Come celebrerà Santiago di Cuba i suoi 505º anni dalla fondazione?

Quando si avvicinano i 505 anni di questa città nel mezzo della  Covid-19, le sue autorità e gli  abitanti preparano un omaggio che celebrerà la data ed elogerà una storia di patriottismo e ribellione.

Tra i preparativi in vista del prossimo 24 luglio, risaltano quelli dell’Unione degli Storiografi di Cuba  (Unhic), la cui presidente nella provincia, la dottoressa Aida Morales, ha anticipato a Prensa Latina alcuni dettagli di questo omaggio che rivisiterà il destino della settima città fondata dagli spagnoli nell’Isola.


«Un foro-dibattito sull’identità santiaghera, un concorso popolare con il tema e varie pubblicazioni sono parte del programma che coinvolgerà gli storiografi cubani e metterà enfasi nei bambini e nei giovani, eredi per natura di questo immenso legato», ha segnalato la studiosa.

La celebrazione di questi cinque secoli e un lustro includerà la diffusione di El Cubano Libre, del quotidiano Sierra Maestra; la Giornata dello Storiografo Cubano sino al 26 di luglio e la 31ª edizione dell’Incontro degli Storiografi  Locales.

Ugualmente, è in preparazione un libro su importanti personalità della città, che uscirà nel novembre prossimo con il titolo /Appassionati per la loro città/, una compilazione dei dottori Israel Escalona, Damaris Torres e Manuel Fernández, stampato dall’editrice dell’Università d’Oriente.

Come sottolinea la stessa  Morales nel prologo, si tratta dell’avvicinamento a questi importanti  individui, ai quali alludono i busti e altre espressioni commemorative disseminate per la città, e che sono quasi sconosciuti perché non bastano le targhe per rivelarli nella loro giusta dimensione.

Nel testo si potranno leggere riferimenti al tedesco Germán Michaelsen Schroeder, in un’incursione che gli autori Mónica García e Yasmani Silva definiscono come parte di un debito da saldare con questa immigrazione nella città, sfavorita dalle investigazioni storiche.

In un ampio ventaglio che percorre i secoli  XIX e XX e figure nate in altre terre ma con un’orma in quella santiaghera, il volume comprende capi dell’indipendenza, pedagoghi e uomini d’affari con vocazione filantropica tra i vari ambiti, nei quali spiccano negri e mulatti.

Prima capitale dell’Isola che oggi è la seconda città,  Santiago di Cuba mostra in questi 505 anni una storia marcata d’avvenimenti che vanno dalla fine della detta guerra spagnolo-cubano-americana, all’assalto alla caserma Moncada, che iniziò la tappa definitiva delle guerre di liberazione nel paese.

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