banca Mondiale (BM)

 

https://medium.com/@misionverdad2012

Questo 18 giugno, nel quadro di una conferenza stampa per denunciare l’espropriazione dei beni della Repubblica, la vicepresidentessa esecutiva del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha presentato un audio che collega il procuratore fittizio del deputato Juan Guaidó, l’avvocato venezuelano José Ignacio Hernández, con il programma di sequestro e pirateria internazionale in corso contro gli attivi, beni e risorse venezuelane situate all’estero.

Rodríguez, che era accompagnato dal procuratore generale della Repubblica, Reinaldo Muñoz, ha offerto una dettagliata spiegazione del “complotto” dell’avvocato di Guaidó con il presidente della BM, lo statunitense David Malpass, nel furto dei beni della nazione venezuelana.

Ha fatto specifico riferimento al caso della società venezuelana con sede negli USA, Citgo (filiale di PDVSA), che nell’ultimo anno e mezzo è stata al centro della scena politica e comunicativa del paese per rappresentare un simbolo delle azioni di pirateria finanziaria guidate dal falso governo provvisorio di Guaidó.

Come spiegato da Rodríguez, questo nuovo capitolo della saga per spogliare il Venezuela delle sue risorse consiste nella decisione di consegnare Citgo alla società USA Conoco Phillips, con cui la Repubblica ha avuto una lunga controversia legale presso il CIADI (tribunale della BM) relativa all’espropriazione della infrastruttura petrolifera rivendicata come sua nel 2005 e 2007.

Il mese scorso, il giudice Leonard P. Stark, della Corte del Delaware, ha autorizzato la vendita illegale delle raffinerie Citgo a condizioni d’asta, con l’obiettivo che l’estinta società mineraria canadese Crystallex potesse incassare un premio di 1,4 miliardi di $ con l’operazione finanziaria.

Hernández è stato un testimone chiave a favore di Crystallex nel suo caso giudiziario contro Citgo ed introdusse la nozione giuridica di “alter ego” che definì la sentenza del Tribunale del Delaware a favore della compagnia mineraria ed a scapito degli interessi del Venezuela.

Ma la vicepresidentessa ha avvertito che c’è stato un cambio nelle priorità. Ora Hernández, in complicità con Malpass, sta perseguendo l’appropriazione illegale di Citgo da parte della compagnia petrolifera USA ConocoPhilips.

Nell’audio presentato da Rodríguez, Hernández afferma di aver condotto una strategia, direttamente con il presidente della BM, con l’obiettivo di rimuovere la procura della Repubblica dalla difesa degli interessi nazionali nel CIADI.

Per l’avvocato di Guaidó, è una “vittoria” che la difesa legale del paese sia stata praticamente smantellata, dando un vantaggio alla storica pretesa di ConocoPhillips e mettendo a doppio rischio la filiale PDVSA in territorio USA.

Delcy Rodríguez ha affermato che la strategia per il sequestro del paese è anteriore all’autoproclamazione di Guaidó, nel gennaio 2019. E questo è confermato dalla figura di David Malpass, che prima di essere nominato da Trump per assumere le redini della BM, nel 2019, era sottosegretario al Tesoro per gli Affari Internazionali del Dipartimento del Tesoro USA.

Malpass ha svolto un ruolo di primo piano nella configurazione delle sanzioni punitive contro il Venezuela che hanno fatto collassare la sua industria petrolifera, il suo sistema di raffinazione nazionale e l’accesso alle finanze pubbliche per intraprendere importazioni di beni di base.

Questo ruolo è stato visibilmente esposto in un documentario di propaganda sulle sanzioni contro il Venezuela, pieno di interviste esclusive con i loro artefici nel Dipartimento del Tesoro, dove, logicamente, c’era Malpass.

Alla cupola dell’istituzione, Malpass ha sviluppato la linea protezionistica di Trump nei confronti della Cina ed è stato un baluardo delle sanzioni applicate contro i rivali geopolitici dell’Impero. La nomina alla BM è stata una sorta di riconoscimento del lavoro svolto ed una dimostrazione di fiducia da parte di Trump.

Malpass si convertirebbe nel braccio del presidente nell’istituzione multilaterale.

Alla conferenza stampa, Delcy Rodríguez ha accusato Ricardo Ramos, figlio del dirigente anti-chavista Henry Ramos Allup, e l’imprenditore Francisco Murillo di aver divulgato informazioni privilegiate di PDVSA a società straniere concorrenti.

PDVSA ha citato in giudizio un gruppo di società legate a queste due figure a Panama, Svizzera e Miami. L’avvocato di Guaidó le ha difese negli USA ed ha cercato di rimuovere la rappresentanza venezuelana in Svizzera.

Secondo la vicepresidentessa, Henry Ramos Allup avrebbe fatto un accordo con Leopoldo López per impedire che suo figlio venisse indagato, in cambio della mancata partecipazione alle prossime elezioni parlamentari.

Queste nuove informazioni descrivono la vulnerabilità degli attivi venezuelani in questo momento.

La figura di Hernández ha scritto una pagina nera nell’ordine giuridico venezuelano ma anche in quello internazionale.

Il piano di rimuovere le istituzioni venezuelane dalla scena internazionale, con la premessa di appoggiare i sostituti di Guaidó, ha indebolito le rivendicazioni dello Stato venezuelano e la protezione degli interessi della nazione.

Hernández ha dimostrato di essere un professionista quando si tratta di danneggiare la Repubblica.

Di recente, il governo fake di Guaidó ha chiesto al Tribunale del Delaware di ritardare la vendita di Citgo, anche quando il Dipartimento del Tesoro mantiene Citgo sotto un illegale embargo dopo l’ordine esecutivo 13884, del 5 agosto 2019, vietando tutte le operazioni finanziarie legate alla società.

Ma la richiesta di ritardare la vendita potrebbe indicare che la situazione di Citgo potrebbe cambiare nella misura in cui Crystallex e ConocoPhillips facciano pressioni più forti. L’asta può essere autorizzata a beneficio di entrambe le società o solo di ConocoPhillips.

Allo stesso modo, Guaidó e la sua squadra coscienti che la saga di Citgo è stato un autogol politico in piena regola. In primo luogo, perché è rimasta smantellata la narrativa della “protezione degli attivi” ed, in secondo luogo, perché le azioni del procuratore fake hanno impedito che il Venezuela avesse una difesa formale e forte per affermare i propri interessi in organismi internazionali e giudiziari negli USA.

Citgo è il simbolo della corruzione dell’interim fake di Guaidó e di come si orchestra un fallimento politico.


A la caza de Citgo: revelan complot del procurador fake de Guaidó y el jefe del Banco Mundial

 

Este 18 de junio, en el marco de una rueda de prensa para denunciar el despojo de los activos de la República, la vicepresidenta ejecutiva de Venezuela, Delcy Rodríguez, presentó un audio que vincula al procurador ficticio del diputado Juan Guaidó, el abogado venezolano José Ignacio Hernández, con el esquema de secuestro y piratería internacional en curso contra los activos, bienes y recursos venezolanos situados en el extranjero.

Rodríguez, que estuvo acompañada del procurador general de la República, Reinaldo Muñoz, ofreció una detalla explicación sobre el “complot” del abogado de Guaidó con el presidente del Banco Mundial (BM), el estadounidense David Malpass, en el robo de los bienes de la nación venezolana.

Se refirió específicamente al caso de la empresa venezolana con sede en EEUU, Citgo (filial de PDVSA), que en el último año y medio ha estado en el centro de la escena política y comunicacional del país por representar un símbolo de las acciones de piratería financiera encabezadas por el falso gobierno interino de Guaidó.

Según lo explicado por Rodríguez, este nuevo capítulo de la saga para despojar a Venezuela de sus recursos consiste en la decisión de entregar Citgo a la empresa estadounidense Conoco Phillips, con quien la República ha sostenido una larga disputa legal en el Ciadi (corte del BM) relacionada a la expropiación de infraestructura petrolera reclamada como suya en los años 2005 y 2007.

El mes pasado, el juez Leonard P. Stark de la Corte de Delaware autorizó la venta ilegal de las refinerías de Citgo en condiciones de remate, con el objetivo de que la extinta minera candiense Crystallex pudiese cobrar un laudo de 1.400 millones de dólares con la operación financiera.

Hernández fue testigo clave a favor de Crystallex en su caso judicial contra Citgo, e introdujo la noción jurídica del “alter ego” que definió el fallo de la Corte de Delaware a favor de la minera y en perjuicio de los intereses de Venezuela.

Pero la vicepresidenta alertó que ha habido un cambio en las prioridades. Ahora Hernández, en complicidad con Malpass, persigue la apropiación ilegal de Citgo a manos de la petrolera estadounidense ConocoPhilips.

En el audio presentado por Rodríguez, Hernández afirma que dirigió una estrategia directamente con el presidente del BM con el objetivo de desplazar a la procuraduría de la República en la defensa de los intereses nacionales en el Ciadi.

Para el abogado de Guaidó es una “victoria” que la defensa legal del país haya quedado prácticamente desmantelada, otorgando ventaja al reclamo histórico de ConocoPhillips y colocando en un doble riesgo a la filial de PDVSA en territorio estadounidense.

Delcy Rodríguez afirmó que la estrategia para el secuestro del país es anterior a la autoproclamación de Guaidó en enero de 2019. Y esto lo confirma la figura de David Malpass, quien antes de ser nominado por Trump para asumir las riendas del BM en 2019, fue subsecretario de tesorería para Asuntos Internacionales del Departamento del Tesoro de EEUU.

Malpass tuvo un papel destacado en la configuración de las sanciones punitivas contra Venezuela que han hecho colapsar su industria petrolera, su sistema de refinación nacional y el acceso a las finanzas públicas para acometer importaciones de bienes básicos.

Este papel quedó visiblemente expuesto en un documental de propaganda sobre las sanciones contra Venezuela, repleto de entrevistas exclusivas con sus artífices en el Departamento del Tesoro, donde lógicamente estaba Malpass.

En la cúpula de la institución, Malpass desarrolló la línea proteccionista de Trump en relación con China y fue un baluarte de las sanciones aplicadas contra los rivales geopolíticos del Imperio. La nominación al BM fue una especie de reconocimiento al trabajo realizado y una demostración de confianza por parte de Trump.

Malpass se convertiría en el brazo del presidente en la institución multilateral.

En la rueda de prensa, Delcy Rodríguez acusó a Ricardo Ramos, hijo del dirigente antichavista Henry Ramos Allup, y al empresario Francisco Murillo, por filtrar información privilegiada de PDVSA a empresas competidoras extranjeras.

PDVSA ha demandado a un conjunto de empresas vinculadas con estas dos figuras en Panamá, Suiza y Miami. El abogado de Guaidó defendió a las mismas en Estados Unidos e intentó desplazar a la representación venezolana en Suiza.

A juicio de la vicepresidenta, Henry Ramos Allup habría pactado con Leopoldo López para evitar que su hijo fuese investigado, a cambio de no participar en las próximas elecciones parlamentarias.

Estas nuevas informaciones describen la vulnerabilidad de los activos venezolanos en este momento.

La figura de Hernández ha escrito una página negra en el orden jurídico venezolano pero también en el internacional.

El plan de desplazar a las instituciones venezolanas en el escenario internacional, bajo la premisa de respaldar a los sustitutos de Guaidó, ha debilitado los reclamos del Estado venezolano y la protección de los intereses de la nación.

Hernández ha demostrado ser un profesional cuando se trata de perjudicar a la República.

Recientemente, el gobierno fake de Guaidó ha solicitado al tribunal de Delaware que retrase la venta de Citgo, aun cuando el Departamento del Tesoro mantiene bajo un embargo ilegal a Citgo luego de la orden ejecutiva 13884 del 5 de agosto de 2019, prohibiendo toda operación financiera relacionada con la empresa.

Pero la exigencia de retrasar la venta puede indicar que la situación de Citgo podría cambiar a medida que Crystallex y ConocoPhillips presionan con más fuerza. Puede ser autorizada el remate para beneficiar a ambas empresas, o solo a ConocoPhillips.

De igual forma, Guaidó y su equipo están consciente que la saga Citgo ha sido un autogol político en toda regla. Primero porque ha quedado desmantelada la narrativa de la “protección de activos”, y segundo, porque las actuaciones del procurador fake han impedido que Venezuela tenga una defensa formal y contundente para hacer valer sus intereses en instancias internacionales y judiciales en Estados Unidos.

Citgo es el símbolo de la corrupción del interinato fake de Guaidó y de cómo se orquesta un fracaso político.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.