Guadagna forza la morte per cancro indotto di Chavez

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el traidorLo scorso martedì, Diosdado Cabello, ha fatto dichiarazioni riguardanti la vera identità di Leamsy Salazar ed il suo rapporto con il gabinetto esecutivo del presidente Chavez. Non nego che queste affermazioni hanno ravvivato di nuovo i miei sospetti circa il coinvolgimento della CIA nell’assassinio di Chavez.

Come Salazar, molti furono i soggetti, vicini al Comandante Presidente, che successivamente hanno tradito gli ideali della Rivoluzione Bolivariana, ciò suggerisce l’esistenza di serie lacune nella sicurezza al suo intorno e la possibilità, ogni volta più certa, che sia stato assassinato mediante l’ induzione del cancro.

Il 29 dicembre 2011 ho pubblicato un articolo intitolato “Il cancro indotto, un’arma della CIA?” dove davo ragione alla denuncia di Chavez, in quel momento, circa la possibilità che l’Agenzia stesse attentando alla vita di diversi leader della regione. Successivamente, il programma ‘Reverso’ (ora terminato) mi ha intervistato per un documentario che deve essere studiato, quando possibile, da tutti.

Quando si compiono 23 mesi dalla morte di Chavez, metto a disposizione dei miei lettori questo articolo, che non perderà mai la sua validità come forte denuncia. Inoltre aggiungo il documentario ‘Reverso’ per approfondire questa ipotesi sempre più confermata.

https://www.youtube.com/watch?v=jE8cPnwIeyk

chavez

Cancro indotto, un’arma della CIA?

 

Le operazioni segrete della CIA mantengono una direzione permanente ed immutabile, orientate lo stesso contro specifiche personalità politiche che sfidano l’egemonia imperiale USA, che si tratta di eliminare fisicamente, così come contro intere nazioni che soffrono le criminali conseguenze di guerre prefabbricate, aggressioni biologiche, campagne sostenute da attacchi mediatici, minacce, invasioni e totale isolamento mediante blocchi ed embarghi ingiustificati. Questo criminale agire della CIA è stato rivelato dall’Associazione per il Dissenso Responsabile, che ha stimato che, già nel 1987, sei milioni di persone erano state assassinate a seguito di operazioni segrete della CIA. Oggi, al termine del 2011, questa cifra è cresciuta enormemente.

Chavez ha ragione

 

latin-american-head-of-states-hit-by-cias-cancer-virusIl presidente Hugo Chavez ha scoperto il Vaso di Pandora, esponendo il suo sospetto circa l’insolita infermità di cancro da parte di diversi leader e personalità progressiste latinoamericane, negli ultimi mesi, tra i quali s’includono lo stesso Chavez, la presidente argentina Cristina Fernandez, il presidente del Paraguay Fernando Lugo, la presidente del Brasile Dilma Rousseff, e l’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, tra gli altri.

“E’ molto difficile spiegare, a questo punto, con la legge delle probabilità, per esempio, che cosa sta accadendo ad alcuni di noi (leader) in America Latina”, ha detto Chavez, puntando i suoi sospetti su Washington ed, in particolare, sulla CIA.

Chavez ha riconosciuto i sospetti di Fidel su questo inusuale fenomeno, che non sono prive di logica, soprattutto se partono da chi è stato bersaglio di più di 600 tentativi di piani di attentato, anche cercando d’usare armi biologiche e veleni, durante uno dei suoi incontri con lui, quando il Comandante gli disse con diffidenza: “Chavez sta attento … guarda, attento questa gente ha sviluppato tecnologie … attento a quello che ti danno da mangiare. Attento con un piccolo ago e t’iniettano non so cosa”.

Naturalmente, né Fidel né Chavez si sbagliano se si tiene in conto alcuni elementi e precedenti essenziali per fondare tale accusa, coinvolgendo nella tangibile minaccia la CIA e le autorità USA.

Diversi laboratori della CIA e del Dipartimento della Difesa USA dedicano, da decenni, notevole risorse al bioterrorismo ed in particolare, nella ricerca di inoculazione di malattie come il cancro e altri tipi di virus o batteri, in grado d’infliggere pesanti danni su specifiche persone, forze militari e cittadini comuni, violando i divieti stabiliti dalle Nazioni Unite. La guerra biologica o batteriologica, concepita come un’arma di alta efficacia, è implementata mediante il progetto di bombe ed altri tipi di agenti di diffusione delle malattie. Da questi laboratori sono usciti il napalm, l’agente arancio, il ceppo dell’antrace, l’influenza AH1N1, l’influenza suina così come altri virus letali come l’HIV e l’ebola.

Nel caso particolare del cancro è noto che, dal 1975, è stato impiegato Fort Detrick come installazione dove si trova una sezione speciale all’ interno del Dipartimento Virus del Centro per la Ricerca della Guerra Biologica, nota come “Installazioni Fredrick per la Ricerca sul Cancro” sotto la supervisione del Dipartimento della Difesa, della CIA e dell’ Istituto Nazionale del Cancro. Le ricerche, ultra segrete, sono destinati a sviluppare un programma speciale di virus del cancro, molto aggressivo e letale, per il quali esiste l’immunità ed è stato identificato come Virus Umano della cellula T della Leucemia (HTLV). L’insistenza di questi laboratori per realizzare meccanismi per produrre artificialmente cellule maligne o cancerose, altamente invasive ed in grado di propagarsi nell’organismo sviluppando una incontrollabile metastasi, si è mantenuto per più di quattro decenni.

Secondo questi progetti, le malattie tumorali sarebbero in grado d’inibire qualsiasi difesa di fronte al loro attacco al corpo umano, diffondendosi attraverso il sangue o la linfa, dopo essere state inoculate nello stesso mediante diverse vie.

L’alterazione del materiale genetico delle cellule umane che provoca il cancro per via artificiale in questi laboratori, sono la premessa di base di questa arma sviluppata con l’avvento del governo USA. Per fare ciò si elaborano cellule staminali o stem cells, mediante mutazioni monitorate e preconcepite, convertendole in un fenotipo maligno più eterogeneo, di rapido sviluppo.

Un altro elemento sullo sviluppo della guerra biologica da parte del governo USA, legato in particolare al cancro, è la testimonianza registrata del Dr. Maurice Hilleman, prestigioso ricercatore di vaccini dei Laboratori Merck, dove ammette che i suoi laboratori produssero vaccini contaminati con leucemia e virus del cancro, negli anni settanta, che sono stati deliberatamente forniti a cittadini sovietici. Questo macabro fatto è venuto alla luce grazie al dottor Len Horowitz, un ricercatore della guerra biologica della CIA, che l’ha espresso in un suo documentario ‘In Lies We Trust: The CIA, Hollywood, and Bioterrorism’, debuttato nel 2007.

La CIA ha perfezionato i suoi metodi di assassinio, particolarmente inducendo il cancro in alcuni individui. Ha lasciato alle spalle, per citare un esempio, il metodo utilizzato contro Jack Leon Ruby, mafioso che ha ucciso il presunto omicida del presidente John F. Kennedy, e che morì in carcere, presumibilmente per un cancro, il 3 gennaio 1967. In realtà Ruby morì a causa di un’intossicazione da Tallio, che gli ha prodotto un rapido deterioramento della sua salute e la sua morte in breve. I sintomi che presentò dopo l’ingestione del Tallio, un’arma chimica letale, solubile in acqua, incolore e praticamente inodore ed insapore, capace di essere messo negli alimenti della vittima senza essere scoperto, erano simili ad una reazione invasiva di cellule cancerogene: febbre alta, perdita di capelli, insufficienza cardiaca o respiratoria, collasso del sistema nervoso, dolori muscolari, paralisi o immobilità in alcune zone del corpo ed una morte dolorosa.

Gli amministrazioni USA hanno gelosamente curato i loro programmi top secret di guerra biologica, al punto che, un rapporto dello scrittore Steve Quayle per Free Press International del marzo 2006, suggerì che circa 40 microbiologi morirono in modo sospetto tra il 2002 e quell’anno. In tutti i casi, non si è trovato il colpevole delle morti, sospetti suicidi o incidenti pieni di interrogativi.

Washington ha reagito brevemente e cinicamente alle dichiarazioni di Hugo Chavez, marchiando come “orrende e riprovevoli” le ipotesi che gli USA siano coinvolti nelle infermità tumorali dei leader latinoamericani, attraverso Victoria Nuland, portavoce del Dipartimento di Stato.

La guerra biologica della CIA e del Pentagono

 

images (1)La CIA e le altre agenzie governative USA hanno una vasta esperienza nel bioterrorismo e nella guerra batteriologica. Secondo informazioni apparse in diversi siti web, il governo degli USA ha sviluppato molteplici progetti di guerra biologica segreti, tra i quali si sono distinti:

1947- La CIA iniziò a studiare l’acido lisergico (LSD) per impiegarlo come arma biologica contro gli esseri umani. Nel 1960, l’Assistant Principal Intelligence Army (ACSI) autorizzò l’uso dell’ LSD in Europa ed in Estremo Oriente per valutare le reazioni negli esseri umani. Entrambi i progetti sono stati codificati come Terza Opportunità e Cappello di Hongo, rispettivamente.

1953- La CIA iniziò il progetto MK ULTRA, le cui ricerche durarono 11 anni, concepito per produrre e testare droghe e microrganismi per controllare la mente e modificare il comportamento degli esseri umani, senza il loro consenso.

1965- La CIA ed il Dipartimento della Difesa iniziarono il progetto MK SEARCH al fine di manipolare il comportamento umano attraverso l’uso di droghe psichedeliche.

1966- La CIA iniziò il progetto MK OFTEN diretto a testare gli effetti tossicologici di alcune droghe sugli esseri umani e gli animali.

1966- Il Pentagono fece rompere alcune fiale con i batteri Bacillus Subtilis nelle griglie di ventilazione della metropolitana di New York, esponendo più di un milione di civili deliberatamente.

1967- La CIA ed il Dipartimento della Difesa attuarono il Progetto MK NAOMI, successore di MK ULTRA, disegnato per mantenere, accumulare e testare armi chimiche e biologiche.

1970- La Divisione Operazioni Speciali in Fort Detrick, sviluppò tecniche di biologia molecolare per la produzione di retrovirus. (HIV).

1970- La CIA ed il Pentagono svilupparono “armi etniche” progettate per eliminare specifici gruppi etnici, suscettibili per loro differenze genetiche e le variazioni nel DNA.

1977- Audizioni del Senato, nella Commissione Ricerca Scientifica e della Salute, confermarono la deliberata contaminazione, da parte del Pentagono e della CIA, di 239 popolazioni con agenti biologici tra il 1949 ed il 1969, soprattutto a San Francisco, Washington DC, Midwest USA, Panama City, Minneapolis e St. Louis.

1987- Il Dipartimento della Difesa ammise la ricerca e lo sviluppo di agenti biologici in 127 laboratori ed università di tutti gli USA.

1990- Applicazione a Los Angeles, a più di 1500 bambini neri ed ispanici, di sei mesi, di un vaccino ‘sperimentale’ contro il morbillo non autorizzato dal CDC.

1994- Si scoprì mediante una tecnica chiamata “tracciamento dei geni”, da parte del Dr. Garth Nicolson, scientifico del Centro del Cancro MD Anderson di Houston, che i soldati di Desert Storm furono infettati con un ceppo alterato del Mycoplasma Incognitus, un batterio comunemente utilizzato nella produzione di armi biologiche, che contiene il 40% della proteina del virus dell’AIDS. Poi, nel 1996, si sarebbe ammesso che circa 20000 soldati sono stati colpiti.

1995- Il governo USA ammise di aver offerto a criminali di guerra e scienziati giapponesi soldi e l’immunità da procedimenti giudiziari in cambio dei dati sulle loro ricerche sulla guerra biologica.

1995- Il Dr. Garth Nicolson rivelò la prova che gli agenti biologici utilizzati durante la Guerra del Golfo erano stati fabbricati a Houston (Texas) e Boca Raton (Florida) e testati sui prigionieri del Department of Corrections del Texas.

1996- Il Dipartimento della Difesa ammise che i soldati di Desert Storm sono stati esposti ad agenti chimici, ciò che ha portato 88 membri del Congresso a firmare una lettera, un anno dopo, chiedendo un’inchiesta sull’uso di armi biologiche nella Guerra del Golfo.

Aggressioni biologiche contro Cuba

 

image002L’Operazione Mangusta della CIA aveva concepito nel suo compito numero 33, dopo il fallimento della Baia dei Porci, l’uso criminale della guerra biologica contro Cuba, iniziata con l’introduzione del virus patogeno New Castle.

Anni dopo, nel 1978, la CIA introdusse nell’isola la epifite Rossa delle Canna, danneggiando le zone produttrici di canna da zucchero del paese.

La CIA ha anche introdotto la Peste Porcina africana, apparsa inizialmente nel 1971 e che ha costretto a sacrificare centinaia di migliaia di maiali, e che riapparve tra il 1979 ed il 1980.

Nel caso della Muffa Azzurra del tabacco, introdotta a Cuba nel tessuto di chiusura delle colture importate dagli USA, distruggendo più dell’ 85% delle piantagioni di questa pianta. Il risultato è stato che Cuba non poté esportare uno dei suoi principali beni.

dengueCIAL’azione più riprovevole della guerra biologica contro Cuba fu l’introduzione del virus Dengue Emorragico nel 1981, uccidendo 158 cubani, 61 dei quali bambini.

Quello stesso anno, la CIA introdusse il virus della Congiuntivite Emorragica e subito dopo, la Pseudodermatosi Nodulare Bovina, il cui agente eziologico fu isolato nel laboratorio di Camp Ferry, a New York.

Cuba inoltre è stata aggredita con l’epifite esotica Sigatoka Nera, con danni al bestiame e, nel 1994, la CIA introdusse l’esotica Emorragia Virale del coniglio. Due anni dopo, nel 1996, ancora l’Agenzia introdusse la Varroa ed il Thrips Palmi, danneggiando l’attività di ottenimento del miele, nel primo caso, e le produzioni di fagioli, patate, peperoni ed altre colture, nel secondo caso.

Conclusioni

 

C’è poco da commentare sulle dichiarazioni del Comandante Hugo Chavez sul sospetto dell’infermità cancerogena in diversi leader e personalità dell’America Latina ed il loro sospetto che gli USA potrebbero essere i responsabili.

La signora Victoria Nuland, portavoce del Dipartimento di Stato, funzionaria di basso rango dell’amministrazione Obama, non potrebbe usare argomenti per negare questa possibilità. La CIA ed il Pentagono, nel frattempo, conoscono la verità.

Chi ha assassinato bambini innocenti mediante l’introduzione del Dengue Emorragico a Cuba, non ha scrupoli né pietà. Indubbiamente, un giorno questo sospetto si convertirà in verità per la vergogna degli USA e dei suoi governanti.

29 dicembre 2011

Cobra fuerza muerte por cáncer inducido de Hugo Chávez

El pasado martes, Diosdado Cabello ofreció declaraciones con respecto a la verdadera identidad de Leamsy Salazar y su vinculación con el gabinete ejecutivo del presidente Chávez. No niego que estas declaraciones avivaron nuevamente mis recelos sobre la participación de la CIA en el asesinato de Chávez.

Como Salazar, muchos fueron los sujetos cercanos al Comandante Presidente que posteriormente traicionaron los ideales de la Revolución Bolivariana, lo que sugiere la existencia de serias brechas de seguridad a su alrededor y la posibilidad, cada vez mas certera, de que fuera asesinado mediante la inducción de cáncer.

El 29 de diciembre de 2011 publiqué un artículo titulado “Cáncer inducido, ¿un arma de la CIA?”, en donde daba la razón a la denuncia de Chávez en ese entonces sobre la posibilidad de que la Agencia estuviera atentando contra la vida de varios mandatarios de la región. Posteriormente, el desaparecido programa Reverso me entrevistaría para un documental que debe ser estudiado, cada vez que sea posible, por todos.

Cuando se cumplen 23 meses de la muerte de Chávez, pongo a disposición de mis lectores este artículo, el cual nunca perderá su vigencia como una contundente denuncia. Además agrego el documental de Reverso para ahondar en esta hipótesis cada vez más confirmada.

https://www.youtube.com/watch?v=jE8cPnwIeyk

Cáncer inducido, ¿un arma de la CIA?

Las operaciones secretas de la CIA mantienen una dirección permanente e invariable, orientadas lo mismo contra personalidades políticas específicas que desafían el hegemonismo imperial norteamericano, a los que se trata de eliminar físicamente, así como contra naciones enteras que sufren las criminales consecuencias de guerras prefabricadas, agresiones biológicas, campañas sostenidas de ataques mediáticos, amenazas, invasiones y el aislamiento total mediante bloqueos y embargos injustificados. Este criminal accionar de la CIA fue puesto al descubierto por la Asociación para el Disenso Responsable, la que estimó que, ya en 1987, seis millones de personas habían sido asesinadas como resultado de las operaciones encubiertas de la CIA. Hoy, al culminar el 2011, esa cifra ha crecido enormemente.

CHAVEZ TIENE LA RAZÓN

El presidente Hugo Chávez destapó ayer la Caja de Pandora al exponer su sospecha sobre el inusual padecimiento de cáncer por parte de varios mandatarios y personalidades progresistas latinoamericanos en los últimos meses, entre los que se destacan su propia persona, la presidenta argentina Cristina Fernández, el mandatario paraguayo Fernando Lugo, la presidenta brasileña Dilma Rousseff, el ex presidente brasileño Luiz Inácio Lula da Silva, entre otros.

“Es muy difícil explicar a estas alturas ya con la ley de las probabilidades, por ejemplo, lo que nos ha estado aconteciendo a algunos de nosotros (líderes) en América Latina”, dijo Chávez, apuntando sus sospechas hacia Washington y, particularmente, a la CIA.

Chávez reconoció las sospechas de Fidel sobre este inusual fenómeno, las que no dejan de carecer de lógica, sobre todo si parten de quien ha sido objetivo de más de 600 planes de atentado, incluso intentado usar armas biológicas y venenos, durante uno de sus encuentros con él, cuando el Comandante le manifestó con suspicacia: “Chávez, ten cuidado… mira, cuidado esta gente ha desarrollado tecnologías… cuidado con lo que te dan de comer. Cuidado con una pequeña aguja y te inyectan no se qué”.

Por supuesto, ni Fidel ni Chávez se equivocan si se tienen en cuenta algunos elementos y antecedentes esenciales para fundamentar tal acusación, involucrando en la tangible amenaza a la CIA y a las autoridades norteamericanas.

Varios laboratorios de la CIA y del Departamento de Defensa de los Estados Unidos dedican desde hace décadas cuantiosos recursos al bioterrorismo y, particularmente, en la búsqueda de inoculación de enfermedades como el cáncer, así como otros tipos de virus o bacterias, capaces de infligir daño masivo sobre personas específicas, fuerzas militares y ciudadanos comunes, violando las prohibiciones establecidas por las Naciones Unidas. La guerra biológica o bacteriológica, concebida como un arma de alta efectividad, se implementa mediante el diseño de bombas y otros tipos de agentes de esparcimiento de las enfermedades. De esos laboratorios han salido el napalm, el agente naranja, la cepa del ántrax, la gripe AH1N1, la gripe porcina, así como otros virus letales como el VIH y el ébola.

En el caso particular del cáncer se conoce que, desde 1975, se ha empleado el Fuerte Detrick como instalación donde radica una sección especial dentro del Departamento Virus del Centro para la Investigación de Guerra Biológica, conocida como “Instalaciones Fredrick para la Investigación del Cáncer”, bajo supervisión del Departamento de Defensa, de la CIA y del Instituto Nacional del Cáncer. Las investigaciones ultra secretas están encaminadas a desarrollar un programa especial de virus del cáncer, sumamente agresivo y letal, para el que existe inmunidad y fue identificado como Virus Humano de la célula T de Leucemia (HTLV). La insistencia de estos laboratorios de lograr los mecanismos para elaborar artificialmente células malignas o cancerígenas, sumamente invasivas y capaces de propagarse en el organismo desarrollando una metástasis incontenible, se ha mantenido a lo largo de más de cuatro décadas.

De acuerdo con estos proyectos, las enfermedades cancerígenas serían capaces de inhibir cualquier defensa ante su ataque al organismo humano, diseminándose a través de la sangre o de la linfa, luego de ser inoculadas en el mismo mediante diversas vías.

La alteración del material genético de las células humanas que provoca el cáncer por vía artificial en estos laboratorios, son la premisa básica de esta arma desarrollada con la venía del gobierno norteamericano. Para ello se elaboran células madres o stem cells, mediante mutaciones monitoreadas y preconcebidas, convirtiéndolas en un fenotipo maligno más heterogéneo de rápido desarrollo.

Otro elemento sobre el desarrollo de la guerra biológica por parte del gobierno norteamericano, particularmente relacionado con el cáncer, lo es el testimonio grabado del Dr. Maurice Hilleman, prestigioso investigador en vacunas de los Laboratorios Merck, donde admite que sus laboratorios produjeron vacunas contaminadas con leucemia y virus de cáncer en la década de los setenta, las que fueron administradas deliberadamente a ciudadanos soviéticos. Este hecho macabro salió a la luz gracias al Dr. Len Horowitz, investigador de la guerra biológica de la CIA, quien lo plasmó en su documental In Lies We Trust: The CIA, Hollywood, and Bioterrorism, estrenado el año 2007.

La CIA ha perfeccionado sus métodos para asesinar, particularmente induciendo el cáncer en determinadas personas. Ha dejado atrás, por citar un ejemplo, el método empleado contra Jack Leon Ruby, mafioso que asesinó al presunto homicida del presidente John F. Kennedy, y quien muriera en prisión, supuestamente por un cáncer, el 3 de enero de 1967. En realidad, Ruby murió a causa de una intoxicación con Talio, la que le produjo un deterioro acelerado de su salud y su muerte en poco tiempo. Los síntomas que presentó luego de ingerir el Talio, arma química letal, soluble en agua, incoloro y prácticamente inodoro e insípido, capaz de ser colocado en los alimentos de la víctima sin ser detectado, fueron similares a una reacción invasiva de células cancerosas: fiebre alta, caída del cabello, insuficiencia cardiaca o respiratoria, desplome del sistema nervioso, dolores musculares, parálisis o inmovilidad en determinadas zonas corporales y una muerte dolorosa.

Las administraciones norteamericanas han cuidado celosamente sus programas súper secretos de guerra biológica, al extremo de que, según un informe elaborado por el escritor Steve Quayle para Free Press International, en marzo del 2006, sugirió que cerca de 40 microbiólogos murieron sospechosamente entre el 2002 y ese año. En todos los casos, no se han encontrado culpables de las muertes, sospechosos suicidios o accidentes llenos de interrogantes.

Washington reaccionó escueta y cínicamente a las declaraciones de Hugo Chávez, tildando de “horrendos y reprensibles”, los supuestos de que EE UU esté involucrado en las enfermedades cancerígenas de los mandatarios latinoamericanos, a través de Victoria Nuland, portavoz del Departamento de Estado.

LA GUERRA BIOLOGICA DE LA CIA Y EL PENTÁGONO

La CIA y otras agencias del gobierno norteamericano tienen amplia experiencia en bioterrorismo y guerra bacteriológica. De acuerdo con informaciones aparecidas en varios sitios web, el gobierno de los Estados Unidos ha desarrollado múltiples proyectos secretos de guerra biológica, entre los que han sobresalido:

1947- La CIA comenzó a estudiar el Ácido Lisérgico (LSD) para emplearlo como arma biológica contra seres humanos. En 1960, el Equipo Asistente Principal de la Inteligencia del Ejército (ACSI), autorizó el empleo del LSD en Europa y en el Lejano Oriente, para evaluar las reacciones en humanos. Ambos proyectos fueron codificados como Tercera Oportunidad y Sombrero de Hongo, respectivamente.

1953- La CIA inició el Proyecto MK ULTRA, el cual se extendió durante once años de investigación, siendo concebido para producir y probar drogas y microorganismos para controlar la mente y modificar la conducta de los seres humanos, sin el consentimiento de los mismos.

1965- La CIA y del Departamento de Defensa comenzaron el Proyecto MK SEARCH, con el fin de manipular la conducta humana a través del uso de drogas psicodélicas.

1966- La CIA inició el Proyecto MK OFTEN, dirigido a probar los efectos toxicológicos de ciertas drogas en los humanos y los animales.

1966- El Pentágono hizo quebrar varias ampollas con la bacteria Bacillus Subtilis en las rejas de ventilación del metro de Nueva York, exponiendo a más de un millón de civiles de forma deliberada.

1967- La CIA y el Departamento de Defensa implementaron el Proyecto MK NAOMI, sucesor del MK ULTRA, diseñado para mantener, reservar y probar las armas biológicas y químicas.

1970- La División de Operaciones Especiales en el Fuerte Detrick, desarrolló técnicas de biología molecular para producir retrovirus. (VIH).

1970- La CIA y el Pentágono desarrollaron “armas étnicas”, diseñadas para eliminar grupos étnicos específicos, susceptibles por sus diferencias genéticas y las variaciones en el ADN.

1977- Audiencias del Senado, en la Comisión Investigación Científica y de Salud, confirmaron la contaminación deliberada por parte del Pentágono y la CIA de 239 poblaciones con agentes biológicos, entre 1949 y 1969, fundamentalmente en San Francisco, Washington, D.C., Centro-Oeste de EE.UU., Ciudad de Panamá, Minneapolis y St. Louis.

1987- El Departamento de Defensa admitió la investigación y el desarrollo de agentes biológicos en 127 laboratorios y universidades alrededor de EE UU.

1990- Aplicación en Los Ángeles a más de 1500 bebes negros e hispanos, de seis meses de edad, de una vacuna “experimental” del sarampión, no autorizada por la CDC.

1994- Se descubrió, mediante una técnica llamada “rastreador de genes”, por parte del Dr. Garth Nicolson, científico del Centro del Cáncer MD Anderson de Houston, que los soldados la Tormenta del Desierto fueron infectados con una cadena alterada de Micoplasma Incognitus, una bacteria normalmente utilizada en la producción de armas biológicas, la cual contiene un 40 por ciento de la proteína del virus del SIDA. Luego, en 1996, se admitiría que cerca de 20 000 soldados fueron afectados.

1995- El Gobierno americano admitió que había ofrecido a los criminales de guerra y científicos japoneses sueldos e inmunidad de prosecución a cambio de los datos de sus investigaciones sobre guerra biológica.

1995- El Dr. Garth Nicolson reveló evidencia de que los agentes biológicos usados durante la Guerra del Golfo habían sido manufacturados en Houston, (Texas) y Boca Ratón, (Florida) y probados en prisioneros en el Departamento Correccional de Texas.

1996- El Departamento de Defensa admitió que soldados de la Tormenta de Desierto fueron expuestos a agentes químicos, lo que condujo a que 88 miembros del Congreso firmaran una carta, un año después, exigiendo una investigación sobre el uso de armas biológicas la Guerra del Golfo.

AGRESIONES BIOLOGICAS CONTRA CUBA

La Operación Mangosta de la CIA había concebido en su tarea número 33, luego del fracaso de Playa Girón, el uso criminal de la guerra biológica contra Cuba, estrenada con la introducción del virus patógeno New Castle.

Años después, en 1978, la CIA introdujo en la Isla la epifitia Roya de la Caña, afectando las áreas cañeras del país.

La CIA también introdujo la Fiebre Porcina Africana, aparecida inicialmente en 1971 y que obligó a sacrificar más de 700 cerdos, y que reapareció entre 1979 y 1980.

En el caso del Moho Azul del tabaco, introducido a Cuba dentro de la tela de tapado de los cultivos importados de Estados Unidos, destruyendo más del 85% de las plantaciones de esa planta. La consecuencia fue que Cuba no pudo exportar uno de sus principales reglones.

La acción más condenable de la guerra biológica contra Cuba fue la introducción del virus del Dengue Hemorrágico en 1981, ocasionando la muerte a 158 cubanos, de ellos 61 niños.

Ese mismo año, la CIA introdujo el virus de la Conjuntivitis Hemorrágica y, poco después, la Seudodermatosis Nodular Bovina, cuyo agente etiológico fue aislado en el laboratorio de Camp Ferry, en New York.

Cuba también fue agredida con la epifitia exótica Sigatoca Negra, con afectación en la masa ganadera y, en 1994, la CIA introdujo la exótica Hemorragia Viral del conejo. Dos años después, en 1996, nuevamente la Agencia la Varroasis y el Thrips Palmi, afectando a la actividad de obtención de miel de abeja, en el primer caso, y a las producciones de frijol, la papa, pimiento y otros cultivos, en el segundo caso.

CONCLUSIONES

Poco hay que comentar sobre las aseveraciones del Comandante Hugo Chávez sobre lo sospechoso del padecimiento cancerígeno en varios mandatarios y personalidades latinoamericanas y a su sospecha de que EE UU pudiera ser el responsable.

La señora Victoria Nuland, portavoz del Departamento de Estado, funcionaria de bajo rango de la administración Obama, apenas si pudo usar argumentos para desmentir esa posibilidad. La CIA y el Pentágono, mientras tanto, conocen la verdad.

Quien asesinó niños inocentes mediante la introducción del Dengue Hemorrágico en Cuba, carece de escrúpulos y de piedad. Sin lugar a dudas, algún día esta sospecha se convertirá en verdad, para vergüenza de Estados Unidos y sus gobernantes.

29 de diciembre de 2011.

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